Alcune problematiche relative al parcheggio di via Marconi.
Il parcheggio multipiano con ingresso da via Marconi risente di qualche problematica fastidiosa che andrebbe rimossa quanto prima.
A qualche mese dalla sua inaugurazione, che tante polemiche ha suscitato in città da parte soprattutto di coloro che, venendo da fuori, sono costretti, per recarsi al lavoro, a parcheggiare in città o nella prima periferia. Dopo un paio di mesi di rodaggio che chiameremo “burrascoso”, il sistema di parcheggi “Musa” pare abbia trovato, se non proprio il gradimento degli utenti, almeno una tregua duratura, grazie anche a qualche diversificazione nelle tariffe effettuata da parte di Ente Gestore e Comune di Novara rispetto alle indicazioni impartite all’avvio del sistema.
Il bilancio, anche in termini monetari, pare positivo, o così almeno dice una corposa e scrupolosa ricerca presentata proprio nei giorni scorsi da Musa.
Ma, tant’è, qualche neo lo abbiamo scoperto in ogni caso. Peccati veniali, certamente, ma che si debbono eliminare per rispetto del rapporto cittadino che paga/Azienda che fornisce il servizio.
Ci riferiamo, in particolare a tre problemi, di cui due immortalati con le immagini, all’interno del parcheggio multipiano con ingresso a sbarra di Via Marconi, il vecchio Fast Park, ora ridisegnato e provvisto di sbarra luminosa d’ingresso e di uscita.
Bene, non si capisce perché non siano ancora state installate telecamere di sicurezza collegate con le Forze dell’Ordine, stante il fatto che specialmente il venerdì ed il sabato notte il parcheggio multipiano di via Marconi diventa terra di nessuno e, al tempo stesso, campo di battaglia, con urla, schiamazzi, rottura di bottiglie, stereo a tutto volume, tamburi africani, gimcane con le auto, tutto ciò sino all’alba, con buona pace dei cittadini residenti che non possono dormire e che, a differenza dei più che campeggiano nel posteggio di cui sopra, la mattina seguente vanno a lavorare.
Niente telecamere e niente Forze dell’Ordine, anch’esse atavicamente afflitte da problemi di personale e di….. carburante.
Secondo problema; costo del parcheggio a ora = 1 euro e 20 centesimi. Quando si parcheggia (ora trovare il posto anche di sabato non risulta difficoltoso), specialmente nella zona rivolta verso il vecchio stadio Alcarotti, ci si imbatte in una vera boscaglia maleodorante, dove trovano riparo gatti, pantegane e piccoli roditori, che quando muoiono e vanno in decomposizione, specialmente con temperature elevate, emettono un olezzo nauseabondo davvero insopportabile. Non si potrebbe prevedere un taglio delle erbacce ed una pulizia approfondita calendarizzando gli interventi? In fin dei conti i cittadini pagano il biglietto e dovrebbero ricevere un servizio adeguato, che non preveda il rischio di qualche malattia infettiva o peggio.
Terzo punto: da qualche giorno è apparsa una limitazione (vedi foto) nel primo spazio dopo l’entrata del parcheggio. La recinzione supporta un cartello (fatto al computer) che intima un divieto di sosta. Abbiamo scoperto poi che il divieto di sosta serve per parcheggiare il furgone della ditta appaltatrice di Musa. Mi sembra che non sia corretto questo atteggiamento nei confronti di chi paga il biglietto e di quelli che hanno pagato l’abbonamento per parcheggiare tutto l’anno. Perché questo privilegio al pulmino di musa? Addirittura uno spazio riservato con tanto di cartello di divieto di sosta che ci puzza tanto di abuso di potere, Attendiamo su tutte e tre le problematiche il punto di vista dei gestori di Musa. Grazie
Testo e fotografie di Stefano Rabozzi
A qualche mese dalla sua inaugurazione, che tante polemiche ha suscitato in città da parte soprattutto di coloro che, venendo da fuori, sono costretti, per recarsi al lavoro, a parcheggiare in città o nella prima periferia. Dopo un paio di mesi di rodaggio che chiameremo “burrascoso”, il sistema di parcheggi “Musa” pare abbia trovato, se non proprio il gradimento degli utenti, almeno una tregua duratura, grazie anche a qualche diversificazione nelle tariffe effettuata da parte di Ente Gestore e Comune di Novara rispetto alle indicazioni impartite all’avvio del sistema.
Il bilancio, anche in termini monetari, pare positivo, o così almeno dice una corposa e scrupolosa ricerca presentata proprio nei giorni scorsi da Musa.
Ma, tant’è, qualche neo lo abbiamo scoperto in ogni caso. Peccati veniali, certamente, ma che si debbono eliminare per rispetto del rapporto cittadino che paga/Azienda che fornisce il servizio.
Ci riferiamo, in particolare a tre problemi, di cui due immortalati con le immagini, all’interno del parcheggio multipiano con ingresso a sbarra di Via Marconi, il vecchio Fast Park, ora ridisegnato e provvisto di sbarra luminosa d’ingresso e di uscita.
Bene, non si capisce perché non siano ancora state installate telecamere di sicurezza collegate con le Forze dell’Ordine, stante il fatto che specialmente il venerdì ed il sabato notte il parcheggio multipiano di via Marconi diventa terra di nessuno e, al tempo stesso, campo di battaglia, con urla, schiamazzi, rottura di bottiglie, stereo a tutto volume, tamburi africani, gimcane con le auto, tutto ciò sino all’alba, con buona pace dei cittadini residenti che non possono dormire e che, a differenza dei più che campeggiano nel posteggio di cui sopra, la mattina seguente vanno a lavorare.
Niente telecamere e niente Forze dell’Ordine, anch’esse atavicamente afflitte da problemi di personale e di….. carburante.
Secondo problema; costo del parcheggio a ora = 1 euro e 20 centesimi. Quando si parcheggia (ora trovare il posto anche di sabato non risulta difficoltoso), specialmente nella zona rivolta verso il vecchio stadio Alcarotti, ci si imbatte in una vera boscaglia maleodorante, dove trovano riparo gatti, pantegane e piccoli roditori, che quando muoiono e vanno in decomposizione, specialmente con temperature elevate, emettono un olezzo nauseabondo davvero insopportabile. Non si potrebbe prevedere un taglio delle erbacce ed una pulizia approfondita calendarizzando gli interventi? In fin dei conti i cittadini pagano il biglietto e dovrebbero ricevere un servizio adeguato, che non preveda il rischio di qualche malattia infettiva o peggio.
Terzo punto: da qualche giorno è apparsa una limitazione (vedi foto) nel primo spazio dopo l’entrata del parcheggio. La recinzione supporta un cartello (fatto al computer) che intima un divieto di sosta. Abbiamo scoperto poi che il divieto di sosta serve per parcheggiare il furgone della ditta appaltatrice di Musa. Mi sembra che non sia corretto questo atteggiamento nei confronti di chi paga il biglietto e di quelli che hanno pagato l’abbonamento per parcheggiare tutto l’anno. Perché questo privilegio al pulmino di musa? Addirittura uno spazio riservato con tanto di cartello di divieto di sosta che ci puzza tanto di abuso di potere, Attendiamo su tutte e tre le problematiche il punto di vista dei gestori di Musa. Grazie
Testo e fotografie di Stefano Rabozzi