Un nuovo grande progetto culturale per Novara Finanziato con 250.000 euro da Compagnia di San Paolo
COMUNICATO STAMPA 800 NOVARESE
“L’Ottocento novarese. Tra grandi personaggi e istanze di modernità”, è uno dei dieci progetti vincitori del bando 2014 di Compagnia San Paolo “Le risorse culturali e paesaggistiche del territorio: una valorizzazione a rete”, dedicato alla messa a sistema e allo sviluppo delle eccellenze di un determinato territorio.
Nato da un’idea della Fondazione Amici della Cattedrale in collaborazione con il Comune di Novara, suo partner di progetto, è stato finanziato con il contributo massimo concesso, 250.000 euro, risultato finale di una difficile selezione tra 20 progetti che avevano superato una prima fase di valutazione nell’autunno dello scorso anno.
L’idea guida del progetto, in continuità con le azioni intraprese in questi anni per la creazione di sistemi culturali integrati provinciali e urbani, è risultata vincente nella sua semplicità: l’obiettivo è quello di far emergere il cuore della Novara ottocentesca organizzando l’offerta culturale, come grande fattore dinamico di coesione sociale e di stimolo economico per il territorio, partendo proprio dal suo patrimonio cittadino di beni materiali ed immateriali.
Verranno organizzati itinerari, proposte didattiche e laboratori sul tema dell’Ottocento novarese per scuole e gruppi; verrà formato il personale dei musei al fine di sviluppare al massimo le competenza sul piano della comunicazione, della divulgazione e dell’attenzione a pubblici diversi.
Saranno progettati e realizzati eventi di animazione nei luoghi ottocenteschi del circuito attraverso una programmazione che sarà coordinata con la costituzione di un Laboratorio di, sviluppo e messa in rete del patrimonio culturale novarese, promosso dalla Fondazione Amici della Cattedrale e dal Comune di Novara, ma aperto ad operatori ed altri enti del territorio.
Particolare attenzione verrà posta rispetto alla creazione di nuove opportunità di lavoro, nello specifico start up sociali e culturali coinvolgendo gli incubatori cittadini e provinciali e sfruttando come punto di partenza l’importante progetto di People Raising del Sistema Culturale Urbano.
Verrà implementato il percorso visita dei Musei della Canonica; saranno restaurati mobili di particolare pregio artistico e storico, si promuoverà un’azione di recupero filologico e critico con la trascrizione di opere inedite di Carlo Coccia e si organizzeranno concerti per voci e orchestra coinvolgendo le diverse realtà musicali della Città; si lavorerà infine sfruttando al massimo le nuove tecnologie per rendere interattivi e multimediali i beni museali del Sistema a partire dalla Galleria Giannoni.
La Fondazione Amici della Cattedrale, capofila del progetto, attraverso il suo Presidente, il vescovo di Novara Mons. Franco Giulio Brambilla, sottolinea l’importante risultato:
«Grazie all’impegno della Fondazione Amici della Cattedrale, che ha lavorato in collaborazione con il Comune di Novara, è stato possibile raggiungere un significativo traguardo che permetterà di ampliare l’offerta culturale e spirituale per la città e il suo territorio. Il progetto, anche attraverso l’adozione di linguaggi e tecnologie all’avanguardia, consentirà di valorizzare in modo “L’Ottocento Novarese” mettendo in risalto i valori, le atmosfere, i simboli che costituiscono la bellezza e il fascino di Novara, aiutando a riscoprire la sua storia, i suoi monumenti, le sue vie e le sue piazze, per offrirle in modo nuovo alla fruizione di tutti»
Grande entusiasmo e soddisfazione anche da parte dell’assessore alla Cultura del Comune di Novara, Paola Turchelli: «C’è, in questo progetto e in quelli che si stanno già realizzando a Novara, la volontà di “andare oltre” quello che già esiste, di rivalutare per innovare, di creare movimento, di diventare competitivi e attraenti. Siamo enormemente soddisfatti del risultato: oggi è stato raggiunto un nuovo importante obiettivo grazie al lavoro sinergico con la Fondazione Amici della Cattedrale: si tratta di prove tecniche per la creazione di un’economia culturale novarese che poggia su solide basi e che crediamo possa costituire davvero un prezioso capitale sociale e un’importante risorsa per il futuro del territorio e della nostra Comunità».