Costo energia elettrica: il problema dei problemi.
Novara 11 febbraio 2022
L’ impennata della quotazione del gas si è rapidamente trasferita sul prezzo dell’energia elettrica ed ecco il super rincaro delle bollette che ha riguardato famiglie ed imprese.
Oltre che problemi enormi per l’ aumento esponenziale delle bollette nelle case , ci sono ripercussioni gravissime sulla competitività del nostro sistema produttivo. Tanto per dare un dato, il costo dell’energia elettrica per le nostre industrie è stato complessivamente di 8 miliardi nel 2019 ed è stimato in 37 miliardi nel 2022.Che fare? Purtroppo il nostro mix energetico dipende, in proporzione, molto dal gas naturale (42%) contro , ad esempio, il 17 % della Francia.
Il governo sta cercando di correre ai ripari ed ha stanziato per il 2022 già 5, 5 miliardi. Gli interventi cercano di agire sul fronte fiscale , attraverso un meccanismo di agevolazioni. Si tratta pero’ di fare un discorso più generale e strategico e , purtroppo, ciò da noi non è possibile, stante la eterogeneità della maggioranza di governo .
La Francia ha una dipendenza dal gas molto minore perché ha il nucleare.
Sul ritorno al nucleare ( quello sicuro) in Italia si scontano pregiudizi e steccati ideologici.
Il 2 febbraio la Commissione Europea ha dichiarato il nucleare fonte utile per la transizione ecologica: che cosa aspettiamo? La questione dell’approvvigionamento e del costo energetico è diventata il problema dei problemi. Più importante di tutte le polemiche politiche che si leggono e si sentono.
COPYRIGHT E FOTO ROBERTO COTA
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L’ impennata della quotazione del gas si è rapidamente trasferita sul prezzo dell’energia elettrica ed ecco il super rincaro delle bollette che ha riguardato famiglie ed imprese.
Oltre che problemi enormi per l’ aumento esponenziale delle bollette nelle case , ci sono ripercussioni gravissime sulla competitività del nostro sistema produttivo. Tanto per dare un dato, il costo dell’energia elettrica per le nostre industrie è stato complessivamente di 8 miliardi nel 2019 ed è stimato in 37 miliardi nel 2022.Che fare? Purtroppo il nostro mix energetico dipende, in proporzione, molto dal gas naturale (42%) contro , ad esempio, il 17 % della Francia.
Il governo sta cercando di correre ai ripari ed ha stanziato per il 2022 già 5, 5 miliardi. Gli interventi cercano di agire sul fronte fiscale , attraverso un meccanismo di agevolazioni. Si tratta pero’ di fare un discorso più generale e strategico e , purtroppo, ciò da noi non è possibile, stante la eterogeneità della maggioranza di governo .
La Francia ha una dipendenza dal gas molto minore perché ha il nucleare.
Sul ritorno al nucleare ( quello sicuro) in Italia si scontano pregiudizi e steccati ideologici.
Il 2 febbraio la Commissione Europea ha dichiarato il nucleare fonte utile per la transizione ecologica: che cosa aspettiamo? La questione dell’approvvigionamento e del costo energetico è diventata il problema dei problemi. Più importante di tutte le polemiche politiche che si leggono e si sentono.
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