La Polisportiva San Giacomo Novara guarda al presente ma anche alla sua crescita futura.
Novara, 17 dicembre 2016
Per proseguire a migliorarsi e per essere sempre più vicini alle famiglie e agli atleti, la società sta lavorando attraverso un’indagine al fine di raccogliere dati informativi per conoscere il pensiero che le stesse famiglie e gli atleti hanno sulla Polisportiva.
«Si tratta di un’opportunità che ci permetterà di raccogliere con questo studio informazioni importanti tramite un questionario - spiega il presidente della Polisportiva Sergio Ferrarotti -. In questo modo potremo conoscere cosa pensano le famiglie e gli atleti per eventualmente correggere alcune situazioni e allo stesso tempo per far crescere la nostra Polisportiva. Credo che in un contesto di sviluppo che ci ha portato ad avere più di 600 atleti tra calcio, pallavolo, basket, pattinaggio artistico e hockey su pista sia doveroso ascoltare coloro che vivono la realtà quotidiana e capire come la percepiscono per trovare la giusta strada per un ulteriore consolidamento».
A lavorare sull’indagine Ilaria Filippi che sta svolgendo uno stage presso la Polisportiva per un Master su sport e pisco-socialità. «Si tratta di un Master di secondo livello con valenza psico-sociale - dice Ilaria -. Mira a far comprendere lo sport come fenomeno complesso e generatore di legami per il coinvolgimento e l’educazione dei ragazzi. La Polisportiva condensa gli aspetti tecnico-sociali e gestionali-organizzativi».
Ilaria è anche presidente di una società sportiva del lago Maggiore: «Sono convinta che ci voglia una certa professionalità in ogni campo».
«Abbiamo concordato incontri con i vari responsabili dei settori della Polisportiva. E’ importante capire il punto di vista dell’atleta, delle famiglie ma anche dei dirigenti-allenatori. Il questionario penso sia lo strumento giusto per famiglie e tecnici. Poi abbiamo altri tre strumenti per i ragazzi diversi fra loro. A quelli dall’anno 2003 in sù abbiamo chiesto di raccontarci un episodio sulla Polisportiva. Per i ragazzi 2006/5/4 abbiamo invece chiesto che ci raccontino la Polisportiva con tre aggettivi mentre, i bambini del 2007, realizzeranno un disegno. Tutti i dati saranno poi comparati fra loro. Nel singolo settore e nella globalità ci sarà una tesi conclusiva a termine del master presso l’Università Cattolica nel dipartimento di alta scuola di psicologia».
Copyright Marco Cito
Per proseguire a migliorarsi e per essere sempre più vicini alle famiglie e agli atleti, la società sta lavorando attraverso un’indagine al fine di raccogliere dati informativi per conoscere il pensiero che le stesse famiglie e gli atleti hanno sulla Polisportiva.
«Si tratta di un’opportunità che ci permetterà di raccogliere con questo studio informazioni importanti tramite un questionario - spiega il presidente della Polisportiva Sergio Ferrarotti -. In questo modo potremo conoscere cosa pensano le famiglie e gli atleti per eventualmente correggere alcune situazioni e allo stesso tempo per far crescere la nostra Polisportiva. Credo che in un contesto di sviluppo che ci ha portato ad avere più di 600 atleti tra calcio, pallavolo, basket, pattinaggio artistico e hockey su pista sia doveroso ascoltare coloro che vivono la realtà quotidiana e capire come la percepiscono per trovare la giusta strada per un ulteriore consolidamento».
A lavorare sull’indagine Ilaria Filippi che sta svolgendo uno stage presso la Polisportiva per un Master su sport e pisco-socialità. «Si tratta di un Master di secondo livello con valenza psico-sociale - dice Ilaria -. Mira a far comprendere lo sport come fenomeno complesso e generatore di legami per il coinvolgimento e l’educazione dei ragazzi. La Polisportiva condensa gli aspetti tecnico-sociali e gestionali-organizzativi».
Ilaria è anche presidente di una società sportiva del lago Maggiore: «Sono convinta che ci voglia una certa professionalità in ogni campo».
«Abbiamo concordato incontri con i vari responsabili dei settori della Polisportiva. E’ importante capire il punto di vista dell’atleta, delle famiglie ma anche dei dirigenti-allenatori. Il questionario penso sia lo strumento giusto per famiglie e tecnici. Poi abbiamo altri tre strumenti per i ragazzi diversi fra loro. A quelli dall’anno 2003 in sù abbiamo chiesto di raccontarci un episodio sulla Polisportiva. Per i ragazzi 2006/5/4 abbiamo invece chiesto che ci raccontino la Polisportiva con tre aggettivi mentre, i bambini del 2007, realizzeranno un disegno. Tutti i dati saranno poi comparati fra loro. Nel singolo settore e nella globalità ci sarà una tesi conclusiva a termine del master presso l’Università Cattolica nel dipartimento di alta scuola di psicologia».
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