Cosa fare se si viene punti
.Novara 14 settembre 2020
Sebbene le vespe siano indispensabili all’equilibrio dell’ecosistema, risultano moleste nel momento in cui aggradiscono gli esseri umani. La reazione cutanea al pungiglione cambia sensibilmente da soggetto a soggetto e può avere effetti pesanti.
Al di là dei comuni sintomi quali bruciore, gonfiore e un po’ di dolore per lo più sopportabile, vi possono essere reazioni allergiche per i soggetti con ipersensibilità cutanea. Ciò dipende dalla sostanza venefica del pungiglione che la vespa lascia nella pelle di chi subisce l’attacco.
Solitamente la puntura è la risposta che l’insetto mette in campo quando si sente vulnerabile. In alcuni soggetti tuttavia la puntura di una vespa ingenera uno shock anafilattico quindi vediamo in concreto cosa fare quando veniamo punti
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Sebbene le vespe siano indispensabili all’equilibrio dell’ecosistema, risultano moleste nel momento in cui aggradiscono gli esseri umani. La reazione cutanea al pungiglione cambia sensibilmente da soggetto a soggetto e può avere effetti pesanti.
Al di là dei comuni sintomi quali bruciore, gonfiore e un po’ di dolore per lo più sopportabile, vi possono essere reazioni allergiche per i soggetti con ipersensibilità cutanea. Ciò dipende dalla sostanza venefica del pungiglione che la vespa lascia nella pelle di chi subisce l’attacco.
Solitamente la puntura è la risposta che l’insetto mette in campo quando si sente vulnerabile. In alcuni soggetti tuttavia la puntura di una vespa ingenera uno shock anafilattico quindi vediamo in concreto cosa fare quando veniamo punti
- agire tempestivamente ed estrarre il pungiglione entro massimo 20 secondi dal momento della puntura. Ciò perché si riduce l’impatto negativo dell’apertura della sacca velenifera. Per eliminare il pungiglione si può ricorrere ad una carta rigida come la tessera sanitaria o premendo ai due lati con le dita.
- tamponare la zona con impacchi freddi in modo da sfruttare i benefici della crioterapia.
- Ricorrere a cure farmacologiche nei casi più gravi. Ci si riferisce nello specifico all’utilizzo di pomate al cortisone, di antistaminici, di antinfiammatori e antidolorifici. Se invece si intende ricorre a rimedi naturali si raccomanda di applicare sulla ferita l’aloe in gel o di strofinarne la polpa sulla cute.
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