Novara, 25 luglio 2014
Il secondo quadro della mostra "Capolavori Caravaggeschi a Novara" è intitolato "San Carlo comunica gli appestati" ed è un olio su tela dalle dimensioni di 156 per 258 centimetri, dipinto da Antonio d'Enrico detto Tanzio da Varallo (nato nel 1580 a Riale d'Alagna e morto a Varallo nel 1633).
L'opera proveniente dalla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Domodossola, illustra il celebre episodio in cui Carlo Borromeo nell'epidemia della Peste del 1576 officia la comunione agli appestati; nella parte in alto a destra della tela è raffigurato un momento dell'incontro tra i contagiati dalla peste e San Carlo Borromeo in uno sfondo tetro e funereo a testimonianza della tragedia che ha colpito Milano.
Borromeo è in primo piano al centro del dipinto con un volto color grigio chiaro tendente al bianco per simboleggiare l'aurea di santità che aleggia su di lui.
Tanzio da Varallo dimostra con questa tela una grande attenzione alla realtà e ai particolari sia nei volti dei protagonisti che mostrano le sembianze dei membri della confraternita del Santissimo Sacramento della Collegiata di Domodossala che commissionó il quadro, sia nei puntuali dettagli delle vesti, degli oggetti e di tutto l'ambiente circostante: la farfalla ad ali spiegate posata sul basamento di marmo ne è uno degli esempi più significativi di questo realismo di influenza fiamminga.
La luce che illumina i protagonisti è la caratteristica tipica della pittura caravaggesca.
© testo Antonio Poggi Steffanina, foto scattate durante la visita alla mostra su concessione degli organizzatori della stessa.