III° DOLCE ITINERARIO “BISCOTTINO”
Iniziamo il nostro terzo ed ultimo itinerario con il dolce profumo della Pasticceria San Carlo che ci avvolge subito appena entriamo. All’apparenza può sembrare solo un’elegante pasticceria milanese, ma c’è di più. La saletta di degustazione, fiore all’occhiello della pasticceria, offre ai clienti un ambiente raccolto in cui è possibile chiacchierare intimamente, gustando le delizie della fine pasticceria milanese. Scendendo verso Via De Amicis, giungiamo al Parco dell’Anfiteatro e Antiquarium “Alda Levi”. Il complesso valorizza i resti dell’arena romana, mentre nell’Antiquarium annesso viene illustrato il funzionamento degli anfiteatri in generale e in particolar modo quello di Milano. Sono inoltre esposte le testimonianze archeologiche del quartiere. Proseguendo la nostra passeggiata, percorriamo Corso Genova dove si trova un’altra pasticceria storica di Milano, Caffè pasticceria Cucchi. Fondata nel 1936 come “caffè concerto” da Luigi Cucchi e dalla moglie Vittorina, la Pasticceria Cucchi diventò presto uno dei ritrovi alla moda di Milano, con musica dal vivo. Rasa al suolo da un bombardamento delle forze alleate nell’agosto del 1943, venne ricostruita in poco tempo assumendo la sua definitiva identità di pasticceria, pur conservando nella sua essenza tracce del passato. Gli arredi sono stati rinnovati completamente nel 1945 e poi ancora nel 1954, conferendo al locale un’atmosfera intima e raccolta, dove poter gustare in assoluta tranquillità le dolci specialità della famiglia Cucchi.
Proseguendo per Via Solari, si arriva alla Fondazione Arnoldo Pomodoro. Nel suo nuovo spazio, si è trasformata in una casa della scultura, assumendo il ruolo di laboratorio d’idee e spazio espositivo, dando la possibilità ad artisti emergenti di esprimere il loro genio creativo. Ricordiamo gli eventi più recenti, come la presentazione del libro “Di un giardiniere errante” di Ermanno Casasco. Lo scopo dell’autore è far riscoprire il mestiere del giardiniere, avendo cura degli spazi verdi, rivalutando piante e fiori.
La nostra dolce passeggiata, dall’alba al tramonto, si conclude qui e se qualcuno fosse ancora dubbioso sulle bellezze che la città di Milano racchiude vorrei citare una frase di Stendhal tratta da“Promenades”: “Che dire della città di Milano, se non compiangere coloro che non ne sono innamorati?”
Copyright Laura Travaini