Novara, 6 settembre 2014
Il Novara liquida la “pratica” FeralpiSalò con un eurogol di Simone Corazza, ma fatica più di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia, al cospetto di un avversario per nulla spacciato e che ha mantenuto aperte le sorti dell’incontro fino al 90'. Gli azzurri hanno disputato un buon primo tempo, dove si sono potute osservare buone qualità individuali (quelle di Simone Corazza e del brasiliano Gustavo su tutte), dimostrando che la rosa è competitiva per la categoria. Tuttavia è corretto sottolineare che il Novara vince sì, ma non convince. Per lo meno… non integralmente, visto che la compagine lombarda ha avuto il pregio di non arrendersi e mettere comunque apprensione, nella ripresa, alla squadra di mister Toscano. Proprio l’allenatore azzurro ha stupito un po’ tutti nello schieramento dell’undici iniziale: pur confermando il collaudato 3-4-3, infatti, si sono viste le prime esclusioni per scelta tattica che hanno visto Evacuo e Faragò partire dalla panchina. Degli ultimi arrivati nell’ultimo giorno di calciomercato, ha debuttato il solo Martinelli in difesa (schierato sulla fascia laterale destra), che non ha deluso le aspettative. Ancora sotto tono, al contrario, l’argentino Pablo Gonzalez… per lui, ormai, sembra non esserci modo di uscire da questa crisi, tanto che nella ripresa è stato poi sostituito.
Il Novara liquida la “pratica” FeralpiSalò con un eurogol di Simone Corazza, ma fatica più di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia, al cospetto di un avversario per nulla spacciato e che ha mantenuto aperte le sorti dell’incontro fino al 90'. Gli azzurri hanno disputato un buon primo tempo, dove si sono potute osservare buone qualità individuali (quelle di Simone Corazza e del brasiliano Gustavo su tutte), dimostrando che la rosa è competitiva per la categoria. Tuttavia è corretto sottolineare che il Novara vince sì, ma non convince. Per lo meno… non integralmente, visto che la compagine lombarda ha avuto il pregio di non arrendersi e mettere comunque apprensione, nella ripresa, alla squadra di mister Toscano. Proprio l’allenatore azzurro ha stupito un po’ tutti nello schieramento dell’undici iniziale: pur confermando il collaudato 3-4-3, infatti, si sono viste le prime esclusioni per scelta tattica che hanno visto Evacuo e Faragò partire dalla panchina. Degli ultimi arrivati nell’ultimo giorno di calciomercato, ha debuttato il solo Martinelli in difesa (schierato sulla fascia laterale destra), che non ha deluso le aspettative. Ancora sotto tono, al contrario, l’argentino Pablo Gonzalez… per lui, ormai, sembra non esserci modo di uscire da questa crisi, tanto che nella ripresa è stato poi sostituito.
Nel suo complesso, la gara degli azzurri contro il FeralpiSalò si è distinta in due parti: nella prima frazione di gara i nostri giocatori sono stati più reattivi e hanno fatto delle maggiori qualità tecniche il loro punto di forza. Pur faticando ancora troppo nella costruzione delle azioni, infatti, si è intravisto un miglioramento nel feeling tra i compagni e questo non è aspetto di poco conto. Da sottolineare anche l’affiatamento del gruppo dopo la rete messa a segno, a testimonianza di una squadra unita e che può farsi forza di questo ulteriore vantaggio. Nella ripresa, invece, si è avvertito un calo che non ha più offerto la spinta necessaria sulle fasce, dove è mancato qualcosina rispetto agli avversari, bravi invece a intensificare le proprie offensive proprio sulle corsie laterali. Non ne è scaturita una partita emozionante, anzi… non crediamo di sbagliare nell’affermare che la gara è parsa per lunghi tratti anche noiosa. Tuttavia l’unico aspetto che contava oggi era quello di vincere e il Novara ci è riuscito, contro una buona compagine che l’anno scorso ha comunque raggiunto i play-off promozione e che vanta nel proprio organico un bel mix di giocatori di esperienza e di giovani promettenti. Per affermarsi in Lega Pro servirà però uno sforzo maggiore da parte degli azzurri, che nelle prime due giornate hanno dato l’impressione di faticare ancora troppo e non dimostrarsi formazione cinica e “cattiva” al punto giusto. Il tempo per crescere è ovviamente tutto dalla parte del Novara, che già mercoledì prossimo sarà chiamato ad un altro impegno che riporta a sfide epocali: la trasferta al “Moccagatta” di Alessandria, dove gli azzurri troveranno un clima tutt’altro che favorevole ad aspettarli e con l’ulteriore difficoltà dettata dalla voglia di dare il massimo contro una delle pretendenti alla vittoria finale: una circostanza che Pesce e compagni dovranno cominciare a gestire, perché sarà una costante di tutta la stagione. Tutti vorranno fare bella figura contro il Novara e nulla sarà garantito. Ma i presupposti per far bene ci sono tutti e per questo motivo non bisognerà mai scendere in campo timorosi, come a tratti è parso di vedere contro il FeralpiSalò nella seconda parte della gara.
©Testo e foto Giovanni Chiorazzi