Bari, 30 maggio 2014
Il Novara non trova l'impresa sul campo del Bari, confermandosi fragilissimo in trasferta dove perde (1-4) l'ennesima gara esterna di una stagione che si deciderà ai play out.
Non era pronosticato alla vigilia, ma sarà così: per non tornare in C dopo soli 3 anni il Novara sarà costretto a vincere almeno una delle due gare di spareggio contro il Varese.
Per farlo, gli azzurri dovranno però riuscire a reggere a livello fisico e mentale per 90' e più minuti in ogni partita, e non solo per un'ora (quando va bene) come purtroppo sta invece accadendo da tempo.
Il Novara non ha subito l'impatto scenico del “San Nicola” (48 mila paganti) colorato di biancorosso.
Sulle ali dell'entusiamo il Bari provava subito a spingere ma gli azzurri reggevano bene e, anzi, si facevano pericolosi dalle parti di Guarna con Pesce e Manconi.
Il Bari, per tutto il primo tempo, metteva i brividi solo con tentativi da fuori area: su Galano era bravo Kosicky, Sciaudone calciava fuori di poco mentre Martinez pizzicava il palo esterno.
In avvio di ripresa la banda Aglietti passava improvvisamente a condurre grazie ad un'azione in vecchio stile di Gonzalez: affondo irresistibile e palla dritta nell'angolino destro nonostante il ritorno di un difensore avversario.
Il Bari si gettava in avanti, Crescenzi rischiava un probabile rigore ma era il Novara a sfiorare il raddoppio con Lazzari murato da Guarna.
Poteva essere la svolta in positivo della gara e forse della stagione: il mancato 2-0 lo diventava in negativo.
Cani si scatenava, pareggiava e nella bolgia del “San Nicola” trovava anche la doppietta che portava avanti il Bari. Nel frattempo il Varese metteva sotto il Siena e la strada verso la salvezza diretta per il Novara diventava un muro impossibile da scalare. Gli azzurri cedevano di schianto e prendevano un'imbarcata venendo infilati ancora da Polenta (rigore) e dell'ex Beltrame. Quattro schiaffi in 24'.
La speranza si tramutava in disfatta.
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