Al Novara non basta giocare solo mezzora – quella conclusiva – per piegare il
Varese nel primo dei match decisivi per la salvezza.
Le ultime speranze di vittoria degli azzurri si sono infrante proprio al 90'
sulla traversa colpita da Lepiller su punizione dal limite e prima non si sono
visti assegnare un probabilissimo calcio di rigore (Lambrughi sgambettato da
dietro in area lombarda) ma le legittime ragioni di rammarico in definitiva si
limitano a questi due episodi, seppur sfortunati.
Si dice infatti che la fortuna aiuti gli audaci o che in qualche modo bisogna
pur meritarsela. Ecco, almeno nella prima ora di gioco il Novara non ha fatto
nessuna delle due cose.
Nel primo tempo,anzi, è stato il Varese a fare la partita con più convinzione
mancando il gol un paio di volte in maniera clamorosa con Pavoletti (bravo
Kosicky a chiudere lo specchio in uscita) e Cristiano (diagonale fuori misura
da buona posizione). In avanti, per un Novara troppo molle ed impreciso, a
battere un “colpetto” è stato solo Gonzalez con un tiretto telefonato parato
facilmente da Bastianoni.
Nella ripresa la partita avrebbe potuto svoltare dal 60' in poi con
l'espulsione dell'ingenuo Cristiano, ex di turno che, già ammonito, commetteva
un inutile fallo di mano poco dopo la metà campo.
Il Novara con l'ingresso di Manconi al fianco di Rubino e Gonzalez passava al
tridente e pareva un po' più vivace, incominciava a premere mentre il Varese si
ritirava sulla difensiva dopo essersi reso ancora pericoloso anche in dieci con
un colpo di testa di Rea parato in tuffo da Kosicky.
Manconi da fuori area e Lazzari di testa non inquadravano la porta, all'ultimo
respiro Lepiller dal limite centrava la traversa a portiere battuto su
punizione.
Finiva con un pareggio tutto sommato giusto: il Cittadella è ancora davanti in
classifica con una gara in più da disputare e i play out appaiono sempre più vicini.
Copyright Effebi