UN MINISTRO NOVARESE: L'AVVOCATO GIUSEPPE PRINA (2a parte)
Tralasciando gli anni dal 1789 al 1795 relativi agli sviluppi della Rivoluzione Francese, ci interessa il periodo del Direttorio, il regime politico instaurato in Francia dopo la reazione Termidoriana con l'eliminazione di Robespierre e l'approvazione della Costituzione "moderata" degli anni 1795-1799, il potere esecutivo era affidato a un organo composto da 5 membri, quello legislativo a 2 camere elettive (Consiglio degli anziani e dei 500).
Rivelatosi incapace di risolvere la crisi economica e di porre fine alla corruzione, il Direttorio fu rovesciato da
Napoleone, che dopo l'assedio di Tolone fu nominato generale di brigata;
superato l'allontanamento per sospetto giacobinismo, represse l'insurrezione realista del 1795; reintegrato nell'esercito ebbe nel 1796 il comando dell'Armata d'Italia: vincitore, firmò a Cheraseo un armistizio col Piemonte
sabaudo che perdette Nizza e la Savoia; nel trattato di Campoformio con l'Austria ottenne il controllo dell'Italia settentrionale nel 1797.
Al ritorno della Campagna d'Egitto contro l'Inghilterra ottenne il titolo di Primo Console: sarà di nuovo in Italia e, vinti gli Austriaci nella battaglia di Marengo (Alessandria) nel 1800, per la quale ottiene il comando sulla Lombardia
sino al Mincio, è nominato Console a vita nel 1802. Nel 1804, approfittando di un periodo di pace si dedica alla riorganizzazione statale varando un nuovo
Codice a garanzia degli assetti sociali scaturiti dalla Rivoluzione (Nuovo Codice Civile). Proclamatosi Imperatore dei Francesi nel 1804 e Re d'Italia nel
1805 fronteggiò le potenze europee coalizzate e sostenute dall'Inghilterra (sconfitto a Trafalgar dal Generale Nelson), vincitore ad Austerlitz 1805 ed a
Jena 1806 fermando la Confederazione del Reno; organizzò l'Europa secondo gli interessi francesi e della sua famiglia: Giuseppe, Luigi, Gerolamo, Elisa,
Murat; a Eylen, 1807 sconfigge i Russi realizzando una alleanza franco-russa che divide l'Europa in due diverse sfere di influenza. Divorziato da Giuseppina
Beanharneis, sposa Maria Luisa d'Austria che diviene Imperatrice di francia e duchessa di Parma.
Il fallimento dell'alleanza con lo Zar Alessandro lo indusse
ad attaccare la Russia subendo la sconfitta della Beresina; le nazioni europee coalizzate lo sconfissero a Lipsia (1813); costretto ad abdicare e confinato
all'Isola d'Elba, riuscì a fuggire e fu accolto trionfalmente i Francia, riuscendo a governare per 100 giorni. La sconfitta a Waterloo decise la sua fine militare e politica; prigioniero a Sant'Elena, vi morì nel 1821. Questa
arida e frettolosa successione di eventi mi permette di evidenziare quali potessero essere i momenti vissuti a Novara e a Milano dall'avvocato Prina.
Copyright Giuseppina Marelli Gambelli