Novara, 26 settembre 2014
Questa mattina, presso il Colle della Vittoria antistante la Chiesa di San Nazzaro alla Costa, la Federazione provinciale di Novara e V.C.O. dell'Istituto del Nastro Azzurro, presieduto dalla Ass. San. Cav. Uff. Maria Lucia Taglioni, ha organizzato una solenne cerimonia per ricordare i Caduti novaresi nella campagna di russa durante la seconda guerra mondiale. Sono stati ricordati anche i militari scomparsi durante la prima guerra mondiale, a cento anni dallo scoppio.
Alla presenza delle Massime Autorità Civili e Militari della provincia di Novara sono state poste due corone di alloro davanti ai rispettivi monumenti.
Il Sottosegretario On. Franca Biondelli, il Prefetto di Novara Dr. Francesco Paolo Castaldo e il Sindaco di Novara Dr. Andrea Ballarè sono intervenuti salutando i presenti e evidenziando l'importanza di ripetere queste cerimonie per non vanificare con l'oblio l'estremo sacrificio degli eroici novaresi che hanno dato la vita per la Patria e per dare un esempio alle nuove generazioni.
Prima della Messa solenne, la presidentessa Taglioni ha conferito la medaglia commemorativa dell'Istituto del Nastro Azzurro ai famigliari dei caduti novaresi insigniti di Medaglia al Valore Militare della seconda g
Guerra mondiale e il Tenente dell'aviazione Simone Caretta ha letto la preghiera del Caduto.
Successivamente i partecipanti, preceduti dai labari delle Assiciazioni combattentistiche, sono entrati in Chiesa per assistere alla Santa Messa officiata dal Cappellano della Polizia di Stato Don Fabrizio Poloni e dal Cappellano Militare Don Giorgio Porta. Prima dell'inizio della funzione religiosa sono stati letti tutti i nomi dei Caduti del 54• Fanteria in Russia ed è stata letta la motivazione del conferimento della Medaglia d'Oro al Valor Militare al Magg. gen. Prestinari Marcello caduto durante la prima Guerra mondiale. Durante l'omelia Don Poloni ha voluto porre l'attenzione dei fedeli sui fondamentali valori di Amore per la Patria e di Sacrificio in cui i nostri valorosi militari novaresi hanno creduto e in virtù dei quali hanno dato la vita.
Ricordare il loro eroismo ci permette di continuare a farli rivivere nel ricordo collettivo e a non vanificare il loro sacrificio.
©Testo e foto Antonio Poggi Steffanina