Voi non ci crederete, ma gli angeli esistono davvero; e sono vicino a noi, ci aiutano, ci danno consigli, correggono gli errori, indicano la via maestra. No, non sto parlando di quegli Angeli, con la A maiuscola, ma di persone davvero straordinarie che noi della Famiglia Nuaresa abbiamo incontrato sul nostro cammino qualche anno fa.
Francesco e Maurizio Martelli, di Italgrafica, padre e figlio, oltre ad essere imprenditori nel settore tipografico e grandi professionisti, sono persone che amano la loro terra (Martelli è indubbiamente un cognome di queste parti n.d.r.), le sue tradizioni, il dialetto, senza disdegnare i prodotti enogastronomici che questa zona sa offrire, come il riso e la paniscia, il buon vino dei colli novaresi, il formaggio delle valli sopra Domodossola, che fortunatamente non ha risentito nella bontà della divisione geografica.
E ancora il miele, l’uva e tanti altri prodotti che hanno caratterizzato e caratterizzeranno sempre questa nostra terra novarese.
Con lo stabilimento poco fuori Novara, a Veveri, la tipografia Italgrafica e per essa i suoi titolari, ha prestato sempre grande attenzione a coloro che, con sforzi, tenacia e purtroppo spesso incomprensioni ed invidie, hanno cercato di lasciare una traccia culturale per coloro che verranno dopo, alle prossime generazioni.
Sì, perchè è importante che quello che è stato fatto per questa città e il suo territorio, venga per sempre raccolta ora in depliant, ora in cataloghi,
alle volte in prestigiosi libri e pubblicazioni.
E Martelli padre e figlio, sono sempre stati in prima fila per accogliere queste istanze, valutando in via prioritaria il grande fine culturale che tali lavori potevano dare, senza vedere in assoluto il mero miraggio del guadagno.
Ecco quindi date alle stampe guide e raccolte sulla città di Novara, i suoi monumenti, i ristoranti, la campagna circostante, l’industria.
Ecco il prestigioso dizionario del dialetto novarese di Giancarlo Porta, uscito nel 2007, il libro scritto dall’amico Abele Antonione con Giovanna Cornaglia, dal titolo “2 nonni raccontano la Novara di quan do erano bambini”, ove sono raccolti ricordi e immagini di Novara che il tempo e, a volte, la poca attenzione degli stessi novaresi hanno stravolto e in alcuni casi, purtroppo, cancellato per sempre.
Alcune tecniche di elaborazione grafica, piccoli (grandi) segreti di impaginazione, accorgimenti nell’uso di XPress sistema con il quale impagina questo giornale, grande esperienza accumulata in anni di lavoro serio e di meticolosa preparazione.
Ogni volta che ci rechiamo in Italgrafica, impariamo qualche cosa di nuovo, arricchiamo il nostro modesto bagaglio di informazioni tecniche per poterVi dare ogni mese una rivista speriamo sempre più bella e soprattutto più appassionante e ricca di notizie e aneddoti.
Ci affidiamo alle “cure” del nostro amico Michele Sansone che con Mac, come si suol dire “ fa quello che vuole” e quando arriviamo noi con la nostra rivista, guarda pagina dopo pagina, in un baleno corregge gli errori tecnici dovuti alla nostra approssimazione; in una parola manda in stampa un prodotto decisamente di buona qualità.
Noi, a nome di tutti tutti i nostri affezionati Soci e Lettori, attraverso queste pagine, vogliamo ringraziare Italgrafica pubblicamente. Perché crediamo che la “novaresità” si esprima anche attraverso un aiuto concreto nella realizzazione di una o più testimonianze editoriali da lasciare in visone ai futuri lettori.
Stefano Rabozzi
Francesco e Maurizio Martelli, di Italgrafica, padre e figlio, oltre ad essere imprenditori nel settore tipografico e grandi professionisti, sono persone che amano la loro terra (Martelli è indubbiamente un cognome di queste parti n.d.r.), le sue tradizioni, il dialetto, senza disdegnare i prodotti enogastronomici che questa zona sa offrire, come il riso e la paniscia, il buon vino dei colli novaresi, il formaggio delle valli sopra Domodossola, che fortunatamente non ha risentito nella bontà della divisione geografica.
E ancora il miele, l’uva e tanti altri prodotti che hanno caratterizzato e caratterizzeranno sempre questa nostra terra novarese.
Con lo stabilimento poco fuori Novara, a Veveri, la tipografia Italgrafica e per essa i suoi titolari, ha prestato sempre grande attenzione a coloro che, con sforzi, tenacia e purtroppo spesso incomprensioni ed invidie, hanno cercato di lasciare una traccia culturale per coloro che verranno dopo, alle prossime generazioni.
Sì, perchè è importante che quello che è stato fatto per questa città e il suo territorio, venga per sempre raccolta ora in depliant, ora in cataloghi,
alle volte in prestigiosi libri e pubblicazioni.
E Martelli padre e figlio, sono sempre stati in prima fila per accogliere queste istanze, valutando in via prioritaria il grande fine culturale che tali lavori potevano dare, senza vedere in assoluto il mero miraggio del guadagno.
Ecco quindi date alle stampe guide e raccolte sulla città di Novara, i suoi monumenti, i ristoranti, la campagna circostante, l’industria.
Ecco il prestigioso dizionario del dialetto novarese di Giancarlo Porta, uscito nel 2007, il libro scritto dall’amico Abele Antonione con Giovanna Cornaglia, dal titolo “2 nonni raccontano la Novara di quan do erano bambini”, ove sono raccolti ricordi e immagini di Novara che il tempo e, a volte, la poca attenzione degli stessi novaresi hanno stravolto e in alcuni casi, purtroppo, cancellato per sempre.
Alcune tecniche di elaborazione grafica, piccoli (grandi) segreti di impaginazione, accorgimenti nell’uso di XPress sistema con il quale impagina questo giornale, grande esperienza accumulata in anni di lavoro serio e di meticolosa preparazione.
Ogni volta che ci rechiamo in Italgrafica, impariamo qualche cosa di nuovo, arricchiamo il nostro modesto bagaglio di informazioni tecniche per poterVi dare ogni mese una rivista speriamo sempre più bella e soprattutto più appassionante e ricca di notizie e aneddoti.
Ci affidiamo alle “cure” del nostro amico Michele Sansone che con Mac, come si suol dire “ fa quello che vuole” e quando arriviamo noi con la nostra rivista, guarda pagina dopo pagina, in un baleno corregge gli errori tecnici dovuti alla nostra approssimazione; in una parola manda in stampa un prodotto decisamente di buona qualità.
Noi, a nome di tutti tutti i nostri affezionati Soci e Lettori, attraverso queste pagine, vogliamo ringraziare Italgrafica pubblicamente. Perché crediamo che la “novaresità” si esprima anche attraverso un aiuto concreto nella realizzazione di una o più testimonianze editoriali da lasciare in visone ai futuri lettori.
Stefano Rabozzi