Novara, 29 settembre 2014
- Il Teatro “Coccia”, tral’attualità della nuova stagione 2014-15 ed alcuni aneddoti del suo glorioso passato, è stato il tema dell’ultimo incontro di lavoro del Novara Businessmen Club - NBC svoltosi lo scorso 25 settembre al Ristorante Convivium di Novara.
Ospiti del Club presieduto da Tito De Rosa - compostoattualmente da circa 35 soci, in maggioranza imprenditorioltre a qualche professionista, ma prossimamente sonopreviste nuove adesioni a testimonianza della crescita di attenzione e consensi registrata dal sodalizio - sono stati laresponsabile dell’Ufficio Stampa della Fondazione Teatro Coccia, Serena Galasso, ed il noto giornalista e scrittoreGianfranco Capra.
Galasso, dopo aver rimarcato come il “Coccia” sia uno dei 28 teatri di tradizione italiani (e l’unico piemontese) haillustrato gli appuntamenti “clou” del cartellone 2014-2015:«Dal prossimo ottobre a maggio 2015 sono per ora previsti39 titoli che coinvolgeranno artisti come Franco Branciaroli, Carlo Cecchi, Simone Cristicchi, Christian De Sica, Gioele Dix, Pierfrancesco Favino, Sabrina Ferilli, Silvio Orlando, Paolo Rossi, Emilio Solfrizzi, Ornella Vanoni, Dario Vergassola e tanti altri - ha detto Galasso - Non è peròescluso, vista la concomitanza con l’Expo 2015 a Milano, che anche l’apertura del Teatro si prolunghi oltre».
Si spazierà dalla prosa al balletto, dal comico al musical, dalla musica classica al jazz, senza naturalmente dimenticare l'opera lirica.
L'apertura sarà affidata a Daniele Abbado che firmerà la regia di “La Traviata” di Giuseppe Verdi in scena venerdì 10 e domenica 12 ottobre, prodotta dalla Fondazione Teatro Coccia, con la direzione musicale del giovane MaestroAndrea Battistoni, classe 1987, riconosciuto come il "prodigio" dei direttori italiani e l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il fiore all'occhiello sarà il ritorno del Maestro Riccardo Muti, venerdì 20 marzo 2015, per dirigere l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini": «La storia del Maestro Muti è legata a Novara - ha sottolineato Serena Galasso - Nel 1967 proprio al Teatro “Coccia” ricevette ilprestigioso Premio Cantelli. Poi il Maestro vi tornò nel 1993 dirigendo per la grande riapertura del teatro dopo laristrutturazione. Infine Muti è stato ancora al Coccia nel 2006 in occasione del 50° anniversario dalla morte di Guido Cantelli».
Da segnare in agenda - tra i tanti altri appuntamenti - ancheil debutto del nuovo musical di Stm in collaborazione con Compagnia della Rancia “Next to normal”, la prima esecuzione assoluta dell'opera
“Il canto dell'amore trionfante” di Paolo Coletta ed i due grandi eventi fuori stagione: il recital concerto di Ornella Vanoni “Un filo di tacco, un filo di trucco” il 18 dicembre e lo spettacolo sull'esodo istriano “Magazzino 18!” di/conSimone Cristicchi, giovedì 26 febbraio 2015.
Se per tutte le informazioni sul programma completo e labiglietteria è disponibile anche il sitowww.fondazioneteatrococcia.it, è stato ricordato come ilTeatro Coccia possa rappresentare, per le aziende, «ancheun modo di fornire a dipendenti e clienti premi e servizicontribuendo così a creare una rete tra il tessuto culturale e quello imprenditoriale della città».
Gianfranco Capra, salito alla ribalta nel 1961 comeconcorrente della trasmissione “Campanile Sera” condottada Mike Bongiorno e poi divenuto “memoria storica” della città di Novara grazie alla pubblicazione di numerosi articoli e libri sui più importanti personaggi novaresi ha spaziato tra storia e aneddoti sul Teatro di Via Rosselli: «Parlando di“Coccia” non si può che iniziare dalla triste storia del talentuoso direttore d’orchestra Guido Cantelli, che nell’ottobre 1942 vi diresse “La Traviata” con interprete il soprano Gina Cigna - ha esordito Capra - Cantelli era l’allievo prediletto di Arturo Toscanini, diresse anche alla Carnegie Hall di New York. Nel novembre 1956 fu nominato direttore dell'Orchestra del Teatro alla “Scala” di Milano masolo pochi giorni dopo morì, a 36 anni, in un incidente aereo all’aeroporto di Orly, a Parigi». Capra ha poi rievocatol’esibizione al Coccia dell’avvenente danzatrice Joséphine Baker, le difficoltà affrontate dal sovrintendente dell’epocaEttore Bossi a reperire un sostituto per un tenore già scritturato e bloccato dalla raucedine, o il pungentecommento arrivato dal loggione durante una rappresentazione della “Boheme” nel momento in cui, in scena, era prevosto il trasporto del corpulento soprano che impersonava Mimì malata di tubercolosi: per il sarcasticospettatore sarebbero serviti addirittura due viaggi!. Capra ha poi svelato i suoi libri a cui è maggiormente affezionato(quelli sui centenari del Teatro Faraggiana e del Novara Calcio con le storie avventurose dei pionieri Mario Meneghetti e Giovanni Canestrini) ed il tema della prossimafatica letteraria: «Sarà dedicata a quel Museo di Novaraall’aperto formato da 9 monumenti e statue ubicate sull’Allea, tra cui quella del Vescovo Monsignor Leone Ossola», ha anticipato Capra, aggiungendo ulteriore curiosità in coda ad una serata -come sempre molto partecipata da una nutrita platea di Soci e ospiti - già di per sé interessante e divertente.
Filippo Bezio
Addetto Stampa NBC