Nel nostro paese se si è mascherati, se si lanciano le bombe carta, se si è violenti, se si và in piazza non per manifestare pacificamente ma per spaccare tutto, se si è Ultrà, no Tav, no Global, no F35, no MUOS, centri sociali, black block, no pannoloni, no tutto o qualsiasi cosa essi siano contro, si ha o meno il diritto di metterea ferro e fuoco le nostre città ? Si ha il diritto di spaccare le vetrine, incendiare le macchine, imbrattare i treni, la metro, i bus, i monumenti ? Si ha o meno il diritto di occupare la proprietà privata distruggendola ? Questa è la domanda che mi stò facendo da ormai troppo tempo. Per le persone di buon senso la risposta è certamente no. In pratica purtroppo non è così. Il branco è quasi sempre impunito. Vi sono delle chiare leggi che obbligano i manifestanti a non indossare caschi, passamontagna ecc durante le manifestazioni e come finisce sempre ? Tutti con i caschi, tutti con il volto coperto armati di manganelli e bombe carta, tutti a spaccare sempre tutto. Ma allora perché tutto questo è permesso? Perché non si prendono provvedimenti? … la risposta purtroppo è molto semplice: non siamo governati da nessuno. Nessuno ha il potere di mettere fine a tutto questo anche se a Roma c’è sempre un pinco pallino qualsiasi che ha ricevuto l’incarico di Ministro degli Interni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti se non finisce prima in galera come nel caso dell’ ex ministro dell’ Interno Scajola recentemente arrestato per aver favorito la latitanza di un ex parlamentare condannato in via definitiva a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ sufficiente un tifoso esagitato a bloccare per quasi un’ora la partita della finale di coppa Italia facendo fare in diretta mondiale una figuraccia all’ Italia con tanto di funzionari dello stato che vanno a parlamentare con questo signore per trattare l’inizio della partita.
Alla fine chi comanda in Italia, Berlusconi alle prese con i suoi guai giudiziari? Renzi appena insediato? Grillo ed il suo movimento ? D’ Alema ? la Finocchiaro ? la Rosy Bindi? chi c ….. comanda in Italia ?????? Non c’è risposta. Le persone oneste, quelle che tirano la carretta tutti i giorni in silenzio invece pagano, pagano, pagano sempre. Siamo stritolati da migliaia di norme, regolamenti, direttive, note esplicative e regolarmente multati. Volete alcuni esempi? Eccoveli.
Recentemente un pescivendolo di Foligno è stato sanzionato da parte della Guardia Forestale con 1.166 Euro di multa perché nella sua pescheria non aveva il cartellino con i nomi in latino del pesce che vendeva . Il motivo della contravvenzione sta tutto in un’irregolarità relativa alla compilazione del cartellino esposto vicino ai vari tipi di pesce e nel quale seppure riportato il luogo di provenienza del prodotto e le altre indicazioni che ne consentono la tracciabilità mancava l’indicazione della specie espressa in latino vicino al nome scritto in italiano.
C’è perfino chi, recentemente, è stato sanzionato per aver scritto “misto per frittura” sul cartellino, senza indicare ogni singola specie di pesce contenuta all’interno sia in italiano che, naturalmente, in latino. Tutto questo stà regolarmente succedendo da quando l’Italia ha recepito la normativa europea – della quale non è semplice per gli stessi pescivendoli capirne la ragione – che impone tale obbligo.
Questo signore non aveva buttato bombe carta, non aveva spaccato vetrine, non aveva incendiato auto o deturpano un bene comune. Aveva semplicemente non scritto il nome latino della sogliola e del fritto misto sul cartellino nel suo negozio. Lo hanno semplicemente multato perché non era e non è un delinquente. C’è poi il caso di un barista di Modena sanzionato con 413 Euro perché nel suo bar aveva esposto due bandiere di foggia non regolamentare . I vigili urbani, hanno infatti sanzionato Marc Busin, (Olandese di nascita) proprietario di un enoteca di via San Paolo 33, perché ha appeso vicino alla porta del suo locale due bandiere, il Tricolore e lo stendardo dell’Ue. Tanta ‘imprudenza’ gli è costata 413 Euro poiché, per la polizia municipale «Busin consentiva o non impediva — si legge nel verbale — che venissero installate due insegne a bandiera e cavalletto pubblicitario sul marciapiede».
E’ ora di cambiare questo stato di cose, è ora di riprenderci in mano le sorti della nostra Italia, è ora di tornare ad essere Italiani con la I maiuscola. Non sarà facile, non sarà indolore ma è l’unica via d’uscita che abbiamo. Alle prossime elezioni nazionali non importa per chi votate, ma andate a votare oppure un pinco pallino qualsiasi senza legittimazione popolare arriverà al potere e pensando ai fatti propri farà il bello e cattivo tempo e noi, popolo bue, continueremo a parlamentare con un capo ultrà per far giocare una partita di pallone.
Senatores boni viri senatus autem mala bestia
Gigi BIANCO
Alla fine chi comanda in Italia, Berlusconi alle prese con i suoi guai giudiziari? Renzi appena insediato? Grillo ed il suo movimento ? D’ Alema ? la Finocchiaro ? la Rosy Bindi? chi c ….. comanda in Italia ?????? Non c’è risposta. Le persone oneste, quelle che tirano la carretta tutti i giorni in silenzio invece pagano, pagano, pagano sempre. Siamo stritolati da migliaia di norme, regolamenti, direttive, note esplicative e regolarmente multati. Volete alcuni esempi? Eccoveli.
Recentemente un pescivendolo di Foligno è stato sanzionato da parte della Guardia Forestale con 1.166 Euro di multa perché nella sua pescheria non aveva il cartellino con i nomi in latino del pesce che vendeva . Il motivo della contravvenzione sta tutto in un’irregolarità relativa alla compilazione del cartellino esposto vicino ai vari tipi di pesce e nel quale seppure riportato il luogo di provenienza del prodotto e le altre indicazioni che ne consentono la tracciabilità mancava l’indicazione della specie espressa in latino vicino al nome scritto in italiano.
C’è perfino chi, recentemente, è stato sanzionato per aver scritto “misto per frittura” sul cartellino, senza indicare ogni singola specie di pesce contenuta all’interno sia in italiano che, naturalmente, in latino. Tutto questo stà regolarmente succedendo da quando l’Italia ha recepito la normativa europea – della quale non è semplice per gli stessi pescivendoli capirne la ragione – che impone tale obbligo.
Questo signore non aveva buttato bombe carta, non aveva spaccato vetrine, non aveva incendiato auto o deturpano un bene comune. Aveva semplicemente non scritto il nome latino della sogliola e del fritto misto sul cartellino nel suo negozio. Lo hanno semplicemente multato perché non era e non è un delinquente. C’è poi il caso di un barista di Modena sanzionato con 413 Euro perché nel suo bar aveva esposto due bandiere di foggia non regolamentare . I vigili urbani, hanno infatti sanzionato Marc Busin, (Olandese di nascita) proprietario di un enoteca di via San Paolo 33, perché ha appeso vicino alla porta del suo locale due bandiere, il Tricolore e lo stendardo dell’Ue. Tanta ‘imprudenza’ gli è costata 413 Euro poiché, per la polizia municipale «Busin consentiva o non impediva — si legge nel verbale — che venissero installate due insegne a bandiera e cavalletto pubblicitario sul marciapiede».
E’ ora di cambiare questo stato di cose, è ora di riprenderci in mano le sorti della nostra Italia, è ora di tornare ad essere Italiani con la I maiuscola. Non sarà facile, non sarà indolore ma è l’unica via d’uscita che abbiamo. Alle prossime elezioni nazionali non importa per chi votate, ma andate a votare oppure un pinco pallino qualsiasi senza legittimazione popolare arriverà al potere e pensando ai fatti propri farà il bello e cattivo tempo e noi, popolo bue, continueremo a parlamentare con un capo ultrà per far giocare una partita di pallone.
Senatores boni viri senatus autem mala bestia
Gigi BIANCO