Novara, 12 ottobre 2014
Ieri mattina alle 11.00 presso la biblioteca dell'Istituto Classico Carlo Alberto di Novara è stata inaugurata la mostra letteraria per celebrare il 100esimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra alla presenza dei rappresentanti del Rotary Club Valticino di Novara Susanna Borlandelli (Presidente), Carla Occhetta (Segretaria), Mauro Bressa (Past President), del Presidente del Rotary Novara Lorenzo Miazzo e del Tesoriere del Rotary Club Novara San Gaudenzio Antonio Poggi Steffanina.
L'importante iniziativa culturale, intitolata "Il racconto dello scoppio della Grande Guerra tra narrazione e memoria", curata dalla prof.ssa Simonetta Focardi con il supporto del preside dell'Istituto Sergio Botta, è un interessante percorso che permetterà di comprendere gli anni della Grande Guerra attraverso le testimonianze vissute o raccontate dagli autori selezionati appartenenti a molte delle nazioni coinvolte nel primo conflitto mondiale.
Sarà offerta un’occasione più unica che rara per scoprire la Biblioteca del Liceo Classico in Baluardo Lamarmora 8/c, luogo normalmente poco accessibile al pubblico, ma ricco di sorprese.
Il percorso espositivo è suddiviso in 4 sezioni:
la sezione 1 della mostra è stata elaborata dagli allievi con schede sulle singole opere in mostra;
la sezione 2 vuol essere un omaggio a Giuseppe Lampugnani, un ex allievo del liceo che in quella guerra si distinse particolarmente;
la sezione 3 costituisce una presentazione di opere di vario genere sul primo conflitto mondiale in possesso della biblioteca del liceo, arricchitasi in questi ultimi anni anche grazie a generose donazioni di privati;
la sezione 4 è dedicata a testimonianze dirette ricavate da lettere di soldati (ricostruzione di vicissitudini familiari, lettere di reduci).
Tra gli scrittori istriani nel 1915 muore Serra sul Podgora, Giovanni Comisso scrive "Giorni di guerra", Rigoni Stern scrive "il mondo di ieri", Italo Svevo scrive "La coscienza di Zeno" e Carlo Emilio Gadda scrive "Giornale di guerra e di prigionia".
Interessante è la testimonianza di Duilio Faustinelli, pastore dell'alta Valcamonica che scrisse la "Cattastrofe" un vero e proprio diario di guerra. Ci sono anche i racconti di Federico De Roberto ispirati alla prima guerra mondiale.
L'intento dell'esposizione è di valorizzare il patrimonio librario del Liceo Classico di Novara che contiene oltre 14.000 volumi e interessanti biografie: quella di Madame Curie (era polacca e sposo un francese) scritta dalla figlia, e l'autobiografia di Misia Sert vissuta a Parigi che parla della prima guerra mondiale con grande semplicità e racconta che prendevano l'automobile per andare ad aiutare i feriti negli ospedali da campo quasi fosse una "scampagnata" domenicale. È dell'autore tedesco E. Glaeser il romanzo "Classe 1902" che racconta la vita di un ragazzino che non ha fatto la guerra perché troppo giovane. Nella sezione francese e inglese ci sono i racconti Lytton Srachey con "Eminenti vittoriani" e di A. J. Cronin con "E le stelle stanno a guardare" che testimoniano vari tentativi di non prendere parte alla guerra.
Sono esposti eccezionalmente anche i cimeli (la picozza e i ramponi da alpinista) dell'allievo Giuseppe Lampugnani che il giorno prima dello scoppio della Grande Guerra accompagnó il trasvolatore del Monte Rosa Achille Landoni nell'impresa riuscita di stabilire il record di altitudine per la trasvolata delle Alpi; purtroppo nessuno ne parló perché il giorno seguente inizió la tragica guerra mondiale oscurando questa pionieristica impresa a cui partecipó un nostro illustre novarese.
La visita della mostra è su prenotazione chiamando la segreteria del Liceo Classico e si concluderà a dicembre 2014.
© testo e foto La Redazione