
Ripercorrendo l’antica tradizione della “Salve di maggio”, un omaggio speciale è stato riservato alla Madonna del Sangue di Re, scelta come simbolo di venerazione da parte sia degli abitanti delle nostre valli che di quelli della pianura.
Sabato 24 maggio il rito è stato animato dall’Ensemble Femminile Novaria, diretto dal maestro Mauro Trombetta.
Con il canto introduttivo “Ave Maria” di Poulenc, il coro “Novaria” ha saputo trasmettere con emozione lo spirito delle Sedici Martiri Carmelitane di Compiègne.
La storia ci narra che nel 1794 le religiose, per essersi rifiutate di rinunciare ai voti monastici come la Rivoluzione Francese richiedeva, furono condannate alla ghigliottina, che esse affrontarono con serenità, affidandosi alla Vergine Maria ed allo Spirito Santo.
Dopo il canto del “Salve Regina” e la benedizione alla città con la statua della Madonna, il coro, mantenendo il tema della montagna, ha eseguito il canto “Signore delle cime” con tale sentimento da provocare commozione tra i presenti.
Copyright testo e foto Riccardo Pezzana Sara