Non viene accettato la sostituzione del premio di produzione con i buoni spesa
Novara 30 maggio 2021
La Laica di Arona, qualche settimana ha subìto una manifestazione di protesta dai rappresentanti dei sindacati Flai Cgil e Fai Cisl davanti alla sua sede .
Motivo ? Il mancato accordo con l’azienda sulla nuova contrattazione collettiva
Così spiega la sindacalista Sabrina Colpo, funzionario Cgil Flai del Piemonte Orientale «Si vuole dare ai lavoratori invece che il premio di produzione, i voucher spesa e questo genera un risparmio per l’azienda in termini di tasse. Questo risparmio deve essere diviso con i lavoratori. Chiediamo inoltre un’organizzazione dei turni che permetta di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Attualmente ci sono 250 addetti durante l’alta stagione che va da luglio a dicembre o anche fino a febbraio, che scendono a 80 negli altri mesi: è evidente la sproporzione tra lavoratori precari e dipendenti».
E poi continua: «Il rappresentante dell’azienda si è alzato dal tavolo delle trattative dicendo di non essere disponibile ad accettare le nostre richieste e a proseguire la discussione : è necessario che ci si riunisca di nuovo al più presto e che ci sia disponibilità ad ascoltare davvero i bisogni delle persone».
Secondo il modesto parere di scrive il presente articolo , in momenti come questi -in cui non siamo assolutamente ancora usciti dalla crisi economica e lavorativa in cui siamo sprofondati tutti - forse sarebbe più proficuo evitare polemiche e accontentarsi di avere un posto di lavoro soprattutto quando molte Aziende chiudono definitivamente senza tanti complimenti.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Laica spa
La Laica di Arona, qualche settimana ha subìto una manifestazione di protesta dai rappresentanti dei sindacati Flai Cgil e Fai Cisl davanti alla sua sede .
Motivo ? Il mancato accordo con l’azienda sulla nuova contrattazione collettiva
Così spiega la sindacalista Sabrina Colpo, funzionario Cgil Flai del Piemonte Orientale «Si vuole dare ai lavoratori invece che il premio di produzione, i voucher spesa e questo genera un risparmio per l’azienda in termini di tasse. Questo risparmio deve essere diviso con i lavoratori. Chiediamo inoltre un’organizzazione dei turni che permetta di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Attualmente ci sono 250 addetti durante l’alta stagione che va da luglio a dicembre o anche fino a febbraio, che scendono a 80 negli altri mesi: è evidente la sproporzione tra lavoratori precari e dipendenti».
E poi continua: «Il rappresentante dell’azienda si è alzato dal tavolo delle trattative dicendo di non essere disponibile ad accettare le nostre richieste e a proseguire la discussione : è necessario che ci si riunisca di nuovo al più presto e che ci sia disponibilità ad ascoltare davvero i bisogni delle persone».
Secondo il modesto parere di scrive il presente articolo , in momenti come questi -in cui non siamo assolutamente ancora usciti dalla crisi economica e lavorativa in cui siamo sprofondati tutti - forse sarebbe più proficuo evitare polemiche e accontentarsi di avere un posto di lavoro soprattutto quando molte Aziende chiudono definitivamente senza tanti complimenti.
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Foto tratta dalla pagina FB di Laica spa