Novara 2 agosto 2020
Il circolo di Arona di Legambiente è decisamente preoccupato per la quantità di imballaggi di plastica che vengono usati durante gli eventi e le manifestazioni pubbliche. Ad Arona.
Secondo Legambiente gli organizzatori di eventi che richiedono i permessi dovrebbero ricevere dall’amministrazione comunale linee guida e indicazioni precise su norme e regole di comportamento per ridurre o non utilizzare completamente le plastiche monouso e ottenere tutto il supporto logistico necessario per attuarle con successo.
Roberto Signorelli vicepresidente del circolo di Legambiente ha dichiarato: “La diffusione di microplastiche (invisibili ad occhio nudo) nelle acque e nell’ambiente sono una delle principali criticità, insieme ai cambiamenti climatici, con le quali dobbiamo iniziare a confrontarci e sono diverse le amministrazioni del nostro territorio con le quali collaboriamo per adottare progetti e politiche per limitare l’utilizzo e la dispersione di packaging di plastiche monouso; come ad esempio il bando di co-finanziamento di Fondazione Cariplo che abbiamo recentemente vinto con il progetto Lago d’Orta plastic revolution che attueremo insieme a quattro amministrazioni del Cusio e ad Asilo Bianco. Ad Arona invece prevale la logica di uno sfruttamento turistico del capitale naturale come se fosse una risorsa illimitata e la delibera del dicembre 2018 Plastic free challenge è rimasta solo sulla carta, limitandosi a qualche piccolo intervento palliativo, rimanendo di fatto un’operazione propagandistica di greenwashing”.
COPYRIGHT DP
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Secondo Legambiente gli organizzatori di eventi che richiedono i permessi dovrebbero ricevere dall’amministrazione comunale linee guida e indicazioni precise su norme e regole di comportamento per ridurre o non utilizzare completamente le plastiche monouso e ottenere tutto il supporto logistico necessario per attuarle con successo.
Roberto Signorelli vicepresidente del circolo di Legambiente ha dichiarato: “La diffusione di microplastiche (invisibili ad occhio nudo) nelle acque e nell’ambiente sono una delle principali criticità, insieme ai cambiamenti climatici, con le quali dobbiamo iniziare a confrontarci e sono diverse le amministrazioni del nostro territorio con le quali collaboriamo per adottare progetti e politiche per limitare l’utilizzo e la dispersione di packaging di plastiche monouso; come ad esempio il bando di co-finanziamento di Fondazione Cariplo che abbiamo recentemente vinto con il progetto Lago d’Orta plastic revolution che attueremo insieme a quattro amministrazioni del Cusio e ad Asilo Bianco. Ad Arona invece prevale la logica di uno sfruttamento turistico del capitale naturale come se fosse una risorsa illimitata e la delibera del dicembre 2018 Plastic free challenge è rimasta solo sulla carta, limitandosi a qualche piccolo intervento palliativo, rimanendo di fatto un’operazione propagandistica di greenwashing”.
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