Ci si chiede come mai nessuno se ne sia accorto prima
Novara 11 Febbraio 2021
A Torino la Polizia di Stato del Commissariato Barriera Nizza, con gli agenti della Polizia Locale e personale dell’Asl durante un normale controllo degli esercizi pubblici hanno trovato parecchie irregolarità, ma soprattutto un negozio (panificio) neppure degno di questo nome.
Stiamo parlando della panetteria abusiva in via Canova, gestita da un marocchino dove gli agenti hanno trovato il negozio in condizioni igieniche inammissibili: tutte le pareti erano piene di muffa , le assi di legno su cui venivano riposte le forme di pane e sulle attrezzature da lavoro c’era molta sporcizia, i carrelli e le teglie usate per infornare il pane erano tutte arrugginite con sporco incrostato. Ma non è finita: l’impianto elettrico, privo di qualsiasi certificazione, era di fattura precaria, con alto rischio di corto circuito, nel deposito, c’erano 211 sacchi di farina con larve di insetti vivi, e per terra e sui muri i cadaveri di scarafaggi .
Infine nel laboratorio sono stati trovati 200 chili pane, pizze, focacce, olio in cattivo stato e di conseguenza sottoposti a sequestro.
Il marocchino si è preso parecchie denunce per apertura abusiva di panificazione in quanto mancante il titolo autorizzativo; detenzione sostanze alimentari, destinate alla vendita e alla somministrazione al pubblico, in cattivo stato di conservazione, irregolarità riscontrate in merito alla sicurezza negli ambienti di lavoro e una multa di 5.164 euro.
Per fortuna l’Asl ha anche intimato la chiusura immediata dell’attività, ma la domanda che ci si pone è: come mai nessun cliente si è mai accorto della sporcizia del negozio?
COPYRIGHT DP
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A Torino la Polizia di Stato del Commissariato Barriera Nizza, con gli agenti della Polizia Locale e personale dell’Asl durante un normale controllo degli esercizi pubblici hanno trovato parecchie irregolarità, ma soprattutto un negozio (panificio) neppure degno di questo nome.
Stiamo parlando della panetteria abusiva in via Canova, gestita da un marocchino dove gli agenti hanno trovato il negozio in condizioni igieniche inammissibili: tutte le pareti erano piene di muffa , le assi di legno su cui venivano riposte le forme di pane e sulle attrezzature da lavoro c’era molta sporcizia, i carrelli e le teglie usate per infornare il pane erano tutte arrugginite con sporco incrostato. Ma non è finita: l’impianto elettrico, privo di qualsiasi certificazione, era di fattura precaria, con alto rischio di corto circuito, nel deposito, c’erano 211 sacchi di farina con larve di insetti vivi, e per terra e sui muri i cadaveri di scarafaggi .
Infine nel laboratorio sono stati trovati 200 chili pane, pizze, focacce, olio in cattivo stato e di conseguenza sottoposti a sequestro.
Il marocchino si è preso parecchie denunce per apertura abusiva di panificazione in quanto mancante il titolo autorizzativo; detenzione sostanze alimentari, destinate alla vendita e alla somministrazione al pubblico, in cattivo stato di conservazione, irregolarità riscontrate in merito alla sicurezza negli ambienti di lavoro e una multa di 5.164 euro.
Per fortuna l’Asl ha anche intimato la chiusura immediata dell’attività, ma la domanda che ci si pone è: come mai nessun cliente si è mai accorto della sporcizia del negozio?
COPYRIGHT DP
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