Perchè la mente disobbedisce alle regole del corpo.
Novara, 16 febbraio 2018
Nessuno in cuor suo cresce e non lo fa per le motivazioni care a Peter Pan, ma lo fa per difendersi dalla morte.
L'idea che un giorno tutto finirà, costringe la mente umana a mantenere sempre uno spiraglio aperto sulla propria adolescenza.
In verità per quanto sia piacevole da sentire, chiunque abbia superato i trent'anni, desidera ritornare al periodo compreso tra i suoi quindici anni e i venticinque anni.
Il nostro spirito combatte ogni giorno per non spegnersi.
Forse per quanto non lo si voglia ammettere, il periodo scolastico non termina mai, cambia solo forma.
Osservo le persone per strada e tutte mi sembrano Renato Pozzetto in "voglia di essere grande."
Nonostante sia indiscutibile il fatto che la gente abbia un lavoro o delle responsabilità e delle vesti da adulti, io non riesco a soffermarmi alla facciata che mi propongono, ma scorgo sempre il ragazzino delle medie con le sue combriccole di classe o i corteggiamenti delle superiori, per non parlare dell'accanimento che sia uomini che donne hanno tutt'oggi nel discutere di sesso, come si faceva quando si avevano vent'anni.
Non posso credere che tutto questo non veda lo zampino della specie.
Probabilmente, la mente per una volta, ha deciso di contrapporsi alla saggezza del corpo e di fare il ragazzino.
La materia grigia letteralmente si chiude nel periodo che a suo parere è stato più bello.
Sfido chiunque a contrapporre il mondo lavorativo con quello scolastico e a considerare quello delle responsabilità moderne migliore di quello dei banchi di scuola.
La mente in materia evolutiva sceglie di tutelarsi e stoppare il tempo.
I comportamenti acquisiti allora, rimangono sempre attuali e niente e nessuno li può modificare.
Sono fermamente convinta che questo tipo di atteggiamento lo vedano tutti e lo scelgano all'infinito per non lasciarsi andare alla morte.
Il corpo cambia, ma se la mente rimane sempre la stessa, allora nulla si modifica.
Sto letteralmente esagerando, ma dietro ogni menzogna c'è sempre un fondo di verità.
Per quale motivo secondo voi quando si diventa anziani, senza ombra di dubbio, riaffiora il bambino che è in noi?
Il periodo che interessa alla specie è quello dell'adolescenza.
Essa cerca di perpetuare l'inganno al fine di ottenere il massimo dei benefici dai suoi modellini.
Cartesio immaginava un genio ingannatore, io invece sono convinta che tutta la giostra sia mossa solo dalla specie.
Niente e nessuno possono fermare il Matrix evolutivo.
Da anziani si torna puerili per il semplice fatto che non hai più uno scopo.
I bambini come del resto i "vecchi" non sono di nessun interesse da un punto di vista evolutivo, non possono procreare.
La specie estrapola gli atteggiamenti che più adora e li perpetua sino a quando il pupazzo si rompe.
Copyright Debora De Porcellinis
Nessuno in cuor suo cresce e non lo fa per le motivazioni care a Peter Pan, ma lo fa per difendersi dalla morte.
L'idea che un giorno tutto finirà, costringe la mente umana a mantenere sempre uno spiraglio aperto sulla propria adolescenza.
In verità per quanto sia piacevole da sentire, chiunque abbia superato i trent'anni, desidera ritornare al periodo compreso tra i suoi quindici anni e i venticinque anni.
Il nostro spirito combatte ogni giorno per non spegnersi.
Forse per quanto non lo si voglia ammettere, il periodo scolastico non termina mai, cambia solo forma.
Osservo le persone per strada e tutte mi sembrano Renato Pozzetto in "voglia di essere grande."
Nonostante sia indiscutibile il fatto che la gente abbia un lavoro o delle responsabilità e delle vesti da adulti, io non riesco a soffermarmi alla facciata che mi propongono, ma scorgo sempre il ragazzino delle medie con le sue combriccole di classe o i corteggiamenti delle superiori, per non parlare dell'accanimento che sia uomini che donne hanno tutt'oggi nel discutere di sesso, come si faceva quando si avevano vent'anni.
Non posso credere che tutto questo non veda lo zampino della specie.
Probabilmente, la mente per una volta, ha deciso di contrapporsi alla saggezza del corpo e di fare il ragazzino.
La materia grigia letteralmente si chiude nel periodo che a suo parere è stato più bello.
Sfido chiunque a contrapporre il mondo lavorativo con quello scolastico e a considerare quello delle responsabilità moderne migliore di quello dei banchi di scuola.
La mente in materia evolutiva sceglie di tutelarsi e stoppare il tempo.
I comportamenti acquisiti allora, rimangono sempre attuali e niente e nessuno li può modificare.
Sono fermamente convinta che questo tipo di atteggiamento lo vedano tutti e lo scelgano all'infinito per non lasciarsi andare alla morte.
Il corpo cambia, ma se la mente rimane sempre la stessa, allora nulla si modifica.
Sto letteralmente esagerando, ma dietro ogni menzogna c'è sempre un fondo di verità.
Per quale motivo secondo voi quando si diventa anziani, senza ombra di dubbio, riaffiora il bambino che è in noi?
Il periodo che interessa alla specie è quello dell'adolescenza.
Essa cerca di perpetuare l'inganno al fine di ottenere il massimo dei benefici dai suoi modellini.
Cartesio immaginava un genio ingannatore, io invece sono convinta che tutta la giostra sia mossa solo dalla specie.
Niente e nessuno possono fermare il Matrix evolutivo.
Da anziani si torna puerili per il semplice fatto che non hai più uno scopo.
I bambini come del resto i "vecchi" non sono di nessun interesse da un punto di vista evolutivo, non possono procreare.
La specie estrapola gli atteggiamenti che più adora e li perpetua sino a quando il pupazzo si rompe.
Copyright Debora De Porcellinis