L'arch. BARIANI ha spiegato l'attività svolta dall'U.N.I.R.R., l'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, Ente Morale sotto la vigilanza del Ministero della Difesa.
Giovedì 28 giugno 2018 l'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, Ente Morale sotto la vigilanza del Ministero della Difesa, è stata invitata a partecipare con un proprio rappresentante al programma televisivo "La Vita in Diretta Estate" su RAI 1.
La RAI ha voluto realizzare, durante una propria trasmissione, un servizio televisivo in occasione del rientro in Patria di 100 salme di soldati italiani caduti sul Fronte Russo tra il 1941 ed il 1943: si era infatti tenuta il sabato precedente la cerimonia di resa degli Onori solenni e la conseguente tumulazione, alla presenza di una folla commossa, nel Tempio Sacrario di Cargnacco a Pozzuolo del Friuli (in provincia di Udine) delle 100 urne, tutte avvolte nel Tricolore.
Durante la trasmissione presso la storica sede RAI del Centro di Produzione TV di via Teulada in Roma, a rappresentare l'Unione Nazionale italiana Reduci di Russia, vi era l'arch. Fabiano BARIANI, membro dell'Ufficio di Presidenza Nazionale dell'Ente e Presidente della Sezione novarese dell'U.N.I.R.R.; insieme a lui ospiti vi erano Giovanni Gerardo STEFFANINI, fratello di Egidio, un disperso della Divisione Sforzesca (che era di stanza a Novara); il colonnello Francesco FIORE del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, diretta emanazione del Ministero della Difesa, ente che collabora da molti anni in concerto con l'Unione Nazionale italiana Reduci di Russia per la ricerca delle salme dei nostri Caduti.
L'arch. BARIANI, alla domanda rivoltagli dal presentatore riguardante l'attività svolta dall'U.N.I.R.R. ha risposto che «(...) fin dalla sua nascita l'U.N.I.R.R. ha rappresentato, più che una semplice associazione, una comunità umana che ha aggregato da subito i reduci, i prigionieri rimpatriati e le famiglie dei Caduti e dei Dispersi sul Fronte Russo durante la Seconda guerra mondiale con l'obiettivo di dare notizie alle famiglie e di fare piena luce sulle vicende di quegli anni» ha proseguito poi affermando che «oggi l'U.N.I.R.R. svolge fondamentalmente, oltre alle tipiche attività di rappresentanza combattentistica durante le manifestazioni istituzionali, anche attività culturali di ricerca e di valorizzazione della memoria, per raccontare alle giovani generazioni quanto vissuto dai nostri avi, affinché resti vivo il Ricordo nella Memoria del Popolo italiano».
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