Come riconoscerlo, cosa fare
A causa del Covid, ancora oggi molte persone che stanno subendo un infarto hanno paura a recarsi in ospedale perché temono di essere ricoverate e di non uscirne mai più vive , ma è un’idea sbagliata. Stare a casa non farebbe che peggiorare le cose.
Ma come si riconosce un infarto?
Iniziamo con l’elenco dei sintomi più frequenti ( anche se non tutte le persone che hanno un infarto hanno gli stessi sintomi o li sperimentano con la stessa intensità ) che portano a un attacco cardiaco:
-sensazione di pienezza o dolore “a morsa” (costrittivo) nel centro del petto che dura dei minuti (di solito più di 20) senza interruzione
- Dolore che si estende oltre il petto verso la spalla, il braccio, la schiena o anche fino ai denti ed alla mandibola
- Dolore prolungato nella parte alta dell’addome ed alla “bocca dello stomaco”
- Nausea e vomito
- Mancanza di respiro
- Sudorazione, sensazione di svenimento
Quali sono i fattori di rischio cardiovascolare ?
1. Età. Uomini dai 45 anni in su e donne dai 55 anni in su hanno più probabilità di avere un infarto rispetto a uomini e donne più giovani.
2. Sesso. Gli uomini hanno generalmente un rischio maggiore di malattia coronarica; mentre il rischio per le donne aumenta dopo la menopausa.
3. Fumo. Il fumo attivo e l’esposizione passiva rallentano il flusso sanguigno ed aumenta così il rischio di formazione di trombi che a loro volta provocano l’infarto.
4. Diabete mellito. Il diabete aumenta fortemente il rischio di infarto.
5. Ipertensione arteriosa. rischio di ipertensione arteriosa aumenta con l’età, ma è spesso correlato ad un’alimentazione troppo ricca di sale o al sovrappeso.
6. Elevati livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue Un livello alto di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue aumenta il rischio di restringimento di tutte le arterie e quindi anche delle coronarie. Anche un eccesso di trigliceridi contribuisce ad accelerare l’aterosclerosi
7. Familiarità per infarto. Se parenti stretti (fratelli o sorelle, genitori o nonni) hanno avuto un infarto, il rischio è più alto
8. Sedentarietà. Uno stile di vita sedentario favorisce lo sviluppo di elevati livelli di colesterolo, di diabete, di ipertensione arteriosa e di sovrappeso fino all’obesità.
9. Obesità. L’obesità aumenta il rischio di sviluppare l’aterosclerosi essendo associata ad elevati livelli di colesterolo, di pressione arteriosa e di glicemia (aumentato rischio di diabete).
10. Stress.. In condizioni di stress, aumenta il livello circolante di ormoni come l’adrenalina ed il cortisolo che possono indurre l’aumento della pressione arteriosa e favorire la rottura delle placche coronariche.
11. Uso di droghe. L’uso di droghe come la cocaina o le anfetamine, può scatenare uno spasmo di un’arteria coronarica con conseguente infarto.
Durante un infarto bisogna agire immediatamente.
1.Chiamando il 118 .
2.Assumendo Aspirina, se raccomandata.
3 Stando fermi in attesa dei soccorsi
In caso di persona incosciente a causa di un presunto infarto (dolore toracico prima dello svenimento), è importante attivare immediatamente il 118 e, se non ce ne fosse la possibilità, iniziare la rianimazione cardio-polmonare applicando decise compressioni toraciche sul torace (massaggio cardiaco).
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