E’ diventata commissario per l’accoglienza dei minori ucraini non accompagnati
L’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino è stata nominata dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio, Commissario delegato regionale per le problematiche relative ai minori stranieri non accompagnati provenienti dall’Ucraina con l’obiettivo di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto.
Caucino si è da subito attivata dapprima per contribuire a stabilire il piano accoglienza, poi andando in prima persona, con un volo privato con il presidente Cirio, a prelevare alcuni bimbi malati - portati immediatamente all’Ospedale infantile Regina Margherita per le necessarie cure - e ancora per individuare famiglie piemontesi disposte ad accogliere i profughi
In particolare l’assessore è riuscita a individuare gli spazi di «Cascina Torta», a Torino, struttura appena ristrutturata, dotata di tutti i servizi.
Caucino, nel suo ruolo di Commissario, dovrà ora coordinare il necessario raccordo con le autorità Giudiziarie Minorili, la Protezione Civile regionale, il sistema degli Enti locali, la Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e le altre istituzioni ed organizzazioni impegnate nel settore degli interventi a favore dei minori.
Le sue parole: «Si tratta di una nomina che mi onora e che mi stimola a dare tutta me stessa per garantire la massima accoglienza per questi piccoli che scappano dalla guerra - Accompagnando i bambini a Torino ho potuto toccare con mano il dramma del conflitto bellico impresso nei loro occhi, un fatto che mi ha fatto male e che ritengo intollerabile. Ecco perché penso che sia preciso dovere proprio delle istituzioni, come la Regione, quello di fare tutto il possibile per accogliere questi minori che hanno perso tutto e che ora devono essere aiutati. Ringrazio quindi il Presidente Cirio, garantendo che darò tutta me stessa per svolgere al meglio questo non semplice compito, sia dal punto di vista tecnico che emotivo. Ma questa sfida, non certo facile, mi stimola e mi spinge a lavorare h24 per raggiungere tutti gli obiettivi che, mano a mano, la Regione si porrà anche a seconda dell’andamento della situazione internazionale. Lo abbiamo sempre detto: il Piemonte non lascia indietro nessuno e non lo farà nemmeno, a maggior ragione, in questo caso».
DP