Dal 6 maggio al 25 settembre nell’Arengo del Broletto di Novara la grande mostra dedicata alla pittura dell’Ottocento promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Novarese Onlus, con la collaborazione del Comune di Novara che si inserisce nel più ampio programma di “OPEN”, il tour che nei prossimi anni porterà il patrimonio artistico dell’ente milanese nelle province di Novara, del Verbano e in tutta la Lombardia.
La rassegna pittorica svela la varietà, la ricchezza, la qualità delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo, Musei Civici di Novara e Galleria d’Arte Moderna “Paolo e Adele Giannoni”, attraverso 49 opere. Per l’occasione, iniziative culturali legate alla mostra e l’accurato restauro, voluto e sostenuto da FCN, di 12 opere di grande pregio, attualmente custodite nei depositi cittadini e ora restituite alla comunità.
“Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais è un percorso pittorico di 49 opere che svela la varietà, la ricchezza e la qualità delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici - Galleria Giannoni con due guide d’eccellenza: Angelo Morbelli (autore di “Battello sul Lago Maggiore”) e Italo Nunes Vais (autore di “Ancora un bacio”). Un suggestivo viaggio nell’Ottocento che rievoca luoghi e modi di un tempo passato, dove affondano le nostre radici; seconda tappa del tour “Open” promosso da Fondazione Cariplo.
Il percorso espositivo, curato dalla storica dell’arte Susanna Borlandelli, con la collaborazione di Lucia Molino, responsabile della Collezione Cariplo, si snoderà in tre sezioni: “Una città di provincia dell’Ottocento” con alcune immagini di Novara e citazioni di vita ottocentesca, “Tra città e campagna” in cui la vita delle comunità rurali si alterna alle attività lavorative e alla quotidianità dalla Bassa fino alle Alpi e “Viaggio in provincia” “in treno” con Nunes Vais o “in battello” con Corbelli; sezione che suggerisce di percorrere la provincia lungo le vie d’acqua, per poi risalire alla ricerca dei luoghi che già dal XIX secolo erano meta di viaggiatori e di artisti (Cusio, Lago Maggiore, Mottarone, Valle Anzasca, Val Vigezzo). Un viaggio ideale, quindi, che dalla pittura di paesaggio romantica, attraverso l’età del naturalismo e le sperimentazioni divisioniste, approda all’interpretazione visionaria e simbolista di Paolo Sala e Antonio Ambrogio Alciati.
L’intento del progetto, oltre a fornire un concreto momento di estrema Bellezza è quello di mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità, la coesione sociale come elemento imprescindibile per la diffusione del benessere della collettività.
Copyright Barbara Bozzola, Ufficio Stampa Fondazione Comunità Novarese Onlus