I numeri dell'esposizione.
"Per noi si era trattato di un’importante scommessa che aveva tre obiettivi: il lancio della città nel panorama degli eventi culturali di respiro nazionale, l’apertura e la promozione del castello visconteo-sforzesco dopo il restauro e l’”allenamento” organizzativo e logistico nell’organizzazione di importanti manifestazioni. Possiamo dire sulla base dei numeri oggi a nostra disposizione che tutti e tre gli obiettivi sono stati centrati".
C’è piena soddisfazione da parte del sindaco Alessandro Canelli nel tracciare il bilancio della mostra “Dal Rinascimento al Neoclassico – Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”, importante appuntamento espositivo inaugurato lo scorso settembre che ha chiuso definitivamente i battenti novaresi il 22 gennaio per trasferirsi a Ferrara. "Un progetto – ricorda il sindaco - fortemente voluto da questa Amministrazione e nato durante la visita che Vittorio Sgarbi nel settembre 2016 a Casa Bossi. Proprio in quell’occasione, insieme, abbiamo subito condiviso l’intenzione di organizzare a Novara un’esposizione di grande importanza che potesse contribuire alla valorizzazione del nostro castello visconteo-sforzesco attraverso un prima e vera grande première. In questi mesi i visitatori hanno avuto la possibilità di accostarsi a un evento che riteniamo abbia lasciato un segno e che fa parte di quelle iniziative di qualità che consentiranno a Novara di diventare un punto di riferimento e di attrazione anche fuori dai propri confini. L’impegno e il lavoro organizzativo sono stati notevoli: per il Comune il risultato non sarebbe stato possibile senza il contributo della Fondazione Castello di Novara, dell’Agenzia turistica locale della Provincia di Novara e della presidente Maria Rosa Fagnoni e di tutti i partners istituzionali e finanziari che hanno creduto nel progetto e nell’opportunità per la nostra città".
Il costo del “pacchetto mostra” è stato di 207.000 euro coperti da sponsorizzazioni e contributi di fondazioni bancarie.
I numeri riguardanti l’afflusso dei visitatori nei quattro mesi di durata della mostra sono quelli "che consentono all’Amministrazione e alla Fondazione Castello di Novara, organizzatori insieme con la Fondazione Cavallini Sgarbi, di poter tracciare un bilancio che per quanto ci riguarda è ottimo. Come già noto – prosegue il sindaco - gli ingressi complessivi sono stati 22.068: un dato decisamente positivo, soprattutto se si pensa che, pur diversificata in alcuni contenuti, “Le stanze segrete” non era da considerarsi una “prima” assoluta a livello nazionale, dal momento che Novara è stata la terza tappa dopo Osimo e Trieste. Rispetto ad altre mostre organizzate negli ultimi anni sono soddisfatto perché siamo riusciti ad abbinare un’offerta culturale di qualità con costi organizzativi estremamente contenuti".
Gli ingressi interi (ovvero a 10 euro, compresa l’audioguida) sono stati complessivamente 6.903, quelli ridotti (biglietto a 7 euro) 6.352, quelli omaggio 1.147. Gli ingressi delle scuole sono stati 2.205, quelli dei gruppi 1.704 e gli ingressi “coppia” 1.512. Parlando più dettagliatamente di gruppi, questi sono stati in tutto centocinquantacinque, dei quali circa ottanta formati da alunni delle scuole – con una massiccia presenza degli iscritti all’Istituto “Fauser”, un’insegnante del quale ha lasciato una lettera da recapitare al professor Sgarbi - e settantacinque da adulti. A questi numeri vanno sommate anche alcune classi che non hanno effettuato prenotazione tramite l’Atl e che si sono direttamente presentate alla mostra e anche alcuni gruppi organizzati da associazioni come la Società storica piemontese che hanno proceduto in modo analogo. Ci sono inoltre sedici gruppi formati con prenotazione individuale tramite l’Atl per le giornate di sabato e domenica.
"Va tra l’altro ricordato – rimarca il sindaco – che durante questi quattro mesi l’Atl, nostro partner fondamentale, la presenza della quale ha rappresentato un valore aggiunto nell’ottimale coordinamento delle presenze all’evento espositivo, ha ricevuto numerose richieste sia per gruppi e per gruppi formati tramite prenotazioni individuali che hanno chiesto informazioni sulla città, sulla possibilità di visitare gli altri monumenti e sulle opportunità di ristorazione e, in alcuni casi, di pernottamento. Alcuni gruppi hanno unito la visita alla mostra anche l'opportunità di visitare, accompagnati da una guida, la città e salire anche alla Cupola di San Gaudenzio. Anche alcuni visitatori individuali hanno richiesto informazioni per passare una giornata intera se non il week-end a Novara e visitare, in alcuni casi, anche monumenti e località fuori dalla città. Prova, questa, dell’indotto creato dalla mostra “Le stanze segrete” per l’economia e il turismo della nostra città: la mostra ha fatto da traino per la scoperta di Novara e del Novarese. Atl ha evidenziato che si è trattato della prima mostra tra quelle organizzate negli ultimi anni che ha registrato prenotazioni di gruppi così numerose".
Analoga soddisfazione è stata espressa dalla presidente della Fondazione Castello di Novara Laura Bianchi. "Sono davvero orgogliosa – commenta – del fatto che un evento culturale di grande prestigio e qualità come “Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi” sia stato il “padrino di battesimo” del nostro Castello. Credo che l’apertura al pubblico del monumento dopo undici anni di lavori di meticoloso restauro e l’organizzazione della mostra appena conclusa siano stati, insieme, un importante dono alla città: desidero pensare che proprio da questo luogo e grazie alla bellezza che sempre alberga nell’arte possa ripartire la rinascita culturale di Novara, una Novara viva e vitale che, proprio in quest’occasione, ha già dimostrato di essere in grado di trascinare con sé e coinvolgere anche il suo territorio".
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