.Novara 26 marzo 2020
Riflettiamo insieme sul momento generale nel quale abbiamo a che fare con qualcosa di inaspettato che ha avuto il potere e ce l’ha tuttora di modificare le nostre abitudini di vita rendendoci obbligati a metterci su un piano di ‘senso della vita “che poteva sfuggirci perchè troppo presi da tante cose., al punto di muoverci senza un senso.
Il coronavirus che ci sta facendo tanto male sul piano della salute, della sanità, dell’economia..... ci sta però anche favorendo nel rimettere i piedi per terra e nel ritornare a camminare davvero a passi misurati.
Forse questo avvenimento mondiale rappresenta una rivoluzione sul piano dei capisaldi sui quali le società del benessere si sono basate.
Un’ impostazione della globalizzazione divenuta un idolo gigantesco ma con i piedi di argilla. Idolo che sta crollando mandando in frantumi tutti i cosiddetti fondamentali di finanza e di economia.
Sono tali e tante le macerie che solo con una “pulizia profonda” sarà possibile ripensare al male - che molti chiamavano un bene- di un’ economia o finanza globale che ha creato miserie e povertà ovunque nel mondo e allargando la forbice delle diseguaglianze e disparità economiche e che stava rendendo i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più miserabili.
Forse veramente ci voleva il coronavirus per fermare la globalizzazione della indifferenza!
Forse veramente oggi la situazione ci spinge a rivedere sotto tutto un altro profilo tutto quello che stavamo facendo in termini di orgogli e superbie, arroganze anche da parte dei poteri forti che oramai sono autoreferenziali
Probabilmente politica, economia, finanza, giustizia...... saranno sovvertite.
Il coronavirus è una rivoluzione epocale che nessuna lotta avrebbe potuto scatenare e forse quando sarà finito tutto ci accorgeremo che eravamo davvero arrivati al punto di non ritorno.
COPYRIGHT DP
Riflettiamo insieme sul momento generale nel quale abbiamo a che fare con qualcosa di inaspettato che ha avuto il potere e ce l’ha tuttora di modificare le nostre abitudini di vita rendendoci obbligati a metterci su un piano di ‘senso della vita “che poteva sfuggirci perchè troppo presi da tante cose., al punto di muoverci senza un senso.
Il coronavirus che ci sta facendo tanto male sul piano della salute, della sanità, dell’economia..... ci sta però anche favorendo nel rimettere i piedi per terra e nel ritornare a camminare davvero a passi misurati.
Forse questo avvenimento mondiale rappresenta una rivoluzione sul piano dei capisaldi sui quali le società del benessere si sono basate.
Un’ impostazione della globalizzazione divenuta un idolo gigantesco ma con i piedi di argilla. Idolo che sta crollando mandando in frantumi tutti i cosiddetti fondamentali di finanza e di economia.
Sono tali e tante le macerie che solo con una “pulizia profonda” sarà possibile ripensare al male - che molti chiamavano un bene- di un’ economia o finanza globale che ha creato miserie e povertà ovunque nel mondo e allargando la forbice delle diseguaglianze e disparità economiche e che stava rendendo i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più miserabili.
Forse veramente ci voleva il coronavirus per fermare la globalizzazione della indifferenza!
Forse veramente oggi la situazione ci spinge a rivedere sotto tutto un altro profilo tutto quello che stavamo facendo in termini di orgogli e superbie, arroganze anche da parte dei poteri forti che oramai sono autoreferenziali
Probabilmente politica, economia, finanza, giustizia...... saranno sovvertite.
Il coronavirus è una rivoluzione epocale che nessuna lotta avrebbe potuto scatenare e forse quando sarà finito tutto ci accorgeremo che eravamo davvero arrivati al punto di non ritorno.
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