Una prof novarese insulta via FB il carabiniere morto
Novara 26 luglio 2019
Un’insegnante, una donna che dovrebbe - e sottolineiamo dovrebbe - trasmettere ai suoi allievi la serietà (oggi ce n’è in giro così poca!), il rispetto del prossimo e delle istituzioni, la compassione per chi si prodiga per gli altri, si fa invece prendere la mano dall’evidente – sebbene poi mascherato - odio per i Carabinieri, postando su Facebook una frase inqualificabile.
L’insegnante è una novarese, neppure tanto giovane (51 anni) che dovrebbe -e sottolineiamo dovrebbe - arrivare a capire che certe cose le puoi pensare ( solo perché nessuno può leggere nella testa di un altro) , ma non certo dire e tantomeno scrivere su un social.
Non l’ha fatto…ha scritto.
E solo quando il suo incommentabile post ha fatto il giro del web e ha addirittura sollevato la giusta indignazione di due parlamentari ( Paolo Tiramani e Cristina Patelli) ha capito la portata immane del suo commento e ha cercato di fare una rapida marcia indietro ammettendo lo sbaglio, che sbaglio non è, perchè c’era un evidente disprezzo , altrimenti quelle parole non sarebbero state scritte.
Troppo comodo cara signora insegnante, fare del male gratuito a una donna cui hanno trucidato il marito dopo 40 giorni dalle nozze scrivendo cose irriferibili su di lui e poi dire “ho sbagliato”.
Troppo comodo cara signora insegnante, limitarsi a un post diretto all’Arma dei Carabinieri, dopo aver insultato il loro collega morto, dicendo solo “ho sbagliato”.
Troppo comodo cara signora insegnante pensare di cavarsela con delle banali scuse , cioè “ho sbagliato”, (osiamo pensare suggerite da un buon avvocato e non certo farina del suo sacco) e continuare come se niente fosse a fare la propria vita, magari anche rivolgendosi ai Carabinieri in caso di pericolo, cioè proprio a quei militari che evidentemente lei disprezza così tanto, ma che non si tirerebbero indietro neppure se una come lei chiedesse aiuto.
Troppo comodo cara signora insegnante dare un giudizio come il suo basandosi solo su una foto- perché lei ovviamente non ha mai conosciuto di persona il vice brigadiere Mario Cerciello Rega – per definire quale fosse il suo livello di intelligenza …e siamo anche sicuri che lei non ha mai nemmeno letto il manuale di Lombroso (ndr. un medico, antropologo, sociologo, che afferma che alcune persone, secondo il suo parere hanno tratti somatici che rispecchiamo il loro comportamento e la loro natura sia questo criminale o più semplicemente di scarsa intelligenza).
Troppo comodo cara signora insegnante giustificare il suo a dir poco ignobile post con la scusa di essersi lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell'ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltrattata o peggio, e si muovono solo quando ormai è troppo tardi (parole sue che riportiamo ) senza il minimo barlume di pensiero che forse le forze dell’ordine da lei tanto esecrate non sempre possono intervenire immediatamente perché magari sono impegnate a soccorrere qualcun altro e non hanno la capacità che lei vorrebbe, di essere ubiqui.
Non sappiamo cosa ne sarà di lei, ma ci auguriamo che qualcuno di importante e qualificato intervenga per insegnare a lei - ripetiamo…un’insegnante!!!!! - a prendersi la totale responsabilità di un gesto inqualificabile, di un pensiero a dir poco osceno, di una leggerezza e insensibilità che neppure uno scolaro di quinta elementare avrebbe avuto..
Ci permettiamo un suggerimento: si guardi allo specchio e cerchi di vedersi per quello che è: una donna incapace di provare il sentimento della gratitudine per chi cerca ogni giorno di difenderci dai delinquenti spesso a costo della propria vita e una sana maturità che a 51 anni bisognerebbe aver raggiunto.
Copyright DP
Un’insegnante, una donna che dovrebbe - e sottolineiamo dovrebbe - trasmettere ai suoi allievi la serietà (oggi ce n’è in giro così poca!), il rispetto del prossimo e delle istituzioni, la compassione per chi si prodiga per gli altri, si fa invece prendere la mano dall’evidente – sebbene poi mascherato - odio per i Carabinieri, postando su Facebook una frase inqualificabile.
L’insegnante è una novarese, neppure tanto giovane (51 anni) che dovrebbe -e sottolineiamo dovrebbe - arrivare a capire che certe cose le puoi pensare ( solo perché nessuno può leggere nella testa di un altro) , ma non certo dire e tantomeno scrivere su un social.
Non l’ha fatto…ha scritto.
E solo quando il suo incommentabile post ha fatto il giro del web e ha addirittura sollevato la giusta indignazione di due parlamentari ( Paolo Tiramani e Cristina Patelli) ha capito la portata immane del suo commento e ha cercato di fare una rapida marcia indietro ammettendo lo sbaglio, che sbaglio non è, perchè c’era un evidente disprezzo , altrimenti quelle parole non sarebbero state scritte.
Troppo comodo cara signora insegnante, fare del male gratuito a una donna cui hanno trucidato il marito dopo 40 giorni dalle nozze scrivendo cose irriferibili su di lui e poi dire “ho sbagliato”.
Troppo comodo cara signora insegnante, limitarsi a un post diretto all’Arma dei Carabinieri, dopo aver insultato il loro collega morto, dicendo solo “ho sbagliato”.
Troppo comodo cara signora insegnante pensare di cavarsela con delle banali scuse , cioè “ho sbagliato”, (osiamo pensare suggerite da un buon avvocato e non certo farina del suo sacco) e continuare come se niente fosse a fare la propria vita, magari anche rivolgendosi ai Carabinieri in caso di pericolo, cioè proprio a quei militari che evidentemente lei disprezza così tanto, ma che non si tirerebbero indietro neppure se una come lei chiedesse aiuto.
Troppo comodo cara signora insegnante dare un giudizio come il suo basandosi solo su una foto- perché lei ovviamente non ha mai conosciuto di persona il vice brigadiere Mario Cerciello Rega – per definire quale fosse il suo livello di intelligenza …e siamo anche sicuri che lei non ha mai nemmeno letto il manuale di Lombroso (ndr. un medico, antropologo, sociologo, che afferma che alcune persone, secondo il suo parere hanno tratti somatici che rispecchiamo il loro comportamento e la loro natura sia questo criminale o più semplicemente di scarsa intelligenza).
Troppo comodo cara signora insegnante giustificare il suo a dir poco ignobile post con la scusa di essersi lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell'ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltrattata o peggio, e si muovono solo quando ormai è troppo tardi (parole sue che riportiamo ) senza il minimo barlume di pensiero che forse le forze dell’ordine da lei tanto esecrate non sempre possono intervenire immediatamente perché magari sono impegnate a soccorrere qualcun altro e non hanno la capacità che lei vorrebbe, di essere ubiqui.
Non sappiamo cosa ne sarà di lei, ma ci auguriamo che qualcuno di importante e qualificato intervenga per insegnare a lei - ripetiamo…un’insegnante!!!!! - a prendersi la totale responsabilità di un gesto inqualificabile, di un pensiero a dir poco osceno, di una leggerezza e insensibilità che neppure uno scolaro di quinta elementare avrebbe avuto..
Ci permettiamo un suggerimento: si guardi allo specchio e cerchi di vedersi per quello che è: una donna incapace di provare il sentimento della gratitudine per chi cerca ogni giorno di difenderci dai delinquenti spesso a costo della propria vita e una sana maturità che a 51 anni bisognerebbe aver raggiunto.
Copyright DP