Novara 18 maggio 2019
L’ educazione non esiste veramente più.
E non parlo dei giovani, perché poveretti, se nessuno glielo ha insegnata come fanno a sapere che esiste?
Parlo di quegli uomini che non cedono più il passo alle donne, di quelle persone che non salutano nemmeno i coinquilini, di chi urla al cellulare nei luoghi pubblici senza curarsi di disturbare chi vuole mangiare possibilmente riuscendo a sentire la voce dei commensali.
Parlo di quelle donne che trattano i camerieri come se fossero schiavi, di quegli uomini che ti fregano il taxi quando diluvia, di quelli che non dicono mai grazie perché per loro tutto è dovuto.
Come era bello quando a tavola non si mettevano i gomiti di fianco al piatto, quando non si telefonava dopo le 20 , quando sui mezzi pubblici ci si alzava per far sedere la signora incinta o la vecchietta traballante.
Oggi tutto questo e molto altro è sparito del tutto.
La gente pensa sempre e solo e prima al proprio interesse e tornaconto, se ne infischia di come sta il vicino di casa, non si presta a dare aiuto perché non ha tempo ( dice) , trova sempre qualcosa da spettegolare su qualcuno.
Basta leggere qua e là un po’ dei commenti che le persone scrivono su alcuni post di Facebook: insulti, parolacce, cattiverie, auguri di morte...e chi più ne ha più ne metta.
Basta osservare come si comporta la gente sui treni: beve e lascia la bottiglietta vuota sul tavolino ( in tutti i treni c è, sotto il finestrino, un apposito spazio per i rifiuti); legge un quotidiano invadendo lo spazio del vicino di posto senza curarsi di dare fastidio.
Basta entrare in qualsiasi bar la mattina: bevitori di caffè che stazionano al bancone per un tempo lunghissimo ( ben più di un caffè) incuranti dell’avventore dietro che sta cercando, invano, di attirare l’attenzione del barista.
Basta andare al supermercato dove la signora ( o il signore) capofila alla cassa mette nella sporta con calma olimpica la sua spesa, cerca , prendendosi tutto il tempo possibile, il portafoglio , conta le monetine pianissimo perché senza occhiali non le vede bene e, questa è la cosa peggiore, si mette a raccontare alla cassiera cosa cucinerà con quello che ha comprato. Nell attesa che se ne vada alle persone in file si sciolgono i surgelati, l’ insalata si ammoscia e la carne inizia a prendere uno strano colore..
Per fortuna oggi la tecnologia ci aiuta e possiamo , volendo, evitare di entrare in contatto diretto con gli altri umani scansando la loro maleducazione. Basta avere un computer , saperlo usare e il gioco è fatto: spesa online, posta online, banca online, nessuna interazione se non virtuale.....ma anche così se uno è maleducato, maleducato resta...
Copyright DP
L’ educazione non esiste veramente più.
E non parlo dei giovani, perché poveretti, se nessuno glielo ha insegnata come fanno a sapere che esiste?
Parlo di quegli uomini che non cedono più il passo alle donne, di quelle persone che non salutano nemmeno i coinquilini, di chi urla al cellulare nei luoghi pubblici senza curarsi di disturbare chi vuole mangiare possibilmente riuscendo a sentire la voce dei commensali.
Parlo di quelle donne che trattano i camerieri come se fossero schiavi, di quegli uomini che ti fregano il taxi quando diluvia, di quelli che non dicono mai grazie perché per loro tutto è dovuto.
Come era bello quando a tavola non si mettevano i gomiti di fianco al piatto, quando non si telefonava dopo le 20 , quando sui mezzi pubblici ci si alzava per far sedere la signora incinta o la vecchietta traballante.
Oggi tutto questo e molto altro è sparito del tutto.
La gente pensa sempre e solo e prima al proprio interesse e tornaconto, se ne infischia di come sta il vicino di casa, non si presta a dare aiuto perché non ha tempo ( dice) , trova sempre qualcosa da spettegolare su qualcuno.
Basta leggere qua e là un po’ dei commenti che le persone scrivono su alcuni post di Facebook: insulti, parolacce, cattiverie, auguri di morte...e chi più ne ha più ne metta.
Basta osservare come si comporta la gente sui treni: beve e lascia la bottiglietta vuota sul tavolino ( in tutti i treni c è, sotto il finestrino, un apposito spazio per i rifiuti); legge un quotidiano invadendo lo spazio del vicino di posto senza curarsi di dare fastidio.
Basta entrare in qualsiasi bar la mattina: bevitori di caffè che stazionano al bancone per un tempo lunghissimo ( ben più di un caffè) incuranti dell’avventore dietro che sta cercando, invano, di attirare l’attenzione del barista.
Basta andare al supermercato dove la signora ( o il signore) capofila alla cassa mette nella sporta con calma olimpica la sua spesa, cerca , prendendosi tutto il tempo possibile, il portafoglio , conta le monetine pianissimo perché senza occhiali non le vede bene e, questa è la cosa peggiore, si mette a raccontare alla cassiera cosa cucinerà con quello che ha comprato. Nell attesa che se ne vada alle persone in file si sciolgono i surgelati, l’ insalata si ammoscia e la carne inizia a prendere uno strano colore..
Per fortuna oggi la tecnologia ci aiuta e possiamo , volendo, evitare di entrare in contatto diretto con gli altri umani scansando la loro maleducazione. Basta avere un computer , saperlo usare e il gioco è fatto: spesa online, posta online, banca online, nessuna interazione se non virtuale.....ma anche così se uno è maleducato, maleducato resta...
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