Che differenza tra le lacrime della Fornero e quelle di Theresa May!
Novara 25 maggio 2019
La Fornero pianse, ma non certo – come aveva dichiarato – per la consapevolezza di aver preso un decisione che avrebbe penalizzato gli italiani, bensì, ne siamo convinti, per l’emozione di essere per la prima volta partecipe del Governo.
Le lacrime sono difficili da trattenere, se l’emozione è forte, ma possono sempre essere fatte passare per dispiacere, tanto nessuno può leggere cosa c’è davvero nel cuore di una persona, giusto? E infatti parecchi italiani si sono commossi davanti alle sue lacrime, per poi ricredersi in brevissimo tempo. Ma tant’è, è passata per il ministro di “buon cuore” che non aveva altra scelta per salvare gli italiani. (!!!???)
Ultimo ma non ultimo, il fatto che la Fornero non ha mai ammesso pubblicamente (forse l’ha fatto ben chiusa dentro le mura di casa sua) di aver fatto una legge penalizzante e certamente non a favore del popolo, anzi se ne è sempre gloriata e probabilmente ancora le piace l’idea che esista una legge che porta il suo nome. Questo le garantirà memoria nei secoli, non importa se buona o cattiva…come diceva qualcuno “parlate pure male di me, l’importante è che ne parliate”….
Theresa May, invece ha pianto davvero di dolore.
La sua espressione, davanti alle telecamere di tutto il mondo, mentre diceva addio alla sua carica, diceva tutto: la tensione dell’ultimo anno, la lotta per restare al Governo, l’impegno che ha sempre profuso nella sua mansione di guida del Paese spesso contro chi diceva di apprezzarla e invece remava contro….
Quelle sì che erano lacrime vere, dignitose, che le hanno quasi imposto un discorso brevissimo per non scoppiare in un pianto dirotto (come probabilmente ha fatto appena chiuso il portone di 10 Downing Street).
Ma la cosa più onesta è stata la dichiarazione, fatta davanti a tutti, “ho sbagliato con la Brexit”. Ci vuole coraggio , molto coraggio ad ammettere di aver sbagliato, anche se i fatti lo dimostrano, e ben poche persone sono in grado di essere così intelligenti e così sicure di sé stesse da confessare i propri errori.
Theresa è una di queste. Una vera signora in senso politico e in senso umano.
Copyright DP
La Fornero pianse, ma non certo – come aveva dichiarato – per la consapevolezza di aver preso un decisione che avrebbe penalizzato gli italiani, bensì, ne siamo convinti, per l’emozione di essere per la prima volta partecipe del Governo.
Le lacrime sono difficili da trattenere, se l’emozione è forte, ma possono sempre essere fatte passare per dispiacere, tanto nessuno può leggere cosa c’è davvero nel cuore di una persona, giusto? E infatti parecchi italiani si sono commossi davanti alle sue lacrime, per poi ricredersi in brevissimo tempo. Ma tant’è, è passata per il ministro di “buon cuore” che non aveva altra scelta per salvare gli italiani. (!!!???)
Ultimo ma non ultimo, il fatto che la Fornero non ha mai ammesso pubblicamente (forse l’ha fatto ben chiusa dentro le mura di casa sua) di aver fatto una legge penalizzante e certamente non a favore del popolo, anzi se ne è sempre gloriata e probabilmente ancora le piace l’idea che esista una legge che porta il suo nome. Questo le garantirà memoria nei secoli, non importa se buona o cattiva…come diceva qualcuno “parlate pure male di me, l’importante è che ne parliate”….
Theresa May, invece ha pianto davvero di dolore.
La sua espressione, davanti alle telecamere di tutto il mondo, mentre diceva addio alla sua carica, diceva tutto: la tensione dell’ultimo anno, la lotta per restare al Governo, l’impegno che ha sempre profuso nella sua mansione di guida del Paese spesso contro chi diceva di apprezzarla e invece remava contro….
Quelle sì che erano lacrime vere, dignitose, che le hanno quasi imposto un discorso brevissimo per non scoppiare in un pianto dirotto (come probabilmente ha fatto appena chiuso il portone di 10 Downing Street).
Ma la cosa più onesta è stata la dichiarazione, fatta davanti a tutti, “ho sbagliato con la Brexit”. Ci vuole coraggio , molto coraggio ad ammettere di aver sbagliato, anche se i fatti lo dimostrano, e ben poche persone sono in grado di essere così intelligenti e così sicure di sé stesse da confessare i propri errori.
Theresa è una di queste. Una vera signora in senso politico e in senso umano.
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