cosa fare per non trovarsi in situazioni spiacevoli
Novara 10 agosto 2019
Un tempo esistevano le grandi case in cui le famiglie nascevano, vivevano e morivano, e nessuno si sognava neppure lontanamente di non accudire ai vecchi di famiglia.
Oggi è tutto diverso, le donne lavorano, i ragazzi vanno a studiare all’estero, i nonni se non più autosufficienti, diventano solo un peso e allora? Si ricorre a una badante.
Niente di male, ma con quello che si sente in giro è meglio sempre prendere alcuni accorgimenti prima di far entrare un’estranea in casa dei nonni.
Quindi bisogna prestare la massima attenzione e prendere queste informazioni:
Quali tipi di precedenti esperienze lavorative ha avuto
Se ha fatto qualche corso di formazione (ad esempio infermiera?)
Che atteggiamento ha durante il colloquio con voi? E’ gentile? Timida? Sicura di sé?
Parla bene la lingua italiana?
Appare in ordine e pulita? (unghie, capelli, poco puliti sono indice di scarsa igiene)
Se in casa ci sono cani o gatti , le piacciono o li tollera soltanto?
Sa cucinare?
E’ disponibile a prendersi cura della persona disabile o anziana presente in casa e poi alla cura della casa?
E’ disposta a occuparsi dell’igiene della persona che deve assistere e fargli compagnia?
E’ consapevole che deve anche pulire casa, lavare, stirare cucinare ecc ?
Fate molta attenzione anche alla parte economica: mai dare retribuzioni in nero sia perché è illegale, sia perché vi esporrete al rischio di eventuali rivalse legali da parte della badante.
Quindi prima di assumerla chiedetele:
quanti e quali giorni di festività ritiene importanti
quante ore di riposo a fronte di quante ore lavorative svolte necessita, e in che orari
quanti giorni di ferie retribuite richiede
quanti contributi previdenziali a seconda del monte ore lavorato e delle mansioni ricoperte reclamerà
quanti permessi, e in quali giorni e orari, chiede
Nel caso di contratto a tempo pieno, bisogna fare la distinzione tra badante convivente e non, in quanto nel primo caso il datore di lavoro offre anche vitto e alloggio oltre allo stipendio mensile. Il contratto full time prevede che in un giorno le badanti lavorino 10 ore non consecutive, con un riposo di 2 ore, per un totale di 54 ore settimanali.
Il contratto nazionale per le badanti prevede diverse retribuzioni in base al livello delle mansioni e se sono conviventi full time o part time. L’importo della retribuzione per le badanti full time varia da un minimo di 629,16 euro ad un massimo di 972,33 euro. Invece per le badanti par time, cioè per 30 ora settimanali, lo stipendio mensile varia tra un minimo di 568,32 euro e 659,24 euro.
Inoltre il datore di lavoro deve versare alla badante convivente i contributi Inps ogni 3 mesi, e anche il contributo Cassacolf, obbligatorio per tutti i rapporti di lavoro disciplinati dal CCNL Lavoro domestico.
Se entrambi vi trovate d’accordo, mettete poi tutto per scritto e firmato da tutte le parti.
Infine, prima che inizi a lavorare e per evitare spiacevoli incomprensioni e relative discussioni attenetevi a queste regole:
impartire loro istruzioni precise scritte, e accertarsi che abbia capito bene la lista delle sue incombenze quotidiane,
lasciare i numeri telefonici da contattare in caso di bisogno
spiegare ( e scrivere) quali sono le esigenze mediche o comunque le preferenze dell'anziano in materia alimentare
lasciare la lista dei farmaci da somministrare, dove tenerli (frigo?) e in quali orari
Descriverle le abitudini dell’anziano (orari, uscite, riposo, svaghi)
Dare una lista degli oggetti cui il suo assistito tiene di più (come toccarli , o se non toccarli affatto)
Segnalare se ci sono zone e stanze della casa da evitare
Raccontare il carattere dell'assistito (è depresso? È allegro? È capriccioso? E’ gentile? È autosufficiente ma soffre di solitudine? Ha qualche malattia cronica? Ha amici?)
In conclusione, ricordatevi di controllare sempre con visite a sorpresa (fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio) e in caso di licenziamento sappiate che il preavviso è così regolato :
8 giorni per 25 ore lavorative e per un tempo di lavoro tra 0 e 2 anni;
15 giorni per 25 ore lavorative e per un tempo di lavoro di oltre due anni;
15 giorni per oltre 25 ore lavorative e per un tempo di lavoro tra 0 e 5 anni;
30 giorni per oltre 25 ore lavorative e per un tempo di lavoro di oltre 5 anni.
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