Il progetto rende concreto e tangibile il tema di EXPO, nutrire il pianeta, energia per la vita, attraverso una progettazione che mette l'architettura al servizio dei bisogni di socialità ed integrazione individuati da Calciosociale.
Un luogo inclusivo rivolto a più tipologie di utenti, uno spazio di promozione delle relazioni tra persone senza distinzioni sociali o di reddito, capace di attivare in maniera integrata tutte le dimensioni del benessere individuale a partire da quello più importante: il cibo. Un luogo dove sarà possibile fare la spesa con dignità senza preoccuparsi del conto alla cassa; ma anche un esempio di bioarchitettura unico in Italia: intonaci in terra cruda atossica, balle di paglia e vetrate fotovoltaiche.
Tutto questo e altro ancora è racchiuso nel progetto “Mensa della Legalità, della Sostenibilità e Social Market” presentato a Expo, nel Padiglione Coca – Coca, da Calciosociale, no profit presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale, nonché best practice italiana per sport e inclusione sociale.
“Presentare a Expo il progetto della mensa – ha dichiarato Massimo Vallati, Presidente di Calciosociale – è per noi un’opportunità importante. Un luogo diverso, della bellezza, della relazione, della rigenerazione, della sostenibilità, del futuro. Ecco la nostra rivoluzione: la Mensa della Legalità, Sostenibilità e Social Market. L’idea che si propone non è semplicemente la fornitura di pasti gratuiti in una mera ottica assistenziale, bensì quello di creare un luogo di incontro dove persone con esperienze personali diverse, per via dell’estrazione economico-sociale, delle abilità motorie, delle problematiche sociali o familiari, possono sedersi attorno allo stesso tavolo e dialogare. Un luogo bello. Desiderabile. Realizzabile. Replicabile in altri luoghi d'Italia. Un progetto per contrastare la povertà e per restituire dignità alle persone”.
Il progetto si inquadra nel tema della lotta agli sprechi alimentari, portata al centro dell'attenzione mondiale da EXPO e recentemente rilanciata da numerosissimi esponenti accademici e istituzionali, tra questi l'On. Maria Chiara Gadda, firmataria della prima proposta di legge italiana sul tema degli sprechi: “EXPO 2015 e la Carta di Milano sono una occasione irripetibile per sensibilizzare l’opinione pubblica e per assumere a livello legislativo degli impegni concreti per definire linee di intervento che favoriscano la transizione verso una economia circolare. La proposta di legge mette al centro il tema della sostenibilità, da un lato contribuendo alla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente riducendo la quantità di rifiuti con attività di prevenzione ed estensione del ciclo di vita dei prodotti, e dall’altro favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze - in particolare alimentari – ai fini di solidarietà sociale. Il testo, a partire dalle buone pratiche già diffuse sul territorio nazionale, raccoglie l’esigenza, emersa in questi anni, di offrire strumenti nuovi per monitorare gli sprechi, facilitare la cessione delle eccedenze, promuovere processi produttivi innovativi a minore impatto ambientale, semplificare le procedure burocratiche ed incentivare economicamente la cessione dell’invenduto. Lo spreco, come ha dichiarato il Presidente Mattarella, è un insulto alla società e al bene comune. Spero che, dopo questo invito autorevole, il Parlamento intervenga in tempi rapidi calendarizzando la proposta del PD a mia prima firma".
Il progetto Mensa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e gli auguri del Ministro Martina che in un messaggio dichiara: “L’iniziativa, promossa da Calciosociale, ha il merito di rappresentare uno straordinario modello di integrazione sociale, promuovendo percorsi di aiuto a favore delle fasce più deboli della popolazione, grazie all’attività sportiva, ricreativa, educativa e pedagogica”.
A testimoniare l’importanza dell’operato nel quartiere di Corviale anche le istituzioni locali.
“Calciosociale è un’eccellenza delle nostre periferie, un progetto che seguiamo da dieci anni, e che oggi rappresenta una punta di diamante di quell’idea di sport e solidarietà che Roma Capitale abbraccia e sostiene”, dichiara Paolo Masini, Assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale. “Oggi - prosegue Masini - con i ragazzi di Corviale portiamo a Expo un’altra best practice, la Mensa della legalità e sostenibilità, progetto unico nel nostro Paese che mette insieme integrazione e bioarchitettura. Una vera risposta di legalità, inclusione e attenzione all’ambiente, che ci rende orgogliosi”.
“Il tema di Expo ci sfida ad affrontare la questione dell’alimentazione sotto il profilo della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale – ha dichiarato Rita Visini Assessore Politiche Sociali e Sport Regione Lazio - Questo progetto porta un grande valore aggiunto proprio perché offre una risposta concreta al diritto di tutti a nutrirsi in maniera sana e adeguata, ma soprattutto al diritto delle nostre comunità di vivere in un contesto di benessere autentico, che può esistere solo se si cancella il degrado e l’emarginazione. In questa sfida la Regione Lazio è accanto a Calciosociale, che è un presidio fondamentale di legalità e di inclusione sociale nel nostro territorio".
“Ospitare questa mensa nel nostro territorio sarebbe un grande onore – dichiara Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio Roma XI - Iniziative come questa sono oggi importantissime perché, purtroppo, le nuove povertà sono in continuo aumento ed in una fase di flessione delle risorse a disposizione è necessario creare sinergie per dare risposte a chi si trova a vivere un momento di disagio. Come Municipio faremo il possibile per sostenere il progetto della mensa che potrà rappresentare un’ancora di salvezza per tante persone e diventare un punto di riferimento nel territorio per far fronte a bisogni materiali ma soprattutto a quelli relazionali delle persone. Progetti come questi, infatti, stimolano la solidarietà e contribuiscono ad accrescere il senso di comunità che, molto spesso, in città grandi come la nostra rischiano di perdersi”.
A ospitare l’Associazione Coca-Cola Italia “Siamo onorati di poter raccontare nel Padiglione Coca-Cola il nuovo progetto di Calcio Sociale, diventato ormai sinonimo dei valori positivi dello sport di cui siamo da sempre promotori” – afferma Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Coca-Cola Italia – “Inoltre questa nuova realtà, coniuga il lato sociale senza dimenticare l’aspetto della sostenibilità e il forte legame con il territorio, elementi per noi molto importanti e fortemente evidenziati all’interno del nostro Padiglione”.
Calciosociale è una società sportiva dilettantistica presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale.
Per maggiori informazioni: www.calciosociale.it <http://www.calciosociale.it>
La Mensa della Legalità, della Sostenibilità e Social Market
Il progetto fonda il suo funzionamento sui principi della compatibilità ambientale e della sufficienza energetica, della sostenibilità economica ed operativa, dell’economia del dono e delle relazioni e di una produzione agricola sana ed equa.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
La Mensa, progettata dall’Architetto Valerio Albanese Ruffo, sarà realizzata secondo il rigoroso approccio della bioarchitettura ed unicamente con materiali naturali e sostenibili: intonaci in terra cruda atossica, balle di paglia, vetrate fotovoltaiche trasparenti intelligenti per la produzione di energia elettrica che si oscurano all’occorrenza, tetto con piantumazioni.
- Capienza: 260 persone
- Dimensioni intervento: 7.000 mc
- Costo di realizzazione: 1.600.000 euro
- La Mensa a pieno regime sarà in grado di fornire oltre 100.000 pasti l’anno di cui almeno il 70% gratuitamente
- Occupazione: 10 dipendenti
Tecnologie usate
Uno dei punti cardine di tutto il progetto è il bassissimo impatto ambientale. Le strategie adottate per ottenere questi risultati sono di due tipi: passive ed attive. In quelle passive rientrano tutte le scelte volte alla riduzione dei consumi energetici e di risorse inquinanti, in quelle attive tutto ciò che riguarda la produzione di energia pulita e di risorse socio-economiche a km 0 e con il riuso di merce di "scarto".
Strategie passive
La natura stessa dell'intervento aiuta, in parte, l'abbattimento dei consumi essendo una struttura parzialmente ipogea. Grazie alla massa termica del terreno, si avranno molti meno sbalzi termici dovuti alle oscillazioni climatiche esterne garantendo una temperatura relativamente costante sia durante il corso dell'anno sia fra giorno e notte. Un andamento piuttosto costante delle temperature riduce la necessità di intervento artificiale di climatizzazione e quindi un notevole risparmio in termini energetici, quindi economici, ma anche una qualità dell'ambiente migliore.
Tuttavia se da un lato la presenza del terreno è un grande aiuto dal punto di vista termico, è un problema dal punto di vista dell'umidità: infatti il terreno è ricco d'acqua che può essere rilasciata attraverso il solaio controterra e, in questo caso, anche dalle pareti. Per risolvere questo problema si sono previste diverse misure di sicurezza.
ü La prima è il distaccamento: l'intero edificio verrà infatti circondato da un intercapedine, idoneamente progettata, per impedire il contatto diretto con il terreno, oltre garantire una ventilazione naturale al suo interno.
ü La seconda è la ventilazione naturale degli ambienti sia attraverso grandi aperture posizionate in punti strategici per attivare i movimenti d'aria (effetti camino, moti convettivi, differenze di pressione etc.) sia mediante canali che prelevino l'aria fresca dal sottosuolo e spingano all'esterno quella satura e calda.
Le aperture presenti nell'edificio si dividono in due tipologie:
ü pareti vetrate verticali: classiche pareti vetrate verticali con infissi in legno a taglio termico ad alte prestazioni di tenuta che principalmente servono a illuminare gli ambienti e innescare la ventilazione trasversale dell'edificio: ossia garantire movimenti d'aria lungo l'asse dell'edificio mediante aperture contrapposte.
ü finestre intelligenti lungo la parete inclinata e sul solaio di copertura: innescano movimenti d'aria ascensionali e convettivi. Prelevano l'aria calda, più leggera, in salita per farla uscire dall'edificio, moto amplificato dal "effetto camino", ottenuto mediante una differenza di temperatura fra due punti separati da una distanza verticale (in questo caso il pavimento dell'edificio è la zona "fredda" mentre l'involucro esterno della parte superiore è la parte "calda": infatti l'esterno dell'edificio, soprattutto durante i periodi caldi, sarà riscaldato dai raggi diretti del sole, in particolare la parte superiore che tende ad una superficie piana e quindi maggiormente colpita dall'irraggiamento solare estivo. I due punti hanno un dislivello di circa5 m). Queste finestre avranno anche esse delle elevate prestazioni di tenuta e saranno dotate di apertura e schermatura intelligenti, esterna ed interna, in modo da reagire automaticamente (con possibilità di intervento manuale) alle variazioni climatiche giornaliere e stagionali, per garantire il miglior risultato possibile di qualità dell'ambiente in termini sia di illuminazione naturale sia di qualità dell'aria e della temperatura.
Un altro elemento fondamentale di controllo climatico è, ovviamente, l'involucro opaco. Esso non sarà uguale per tutte le parti dell'edificio, al contrario è pensato diversamente in base alla funzione e locazione che dovrà occupare. Principalmente si possono racchiudere in tre grandi sistemi:
ü Per le pareti verticali (comprensive della parete inclinata) si utilizzerà un pacchetto composto da: rivestimento esterno, guaina traspirante di tessuto non tessuto (tipo Elefant), isolante in fibre di betulla vergine (tipo Pavadentro della Naturalia), balle di paglia stabilizzate, barriera al vapore e rifinitura interna in terra cruda. Nel caso della parte inclinata, probabilmente, verrà previsto un sistema a parete ventilata: cioè un leggero strato esterno distaccato di qualche cm dalla finitura esterna della parete, al fine di garantire una migliore protezione dall'irraggiamento diretto estivo. La struttura di sostegno sarà composta da gabbie di legno opportunamente trattato in cui inserire le balle. Tutto verrà sigillato con sostanze atossiche.
ü Per le pareti controterra invece si utilizzerà un tipico pacchetto prefabbricato in legno: cioè composto da una struttura in legno o legno assemblato, diversi strati di isolante e finiture. Il lato verso l'esterno (quindi verso il terreno), benché separato dal terreno dall'intercapedine, verrà dotato di guaina impermeabilizzante.
ü Le coperture orizzontali saranno del tipo calpestabile e coltivabile. In questo caso probabilmente il solaio sarà composto in moduli prefabbricati direttamente istallati sulla struttura portante. Su questi moduli verrà posta una guaina, una protezione antiradice e poi adagiato il letto per la semina (che potrà essere utilizzato anche per produrre verdura e frutta ad uso del market e della mensa stessa). Le parti non adibite a "tetto giardino" potranno essere rifinite con rivestimenti lapidei o similari idonei al calpestio esterno.
La struttura portante dell'edificio è totalmente in legno lamellare con l'utilizzo di colle atossiche.
Strategie Attive
La riduzione dei consumi è il principale punto di intervento del progetto, tuttavia la restante parte di energia necessaria al mantenimento della struttura (condizionamento, acqua sanitaria, energia elettrica etc.) verrà prodotta interamente in loco. I sistemi sono di due tipi: pannelli fotovoltaici per la produzione elettrica e pannelli solari termici per la produzione di AS. Tali pannelli verranno completamente integrati nel progetto architettonico: essi infatti saranno materia stessa di ricerca estetico-formale oltre che tecnologica (finestre con vetro fotovoltaico, schermature mobili con fv etc.). La produzione di tale energia verrà o immessa direttamente in rete mediante "scambio sul posto" o alternativamente trattenuta mediante accumulatori.
I sistemi che verranno utilizzati saranno:
finestre in silicio amorfo semitrasparente: 104 mq
lucernari in silicio amorfo semitrasparente: 45 mq
film sottile fotovoltaico da apporre sulla superficie opaca: 286 mq
pannelli fotovoltaici in silicio policristallino: 1018 mq
Questi forniranno una producibilità annuale pari a 239782 kwh, con una riduzione di emissione di CO2 evitate in un anno pari a 130512 kg.
Dimensioni dell'intervento
L'intervento totale sarà di circa 7.000 mc, di cui gli ambienti principali sono:
sala centrale open space polivalente: 648 mq
cucina industriale 38 mq
celle frigorifere per deposito cibi in scadenza 22 mq
dispensa per deposito cibi non deteriorabili 15 mq
spogliatoi per atleti e giudici di gara diversamente abili 13
LE RELAZIONI UMANE: CIBO PER LA VITA
La Mensa sarà un luogo inclusivo rivolto a più tipologie di utenti: non solo i soggetti più poveri, ma anche persone con condizioni economiche e sociali più agiate. Uno spazio di promozione delle relazioni tra persone, capace di attivare in maniera integrata tutte le dimensioni del benessere individuale a partire da quella più importante: il cibo. Mangiare a una mensa sociale non sarà percepito come sinonimo di povertà o di richiesta di assistenza, ma come momento di gioia e di novità della giornata. Un luogo dove sarà possibile fare la spesa con dignità senza preoccuparsi del conto alla cassa.
IN MENSA SOLO AGRICOLTURA PROGRAMMATA
Aziende agricole, piccoli produttori locali: a Km 0 sarà sviluppato un ulteriore canale di approvvigionamento basato su fiducia e trasparenza tra produttori e consumatori e continuità tra produzione e consumo. Agendo a monte nella generazione di eccedenze alimentari si agisce sulla riduzione degli sprechi produttivi e si ottimizza l’uso delle risorse naturali, come suolo e acqua, contrastando l’impoverimento dei terreni agricoli dovuto alla mancanza di rotazione delle produzioni.
DAL KM 0 AL COSTO 0: IL SOCIAL MARKET
All’interno della struttura che ospita la Mensa, il Social Market garantirà una spesa alimentare dignitosa e adeguata alle famiglie e alle persone in difficoltà. Un luogo che ben risponde ai bisogni delle nuove povertà: il ceto medio, istruito, tradizionalmente estraneo al disagio sociale e che oggi, a causa della crisi economica, scopre di essere vulnerabile.
LA RETE SPRECO ZERO
Supermercati, grande distribuzione, ingrossi alimentari: per la prima volta la città di Roma sperimenterà la rete spreco zero per il recupero delle derrate alimentari in eccesso, non commercializzabili, vicino alla scadenza o destinate allo smaltimento, ma si tratta di cibo buono, adatto alla Mensa e al Social Market.
Considerando che in un supermercato lo spreco è circa del 10% sulla verdura, del 5% sulla frutta e del 2% sul fresco (es. formaggi), l'ipotesi iniziale è di recuperare circa 23.000 € di cibo il primo anno (circa 73 € di cibo al giorno escluse le domeniche), che corrispondono a circa 4.500 pasti erogati e quindi recuperati dalla catena dello spreco dei supermercati.
CHI ACCOGLIE LA MENSA?
La Mensa e il Social Market saranno fruibili da chiunque, a seconda delle capacità di reddito delle persone. L’accesso gratuito sarà garantito a chi dimostri di non avere capacità economica e di reddito, tramite gli strumenti già adottati e presenti nel Comune di Roma. Tutte le altre tipologie di utenti, aventi una condizione economica più favorevole e quindi una capacità di reddito maggiore, accederanno alla Mensa tramite un contributo economico finalizzato a coprire i costi per la fornitura del servizio. Il pasto offerto dalla mensa e quindi i costi relativi, è un menù composto di tre primi, tre secondi, due contorni, pane un dolce/frutta + acqua. A pieno regime saranno erogabili più di 100.000 pasti di cui più di 70.000 gratuiti.
Calciosociale
Calciosociale: chi siamo
Calciosociale è una società sportiva dilettantistica no profit presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale, quartiere periferico famoso per l'edificio di edilizia popolare lungo un chilometro e alto 9 piani: il Serpentone, il grattacelo orizzontale più lungo del mondo. Nel quartiere vi abitano circa 8.000 persone e l’occupazione abusiva di centinaia di appartamenti, il degrado strutturale, gli alti tassi di analfabetizzazione e di disoccupazione sono i maggiori problemi.
Calciosociale opera in questo contesto proponendo un'attività educativa e pedagogica che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Si rivolge pertanto a uomini e donne, ragazzi e ragazze, giovani con disabilità e ragazzi con problemi di droga, precedenti penali, disagio familiare e senza alcun limite di età. I principi proposti da Calciosociale si esprimono attraverso il gioco del calcio inteso come metafora della vita: promuovere i valori dell'accoglienza, del rispetto delle diversità, della corretta crescita della persona e del sano rapporto con la società.
Calciosociale a Corviale
Il centro sportivo "Campo dei Miracoli – Valentina Venanzi" ospita la ssd Calciosociale ed è situato nella periferia sud-ovest di Roma nel quartiere Corviale. Legno, argilla, canapa, canniccio, pannelli solari, geotermia: nel Campo dei Miracoli non c'è cemento. Il campo di calcio è realizzato con materiale biodegradabile e commestibile: non c'è plastica. Il centro è stato costruito in modo partecipato: solo così la cittadinanza ha sentito “suo” un edificio di pubblico utilizzo e solo così se ne prenderà cura. Per queste caratteristiche all'avanguardia, il Campo dei Miracoli è stato inserito tra gli edifici selezionati da Open House Roma, il grande festival internazionale di architettura. Nel 2013 ha ricevuto il Premio per lo sviluppo ecosostenibile nella fiera internazionale Ecomondo.
Calciosociale nel territorio: dal degrado al modello replicabile
Calciosociale collabora con le istituzioni locali, le comunità terapeutiche e con tutte le altre associazioni no-profit operanti nel territorio romano, al fine di creare una rete solidale il più possibile vicina alla cittadinanza. Questa intensa attività sociale e culturale dell’Associazione ha fatto sì che si ritornasse a discutere del problema dell’abbandono delle periferie creando una rete tra semplici cittadini, istituzioni politiche locali, Università e aziende: un modello di networking e di smart communities replicabili in altri contesti urbani. Ad oggi le attività del Calciosociale sono presenti a Roma, presso il quartiere di Corviale, in Toscana a Montevarchi e ad Empoli, a Napoli, nel quartiere di Scampia, in Sardegna a Quartu S. Elena, a Carsoli in Abruzzo.
Calciosociale: cosa facciamo
Campionato di Calciosociale
Il Centro della Legalità
Laboratori di artigianato, laboratorio teatrale, attività ludiche per bambini
Seminari e conferenza
Calciosociale - L'albo d'oro
19 febbraio 2014 – Grazie a Coca-Cola la Coppa dei Mondiali FIFATM viene portata a Corviale, diventando così la coppa di tutti.
Sempre nel 2014 per l’edizione degli Stati Generali dell’Antimafia a Roma, l’associazione Libera di Don Luigi Ciotti ha scelto Calciosociale e il suo Campo dei Miracoli di Corviale, come luogo dove ospitare GIOVANICONTROMAFIE. Oltre 300 i giovani delegati, giunti da ogni parte d’Italia, pronti per discutere, analizzare e fare proposte contro le mafie e la corruzione nel nostro Paese.
Calciosociale riconosciuta come "best practice" italiana per sport e inclusione sociale da parte del Governo Italiano, durante la riunione informale dei Ministri dello sport dell'UE, tenutasi a Roma a ottobre 2014 nell’ambito della Presidenza italiana del semestre europeo.
Dal 2014, Calciosociale fa parte della Rete Isfol “Innovazione e inclusione sociale” che raccoglie esperienze ed iniziative di soggetti pubblici e privati che si sono rivelati capaci grazie all’innovazione di promuovere concretamente dinamiche di inclusione in ambiti socialmente rilevanti.
copyright Giulia Madron Sec
Tutto questo e altro ancora è racchiuso nel progetto “Mensa della Legalità, della Sostenibilità e Social Market” presentato a Expo, nel Padiglione Coca – Coca, da Calciosociale, no profit presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale, nonché best practice italiana per sport e inclusione sociale.
“Presentare a Expo il progetto della mensa – ha dichiarato Massimo Vallati, Presidente di Calciosociale – è per noi un’opportunità importante. Un luogo diverso, della bellezza, della relazione, della rigenerazione, della sostenibilità, del futuro. Ecco la nostra rivoluzione: la Mensa della Legalità, Sostenibilità e Social Market. L’idea che si propone non è semplicemente la fornitura di pasti gratuiti in una mera ottica assistenziale, bensì quello di creare un luogo di incontro dove persone con esperienze personali diverse, per via dell’estrazione economico-sociale, delle abilità motorie, delle problematiche sociali o familiari, possono sedersi attorno allo stesso tavolo e dialogare. Un luogo bello. Desiderabile. Realizzabile. Replicabile in altri luoghi d'Italia. Un progetto per contrastare la povertà e per restituire dignità alle persone”.
Il progetto si inquadra nel tema della lotta agli sprechi alimentari, portata al centro dell'attenzione mondiale da EXPO e recentemente rilanciata da numerosissimi esponenti accademici e istituzionali, tra questi l'On. Maria Chiara Gadda, firmataria della prima proposta di legge italiana sul tema degli sprechi: “EXPO 2015 e la Carta di Milano sono una occasione irripetibile per sensibilizzare l’opinione pubblica e per assumere a livello legislativo degli impegni concreti per definire linee di intervento che favoriscano la transizione verso una economia circolare. La proposta di legge mette al centro il tema della sostenibilità, da un lato contribuendo alla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente riducendo la quantità di rifiuti con attività di prevenzione ed estensione del ciclo di vita dei prodotti, e dall’altro favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze - in particolare alimentari – ai fini di solidarietà sociale. Il testo, a partire dalle buone pratiche già diffuse sul territorio nazionale, raccoglie l’esigenza, emersa in questi anni, di offrire strumenti nuovi per monitorare gli sprechi, facilitare la cessione delle eccedenze, promuovere processi produttivi innovativi a minore impatto ambientale, semplificare le procedure burocratiche ed incentivare economicamente la cessione dell’invenduto. Lo spreco, come ha dichiarato il Presidente Mattarella, è un insulto alla società e al bene comune. Spero che, dopo questo invito autorevole, il Parlamento intervenga in tempi rapidi calendarizzando la proposta del PD a mia prima firma".
Il progetto Mensa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e gli auguri del Ministro Martina che in un messaggio dichiara: “L’iniziativa, promossa da Calciosociale, ha il merito di rappresentare uno straordinario modello di integrazione sociale, promuovendo percorsi di aiuto a favore delle fasce più deboli della popolazione, grazie all’attività sportiva, ricreativa, educativa e pedagogica”.
A testimoniare l’importanza dell’operato nel quartiere di Corviale anche le istituzioni locali.
“Calciosociale è un’eccellenza delle nostre periferie, un progetto che seguiamo da dieci anni, e che oggi rappresenta una punta di diamante di quell’idea di sport e solidarietà che Roma Capitale abbraccia e sostiene”, dichiara Paolo Masini, Assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale. “Oggi - prosegue Masini - con i ragazzi di Corviale portiamo a Expo un’altra best practice, la Mensa della legalità e sostenibilità, progetto unico nel nostro Paese che mette insieme integrazione e bioarchitettura. Una vera risposta di legalità, inclusione e attenzione all’ambiente, che ci rende orgogliosi”.
“Il tema di Expo ci sfida ad affrontare la questione dell’alimentazione sotto il profilo della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale – ha dichiarato Rita Visini Assessore Politiche Sociali e Sport Regione Lazio - Questo progetto porta un grande valore aggiunto proprio perché offre una risposta concreta al diritto di tutti a nutrirsi in maniera sana e adeguata, ma soprattutto al diritto delle nostre comunità di vivere in un contesto di benessere autentico, che può esistere solo se si cancella il degrado e l’emarginazione. In questa sfida la Regione Lazio è accanto a Calciosociale, che è un presidio fondamentale di legalità e di inclusione sociale nel nostro territorio".
“Ospitare questa mensa nel nostro territorio sarebbe un grande onore – dichiara Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio Roma XI - Iniziative come questa sono oggi importantissime perché, purtroppo, le nuove povertà sono in continuo aumento ed in una fase di flessione delle risorse a disposizione è necessario creare sinergie per dare risposte a chi si trova a vivere un momento di disagio. Come Municipio faremo il possibile per sostenere il progetto della mensa che potrà rappresentare un’ancora di salvezza per tante persone e diventare un punto di riferimento nel territorio per far fronte a bisogni materiali ma soprattutto a quelli relazionali delle persone. Progetti come questi, infatti, stimolano la solidarietà e contribuiscono ad accrescere il senso di comunità che, molto spesso, in città grandi come la nostra rischiano di perdersi”.
A ospitare l’Associazione Coca-Cola Italia “Siamo onorati di poter raccontare nel Padiglione Coca-Cola il nuovo progetto di Calcio Sociale, diventato ormai sinonimo dei valori positivi dello sport di cui siamo da sempre promotori” – afferma Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Coca-Cola Italia – “Inoltre questa nuova realtà, coniuga il lato sociale senza dimenticare l’aspetto della sostenibilità e il forte legame con il territorio, elementi per noi molto importanti e fortemente evidenziati all’interno del nostro Padiglione”.
Calciosociale è una società sportiva dilettantistica presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale.
Per maggiori informazioni: www.calciosociale.it <http://www.calciosociale.it>
La Mensa della Legalità, della Sostenibilità e Social Market
Il progetto fonda il suo funzionamento sui principi della compatibilità ambientale e della sufficienza energetica, della sostenibilità economica ed operativa, dell’economia del dono e delle relazioni e di una produzione agricola sana ed equa.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
La Mensa, progettata dall’Architetto Valerio Albanese Ruffo, sarà realizzata secondo il rigoroso approccio della bioarchitettura ed unicamente con materiali naturali e sostenibili: intonaci in terra cruda atossica, balle di paglia, vetrate fotovoltaiche trasparenti intelligenti per la produzione di energia elettrica che si oscurano all’occorrenza, tetto con piantumazioni.
- Capienza: 260 persone
- Dimensioni intervento: 7.000 mc
- Costo di realizzazione: 1.600.000 euro
- La Mensa a pieno regime sarà in grado di fornire oltre 100.000 pasti l’anno di cui almeno il 70% gratuitamente
- Occupazione: 10 dipendenti
Tecnologie usate
Uno dei punti cardine di tutto il progetto è il bassissimo impatto ambientale. Le strategie adottate per ottenere questi risultati sono di due tipi: passive ed attive. In quelle passive rientrano tutte le scelte volte alla riduzione dei consumi energetici e di risorse inquinanti, in quelle attive tutto ciò che riguarda la produzione di energia pulita e di risorse socio-economiche a km 0 e con il riuso di merce di "scarto".
Strategie passive
La natura stessa dell'intervento aiuta, in parte, l'abbattimento dei consumi essendo una struttura parzialmente ipogea. Grazie alla massa termica del terreno, si avranno molti meno sbalzi termici dovuti alle oscillazioni climatiche esterne garantendo una temperatura relativamente costante sia durante il corso dell'anno sia fra giorno e notte. Un andamento piuttosto costante delle temperature riduce la necessità di intervento artificiale di climatizzazione e quindi un notevole risparmio in termini energetici, quindi economici, ma anche una qualità dell'ambiente migliore.
Tuttavia se da un lato la presenza del terreno è un grande aiuto dal punto di vista termico, è un problema dal punto di vista dell'umidità: infatti il terreno è ricco d'acqua che può essere rilasciata attraverso il solaio controterra e, in questo caso, anche dalle pareti. Per risolvere questo problema si sono previste diverse misure di sicurezza.
ü La prima è il distaccamento: l'intero edificio verrà infatti circondato da un intercapedine, idoneamente progettata, per impedire il contatto diretto con il terreno, oltre garantire una ventilazione naturale al suo interno.
ü La seconda è la ventilazione naturale degli ambienti sia attraverso grandi aperture posizionate in punti strategici per attivare i movimenti d'aria (effetti camino, moti convettivi, differenze di pressione etc.) sia mediante canali che prelevino l'aria fresca dal sottosuolo e spingano all'esterno quella satura e calda.
Le aperture presenti nell'edificio si dividono in due tipologie:
ü pareti vetrate verticali: classiche pareti vetrate verticali con infissi in legno a taglio termico ad alte prestazioni di tenuta che principalmente servono a illuminare gli ambienti e innescare la ventilazione trasversale dell'edificio: ossia garantire movimenti d'aria lungo l'asse dell'edificio mediante aperture contrapposte.
ü finestre intelligenti lungo la parete inclinata e sul solaio di copertura: innescano movimenti d'aria ascensionali e convettivi. Prelevano l'aria calda, più leggera, in salita per farla uscire dall'edificio, moto amplificato dal "effetto camino", ottenuto mediante una differenza di temperatura fra due punti separati da una distanza verticale (in questo caso il pavimento dell'edificio è la zona "fredda" mentre l'involucro esterno della parte superiore è la parte "calda": infatti l'esterno dell'edificio, soprattutto durante i periodi caldi, sarà riscaldato dai raggi diretti del sole, in particolare la parte superiore che tende ad una superficie piana e quindi maggiormente colpita dall'irraggiamento solare estivo. I due punti hanno un dislivello di circa5 m). Queste finestre avranno anche esse delle elevate prestazioni di tenuta e saranno dotate di apertura e schermatura intelligenti, esterna ed interna, in modo da reagire automaticamente (con possibilità di intervento manuale) alle variazioni climatiche giornaliere e stagionali, per garantire il miglior risultato possibile di qualità dell'ambiente in termini sia di illuminazione naturale sia di qualità dell'aria e della temperatura.
Un altro elemento fondamentale di controllo climatico è, ovviamente, l'involucro opaco. Esso non sarà uguale per tutte le parti dell'edificio, al contrario è pensato diversamente in base alla funzione e locazione che dovrà occupare. Principalmente si possono racchiudere in tre grandi sistemi:
ü Per le pareti verticali (comprensive della parete inclinata) si utilizzerà un pacchetto composto da: rivestimento esterno, guaina traspirante di tessuto non tessuto (tipo Elefant), isolante in fibre di betulla vergine (tipo Pavadentro della Naturalia), balle di paglia stabilizzate, barriera al vapore e rifinitura interna in terra cruda. Nel caso della parte inclinata, probabilmente, verrà previsto un sistema a parete ventilata: cioè un leggero strato esterno distaccato di qualche cm dalla finitura esterna della parete, al fine di garantire una migliore protezione dall'irraggiamento diretto estivo. La struttura di sostegno sarà composta da gabbie di legno opportunamente trattato in cui inserire le balle. Tutto verrà sigillato con sostanze atossiche.
ü Per le pareti controterra invece si utilizzerà un tipico pacchetto prefabbricato in legno: cioè composto da una struttura in legno o legno assemblato, diversi strati di isolante e finiture. Il lato verso l'esterno (quindi verso il terreno), benché separato dal terreno dall'intercapedine, verrà dotato di guaina impermeabilizzante.
ü Le coperture orizzontali saranno del tipo calpestabile e coltivabile. In questo caso probabilmente il solaio sarà composto in moduli prefabbricati direttamente istallati sulla struttura portante. Su questi moduli verrà posta una guaina, una protezione antiradice e poi adagiato il letto per la semina (che potrà essere utilizzato anche per produrre verdura e frutta ad uso del market e della mensa stessa). Le parti non adibite a "tetto giardino" potranno essere rifinite con rivestimenti lapidei o similari idonei al calpestio esterno.
La struttura portante dell'edificio è totalmente in legno lamellare con l'utilizzo di colle atossiche.
Strategie Attive
La riduzione dei consumi è il principale punto di intervento del progetto, tuttavia la restante parte di energia necessaria al mantenimento della struttura (condizionamento, acqua sanitaria, energia elettrica etc.) verrà prodotta interamente in loco. I sistemi sono di due tipi: pannelli fotovoltaici per la produzione elettrica e pannelli solari termici per la produzione di AS. Tali pannelli verranno completamente integrati nel progetto architettonico: essi infatti saranno materia stessa di ricerca estetico-formale oltre che tecnologica (finestre con vetro fotovoltaico, schermature mobili con fv etc.). La produzione di tale energia verrà o immessa direttamente in rete mediante "scambio sul posto" o alternativamente trattenuta mediante accumulatori.
I sistemi che verranno utilizzati saranno:
finestre in silicio amorfo semitrasparente: 104 mq
lucernari in silicio amorfo semitrasparente: 45 mq
film sottile fotovoltaico da apporre sulla superficie opaca: 286 mq
pannelli fotovoltaici in silicio policristallino: 1018 mq
Questi forniranno una producibilità annuale pari a 239782 kwh, con una riduzione di emissione di CO2 evitate in un anno pari a 130512 kg.
Dimensioni dell'intervento
L'intervento totale sarà di circa 7.000 mc, di cui gli ambienti principali sono:
sala centrale open space polivalente: 648 mq
cucina industriale 38 mq
celle frigorifere per deposito cibi in scadenza 22 mq
dispensa per deposito cibi non deteriorabili 15 mq
spogliatoi per atleti e giudici di gara diversamente abili 13
LE RELAZIONI UMANE: CIBO PER LA VITA
La Mensa sarà un luogo inclusivo rivolto a più tipologie di utenti: non solo i soggetti più poveri, ma anche persone con condizioni economiche e sociali più agiate. Uno spazio di promozione delle relazioni tra persone, capace di attivare in maniera integrata tutte le dimensioni del benessere individuale a partire da quella più importante: il cibo. Mangiare a una mensa sociale non sarà percepito come sinonimo di povertà o di richiesta di assistenza, ma come momento di gioia e di novità della giornata. Un luogo dove sarà possibile fare la spesa con dignità senza preoccuparsi del conto alla cassa.
IN MENSA SOLO AGRICOLTURA PROGRAMMATA
Aziende agricole, piccoli produttori locali: a Km 0 sarà sviluppato un ulteriore canale di approvvigionamento basato su fiducia e trasparenza tra produttori e consumatori e continuità tra produzione e consumo. Agendo a monte nella generazione di eccedenze alimentari si agisce sulla riduzione degli sprechi produttivi e si ottimizza l’uso delle risorse naturali, come suolo e acqua, contrastando l’impoverimento dei terreni agricoli dovuto alla mancanza di rotazione delle produzioni.
DAL KM 0 AL COSTO 0: IL SOCIAL MARKET
All’interno della struttura che ospita la Mensa, il Social Market garantirà una spesa alimentare dignitosa e adeguata alle famiglie e alle persone in difficoltà. Un luogo che ben risponde ai bisogni delle nuove povertà: il ceto medio, istruito, tradizionalmente estraneo al disagio sociale e che oggi, a causa della crisi economica, scopre di essere vulnerabile.
LA RETE SPRECO ZERO
Supermercati, grande distribuzione, ingrossi alimentari: per la prima volta la città di Roma sperimenterà la rete spreco zero per il recupero delle derrate alimentari in eccesso, non commercializzabili, vicino alla scadenza o destinate allo smaltimento, ma si tratta di cibo buono, adatto alla Mensa e al Social Market.
Considerando che in un supermercato lo spreco è circa del 10% sulla verdura, del 5% sulla frutta e del 2% sul fresco (es. formaggi), l'ipotesi iniziale è di recuperare circa 23.000 € di cibo il primo anno (circa 73 € di cibo al giorno escluse le domeniche), che corrispondono a circa 4.500 pasti erogati e quindi recuperati dalla catena dello spreco dei supermercati.
CHI ACCOGLIE LA MENSA?
La Mensa e il Social Market saranno fruibili da chiunque, a seconda delle capacità di reddito delle persone. L’accesso gratuito sarà garantito a chi dimostri di non avere capacità economica e di reddito, tramite gli strumenti già adottati e presenti nel Comune di Roma. Tutte le altre tipologie di utenti, aventi una condizione economica più favorevole e quindi una capacità di reddito maggiore, accederanno alla Mensa tramite un contributo economico finalizzato a coprire i costi per la fornitura del servizio. Il pasto offerto dalla mensa e quindi i costi relativi, è un menù composto di tre primi, tre secondi, due contorni, pane un dolce/frutta + acqua. A pieno regime saranno erogabili più di 100.000 pasti di cui più di 70.000 gratuiti.
Calciosociale
Calciosociale: chi siamo
Calciosociale è una società sportiva dilettantistica no profit presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale, quartiere periferico famoso per l'edificio di edilizia popolare lungo un chilometro e alto 9 piani: il Serpentone, il grattacelo orizzontale più lungo del mondo. Nel quartiere vi abitano circa 8.000 persone e l’occupazione abusiva di centinaia di appartamenti, il degrado strutturale, gli alti tassi di analfabetizzazione e di disoccupazione sono i maggiori problemi.
Calciosociale opera in questo contesto proponendo un'attività educativa e pedagogica che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Si rivolge pertanto a uomini e donne, ragazzi e ragazze, giovani con disabilità e ragazzi con problemi di droga, precedenti penali, disagio familiare e senza alcun limite di età. I principi proposti da Calciosociale si esprimono attraverso il gioco del calcio inteso come metafora della vita: promuovere i valori dell'accoglienza, del rispetto delle diversità, della corretta crescita della persona e del sano rapporto con la società.
Calciosociale a Corviale
Il centro sportivo "Campo dei Miracoli – Valentina Venanzi" ospita la ssd Calciosociale ed è situato nella periferia sud-ovest di Roma nel quartiere Corviale. Legno, argilla, canapa, canniccio, pannelli solari, geotermia: nel Campo dei Miracoli non c'è cemento. Il campo di calcio è realizzato con materiale biodegradabile e commestibile: non c'è plastica. Il centro è stato costruito in modo partecipato: solo così la cittadinanza ha sentito “suo” un edificio di pubblico utilizzo e solo così se ne prenderà cura. Per queste caratteristiche all'avanguardia, il Campo dei Miracoli è stato inserito tra gli edifici selezionati da Open House Roma, il grande festival internazionale di architettura. Nel 2013 ha ricevuto il Premio per lo sviluppo ecosostenibile nella fiera internazionale Ecomondo.
Calciosociale nel territorio: dal degrado al modello replicabile
Calciosociale collabora con le istituzioni locali, le comunità terapeutiche e con tutte le altre associazioni no-profit operanti nel territorio romano, al fine di creare una rete solidale il più possibile vicina alla cittadinanza. Questa intensa attività sociale e culturale dell’Associazione ha fatto sì che si ritornasse a discutere del problema dell’abbandono delle periferie creando una rete tra semplici cittadini, istituzioni politiche locali, Università e aziende: un modello di networking e di smart communities replicabili in altri contesti urbani. Ad oggi le attività del Calciosociale sono presenti a Roma, presso il quartiere di Corviale, in Toscana a Montevarchi e ad Empoli, a Napoli, nel quartiere di Scampia, in Sardegna a Quartu S. Elena, a Carsoli in Abruzzo.
Calciosociale: cosa facciamo
Campionato di Calciosociale
Il Centro della Legalità
Laboratori di artigianato, laboratorio teatrale, attività ludiche per bambini
Seminari e conferenza
Calciosociale - L'albo d'oro
19 febbraio 2014 – Grazie a Coca-Cola la Coppa dei Mondiali FIFATM viene portata a Corviale, diventando così la coppa di tutti.
Sempre nel 2014 per l’edizione degli Stati Generali dell’Antimafia a Roma, l’associazione Libera di Don Luigi Ciotti ha scelto Calciosociale e il suo Campo dei Miracoli di Corviale, come luogo dove ospitare GIOVANICONTROMAFIE. Oltre 300 i giovani delegati, giunti da ogni parte d’Italia, pronti per discutere, analizzare e fare proposte contro le mafie e la corruzione nel nostro Paese.
Calciosociale riconosciuta come "best practice" italiana per sport e inclusione sociale da parte del Governo Italiano, durante la riunione informale dei Ministri dello sport dell'UE, tenutasi a Roma a ottobre 2014 nell’ambito della Presidenza italiana del semestre europeo.
Dal 2014, Calciosociale fa parte della Rete Isfol “Innovazione e inclusione sociale” che raccoglie esperienze ed iniziative di soggetti pubblici e privati che si sono rivelati capaci grazie all’innovazione di promuovere concretamente dinamiche di inclusione in ambiti socialmente rilevanti.
copyright Giulia Madron Sec