Novara 27 Ottobre 2020
E così l'operazione TENIAMOLI IN CASA fa il suo secondo passo.
No ristoranti, no bar, no luoghi di ritrovo, no palestre, no piscine, no cinema, no teatri, no feste, no attività sportive amatoriali, no frequentazioni in casa di amici, coprifuoco.
Per quale altro motivo una persona dovrebbe uscire?
Di fatto È UN LOCKDOWN indotto.
E perché non lo chiamano così?
Perché non possono chiudere uffici, studi e fabbriche, non possono chiudere il tessuto produttivo, non possono pagare per chiusure più importanti.
E così si limitano a togliere la Vita in nome della vita stessa.
Casa, lavoro, disciplina, ubbidienza.
In nome della nostra ipotetica Salvezza.
Salvezza da cosa?
Da un virus di cui NON SI CONOSCE NULLA.
Non si è ancora capito nulla sulle modalità di contagio e sulle risposte immunitarie variabili da persona a persona.
Il virus ormai è impossibile da tracciare (fallimento completo della app Immuni), non è contenibile e non è distruggibile.
Al 7 settembre 71 suicidi accertati per Covid.
In Argentina dopo 250 giorni di lockdown completi la crescita è la più alta del Sudamerica.
La vendita di antidepressivi e ansiolitici è cresciuta in modo esponenziale.
La rabbia delle persone cresce.
PERCHÉ LA VITA NON È UNA FINESTRELLA A SBARRE DA CUI VEDERE IL CIELO.
Cosa dovrebbero fare?
Coscientizzare che questo virus è parte della nostra vita adesso, accettarlo e farlo accettare.
Proteggere le persone più anziane e lasciare vivere gli altri.
Non illudere che questi provvedimenti insulsi e inutili siano la salvezza, perché NON LO SONO.
Preparare tutti anziché con la paura che ci allontana con la solidarietà dello spirito.
Perché nei momenti piu terribili, nei momenti in cui la Vita stessa viene messa in gioco, la cosa più terribile è SENTIRSI SOLI.
Abbandonati e confusi, senza riferimenti e senza certezze.
Nessuno può dare una risposta su come andrà, ma appare ormai evidente che la logica con cui il virus colpisce, e come evolve la malattia, è assolutamente casuale.
Quella che non è casuale è una narrazione che violenta la parte più bella e importante dell'uomo: la sua ANIMA.
E queste ferite resteranno per sempre.
Presidente Conte Lei ha detto "capisco, se anche io fossi dall'altra parte proverei rabbia".
Lei dovrebbe essere dalla nostra parte, e non dovrebbe provare rabbia, ma dolore.
Dolore per il male che sta facendo a quelli tra di noi più deboli, e sono tanti.
COPYRIGHT E FOTO DOTT.MARCO GUSMEROLI
E così l'operazione TENIAMOLI IN CASA fa il suo secondo passo.
No ristoranti, no bar, no luoghi di ritrovo, no palestre, no piscine, no cinema, no teatri, no feste, no attività sportive amatoriali, no frequentazioni in casa di amici, coprifuoco.
Per quale altro motivo una persona dovrebbe uscire?
Di fatto È UN LOCKDOWN indotto.
E perché non lo chiamano così?
Perché non possono chiudere uffici, studi e fabbriche, non possono chiudere il tessuto produttivo, non possono pagare per chiusure più importanti.
E così si limitano a togliere la Vita in nome della vita stessa.
Casa, lavoro, disciplina, ubbidienza.
In nome della nostra ipotetica Salvezza.
Salvezza da cosa?
Da un virus di cui NON SI CONOSCE NULLA.
Non si è ancora capito nulla sulle modalità di contagio e sulle risposte immunitarie variabili da persona a persona.
Il virus ormai è impossibile da tracciare (fallimento completo della app Immuni), non è contenibile e non è distruggibile.
Al 7 settembre 71 suicidi accertati per Covid.
In Argentina dopo 250 giorni di lockdown completi la crescita è la più alta del Sudamerica.
La vendita di antidepressivi e ansiolitici è cresciuta in modo esponenziale.
La rabbia delle persone cresce.
PERCHÉ LA VITA NON È UNA FINESTRELLA A SBARRE DA CUI VEDERE IL CIELO.
Cosa dovrebbero fare?
Coscientizzare che questo virus è parte della nostra vita adesso, accettarlo e farlo accettare.
Proteggere le persone più anziane e lasciare vivere gli altri.
Non illudere che questi provvedimenti insulsi e inutili siano la salvezza, perché NON LO SONO.
Preparare tutti anziché con la paura che ci allontana con la solidarietà dello spirito.
Perché nei momenti piu terribili, nei momenti in cui la Vita stessa viene messa in gioco, la cosa più terribile è SENTIRSI SOLI.
Abbandonati e confusi, senza riferimenti e senza certezze.
Nessuno può dare una risposta su come andrà, ma appare ormai evidente che la logica con cui il virus colpisce, e come evolve la malattia, è assolutamente casuale.
Quella che non è casuale è una narrazione che violenta la parte più bella e importante dell'uomo: la sua ANIMA.
E queste ferite resteranno per sempre.
Presidente Conte Lei ha detto "capisco, se anche io fossi dall'altra parte proverei rabbia".
Lei dovrebbe essere dalla nostra parte, e non dovrebbe provare rabbia, ma dolore.
Dolore per il male che sta facendo a quelli tra di noi più deboli, e sono tanti.
COPYRIGHT E FOTO DOTT.MARCO GUSMEROLI