Il racconto della giornata del 26 marzo 2020.
Vercelli, 26 marzo 2020
DIARIO DI BORDO – 26 di Marzo a.d.c. (Anno del Corona)
ELOGIO DEL PENSIERO POSITIVO
Gira un video motivazionale in questi giorni e tra le altre cose descrive un esperimento particolare.
Te ne parlo caro diario perché nella sua semplicità veicola un messaggio molto importante.
Prima di tutto, però, una premessa è d’obbligo: non ho mai considerato queste pagine come un luogo di informazione scientifica.
Credo che in questo momento siamo già troppo “bombardati” da esperti, presunti esperti, BIG della virologia che battibeccano tra loro, santoni dell’epidemiologia più o meno autoreferenziali. Siamo circondati di numeri, tabelle, grafici che impennano colorati puntando verso le stelle.
Su queste pagine cerco invece di riordinare idee, emozioni e di fare qualche riflessione.
Cerco di dare un ordine personale, soggettivo alla grande confusione del momento.
Era iniziato come un monologo interiore questo diario, uno specchio cui parlare la sera. Poi è divenuto altro, ho visto oltre lo specchio ed ho trovato una moltitudine che desiderava condividere emozioni, raccontarsi, centinaia di persone, uomini e donne di tutte le età e professioni.
Ma torniamo al filmato ed al suo messaggio, si parlava di un esperimento.
Due gruppi di topi. Il primo veniva sottoposto 24 ore su 24 all’ascolto di miagolii di gatto registrati, l’altro gruppo ascoltava musica classica. I due gruppi mostravano nel tempo un diverso andamento del loro stato di salute con il primo gruppo che tendeva ad ammalarsi precocemente. Lo stress, la paura, la depressione li rendevano più vulnerabili.
Uno studio dell’Università di Chicago (unica divagazione scientifica promesso) ha mostrato come l’isolamento e lo stato depressivo indebolisce la risposta immunitaria ed aumenta il livello di infiammazione nei primati (uomini ed in quel caso anche macachi) e ci sono in letteratura una moltitudine di studi in tal senso.
Cosa ci insegna tutto questo? Che la rincorsa alle notizie catastrofiche, i bollettini di guerra dei morti e contagiati servono per gli addetti ai lavori. Non ad altri.
Dati peraltro che mostrano grosse incertezze, frazioni di cui nemmeno si conosce con certezza il denominatore.
Il confine tra dovere di informare (perché la gente comprenda la necessità di misure eccezionali di contenimento) e il generare paura e depressione è labile.
Siamo sommersi in questi giorni di immagini forti. Penso (ne sono fortemente convinto) che ora che il problema è compreso sia arrivato il momento di cominciare a guardare oltre.
Dell’ostacolo siamo ormai consapevoli e se la nostra vista si focalizza solo su quello andremo a sbattere. Se al contrario alziamo lo sguardo scopriremo che per quanto alto possa essere l’ostacolo dietro c’è vita, futuro, corse all’aria aperta in compagnia.
Dobbiamo vincere l’isolamento, vedere parenti e amici in videochat, telefonare agli anziani, magari l’anziano vicino di casa per sentire semplicemente come sta e fargli sentire una voce.
Dobbiamo concentrare la nostra mente sui pensieri positivi. Dobbiamo guardare oltre il muro. Fare progetti per il dopo. Prendere carta e penna e immaginare una vita da ripensare, nuovi obiettivi, nuove priorità.
Pensiamo alla vita che alla fine vince sempre. Ieri dopo la lettera scritta a Italo, nato nel 2020, alcuni di voi mi hanno raccontato di figli e nipotini nati in questi mesi cui leggeranno la lettera di Italo. Sono loro la nostra forza. Sono la generazione zero che ricostruirà imparando dai nostri errori.
Pensieri felici dicevamo.
Osservo questa sera sullo scaffale una prima edizione di “Peter Pan” cui sono molto affezionato (nell'immagine allegata illustrazione originale di Arthur Rackham, illustratore di epoca vittoriana cui si deve la prima immagine di Peter Pan).
Leggiamo due righe insieme:
"nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo"
"Dovete fare pensieri dolci e meravigliosi. Saranno loro a sollevarvi da terra".
Ricordiamoci dei suoi pensieri felici.
I suoi pensieri felici permettvano di volare, i nostri possono rinforzare il nostro sistema immunitario ed in tempi di Corona non è poco.
Buon pensiero positivo a tutti!
26 di marzo … Chi vuol esser lieto, sia …
Copyright testo e fotografia dott. Sergio Maccio'
DIARIO DI BORDO – 26 di Marzo a.d.c. (Anno del Corona)
ELOGIO DEL PENSIERO POSITIVO
Gira un video motivazionale in questi giorni e tra le altre cose descrive un esperimento particolare.
Te ne parlo caro diario perché nella sua semplicità veicola un messaggio molto importante.
Prima di tutto, però, una premessa è d’obbligo: non ho mai considerato queste pagine come un luogo di informazione scientifica.
Credo che in questo momento siamo già troppo “bombardati” da esperti, presunti esperti, BIG della virologia che battibeccano tra loro, santoni dell’epidemiologia più o meno autoreferenziali. Siamo circondati di numeri, tabelle, grafici che impennano colorati puntando verso le stelle.
Su queste pagine cerco invece di riordinare idee, emozioni e di fare qualche riflessione.
Cerco di dare un ordine personale, soggettivo alla grande confusione del momento.
Era iniziato come un monologo interiore questo diario, uno specchio cui parlare la sera. Poi è divenuto altro, ho visto oltre lo specchio ed ho trovato una moltitudine che desiderava condividere emozioni, raccontarsi, centinaia di persone, uomini e donne di tutte le età e professioni.
Ma torniamo al filmato ed al suo messaggio, si parlava di un esperimento.
Due gruppi di topi. Il primo veniva sottoposto 24 ore su 24 all’ascolto di miagolii di gatto registrati, l’altro gruppo ascoltava musica classica. I due gruppi mostravano nel tempo un diverso andamento del loro stato di salute con il primo gruppo che tendeva ad ammalarsi precocemente. Lo stress, la paura, la depressione li rendevano più vulnerabili.
Uno studio dell’Università di Chicago (unica divagazione scientifica promesso) ha mostrato come l’isolamento e lo stato depressivo indebolisce la risposta immunitaria ed aumenta il livello di infiammazione nei primati (uomini ed in quel caso anche macachi) e ci sono in letteratura una moltitudine di studi in tal senso.
Cosa ci insegna tutto questo? Che la rincorsa alle notizie catastrofiche, i bollettini di guerra dei morti e contagiati servono per gli addetti ai lavori. Non ad altri.
Dati peraltro che mostrano grosse incertezze, frazioni di cui nemmeno si conosce con certezza il denominatore.
Il confine tra dovere di informare (perché la gente comprenda la necessità di misure eccezionali di contenimento) e il generare paura e depressione è labile.
Siamo sommersi in questi giorni di immagini forti. Penso (ne sono fortemente convinto) che ora che il problema è compreso sia arrivato il momento di cominciare a guardare oltre.
Dell’ostacolo siamo ormai consapevoli e se la nostra vista si focalizza solo su quello andremo a sbattere. Se al contrario alziamo lo sguardo scopriremo che per quanto alto possa essere l’ostacolo dietro c’è vita, futuro, corse all’aria aperta in compagnia.
Dobbiamo vincere l’isolamento, vedere parenti e amici in videochat, telefonare agli anziani, magari l’anziano vicino di casa per sentire semplicemente come sta e fargli sentire una voce.
Dobbiamo concentrare la nostra mente sui pensieri positivi. Dobbiamo guardare oltre il muro. Fare progetti per il dopo. Prendere carta e penna e immaginare una vita da ripensare, nuovi obiettivi, nuove priorità.
Pensiamo alla vita che alla fine vince sempre. Ieri dopo la lettera scritta a Italo, nato nel 2020, alcuni di voi mi hanno raccontato di figli e nipotini nati in questi mesi cui leggeranno la lettera di Italo. Sono loro la nostra forza. Sono la generazione zero che ricostruirà imparando dai nostri errori.
Pensieri felici dicevamo.
Osservo questa sera sullo scaffale una prima edizione di “Peter Pan” cui sono molto affezionato (nell'immagine allegata illustrazione originale di Arthur Rackham, illustratore di epoca vittoriana cui si deve la prima immagine di Peter Pan).
Leggiamo due righe insieme:
"nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo"
"Dovete fare pensieri dolci e meravigliosi. Saranno loro a sollevarvi da terra".
Ricordiamoci dei suoi pensieri felici.
I suoi pensieri felici permettvano di volare, i nostri possono rinforzare il nostro sistema immunitario ed in tempi di Corona non è poco.
Buon pensiero positivo a tutti!
26 di marzo … Chi vuol esser lieto, sia …
Copyright testo e fotografia dott. Sergio Maccio'