Il gravissimo episodio è accaduto, nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 maggio 2015 a cento metri dalla Questura.

Si intrufola verso l’una di notte nell’appartamento di una signora di 77 anni con l’evidente intento di rapinarla. I due coniugi che abitano proprio sopra, ai quali la signora, che vive da sola, ha lasciato le chiavi di casa per ragioni di sicurezza, svegliati dai rumori, entrano per verificarne la causa.
A questo punto il malvivente colpisce con un oggetto contundente il marito, provocandogli ampie perdite di sangue e fugge, anche perché si rende conto che, per gli schiamazzi, verosimilmente qualche vicino di casa avrà già chiamato la polizia.
Non stiamo descrivendo un episodio verificatosi nel Bronx, o in un basso napoletano, ma di quanto accaduto, nella notte tra lunedì 18 e martedì 19, a Novara, in una bella palazzina sita al n. 3 della centrale Via Merula, quasi confinante con la sede del Corriere di Novara e a cento metri dalla Questura. Sull’episodio gli inquirenti mantengono assoluto riserbo.
Secondo alcune voci il protagonista della vicenda sarebbe stato incappucciato e avrebbe legato e imbavagliato la sua vittima, ma non c’è nulla di certo. Non si sa neppure da dove sia entrato e se sia riuscito a trafugare qualche oggetto.
Gli inquilini dell’edificio, nella mattina di martedì, hanno però trovato vistose macchie di sangue nell’androne di accesso.
Qualche inquilino ha anche ipotizzato che il malvivente possa avere compiuto la sua impresa dopo un sopralluogo nell’edificio, effettuato a seguito di una poco credibile comunicazione, che avvertiva che il giorno 14 l’incaricato di una fantomatica azienda avrebbe chiesto la collaborazione degli inquilini per eseguire una rilevazione fotografica dei contatori del gas.
I novaresi si augurano anzi tutto che il malvivente venga acciuffato e processato e poi che questo episodio rimanga isolato, per non dover scoprire di vivere in una città alla mercé della criminalità.
Copyright Massimo Zucca Marmo
A questo punto il malvivente colpisce con un oggetto contundente il marito, provocandogli ampie perdite di sangue e fugge, anche perché si rende conto che, per gli schiamazzi, verosimilmente qualche vicino di casa avrà già chiamato la polizia.
Non stiamo descrivendo un episodio verificatosi nel Bronx, o in un basso napoletano, ma di quanto accaduto, nella notte tra lunedì 18 e martedì 19, a Novara, in una bella palazzina sita al n. 3 della centrale Via Merula, quasi confinante con la sede del Corriere di Novara e a cento metri dalla Questura. Sull’episodio gli inquirenti mantengono assoluto riserbo.
Secondo alcune voci il protagonista della vicenda sarebbe stato incappucciato e avrebbe legato e imbavagliato la sua vittima, ma non c’è nulla di certo. Non si sa neppure da dove sia entrato e se sia riuscito a trafugare qualche oggetto.
Gli inquilini dell’edificio, nella mattina di martedì, hanno però trovato vistose macchie di sangue nell’androne di accesso.
Qualche inquilino ha anche ipotizzato che il malvivente possa avere compiuto la sua impresa dopo un sopralluogo nell’edificio, effettuato a seguito di una poco credibile comunicazione, che avvertiva che il giorno 14 l’incaricato di una fantomatica azienda avrebbe chiesto la collaborazione degli inquilini per eseguire una rilevazione fotografica dei contatori del gas.
I novaresi si augurano anzi tutto che il malvivente venga acciuffato e processato e poi che questo episodio rimanga isolato, per non dover scoprire di vivere in una città alla mercé della criminalità.
Copyright Massimo Zucca Marmo