A margine del convegno DiSEI, IUSEFOR e Confcooperative Piemonte hanno sottoscritto il protocollo d’intesa.
Il mondo dell’imprenditoria cooperativa cresce come presenza femminile ai vertici delle imprese: sono donne il 27 per cento (dato 2016) degli amministratori di cooperative, un punto percentuale in più rispetto al 2014.
Questo quanto emerge dai dati che Confcooperative Piemonte ha presentato nel corso di un seminario tenutosi stamane a Novara presso il campus Perrone dell’Università del Piemonte Orientale e dedicato all’imprenditoria femminile nella cooperazione.
È evidente anche che la cooperazione offre una chance in più alle imprenditrici, che, nelle altre forme societarie, presentano percentuali di presenza più basse.
Secondo i dati Censis sono il 21,8 per cento le imprese femminili nel 2016, ed erano il 21,6 nel 2014, con un aumento pari allo 0,2 per cento.
Al convegno sono anche state presentate esperienze di cooperazione declinata al femminile, con le testimonianze di Giuliana Giormani (Cooperativa Eco2Life) e di Patrizia Bausano (Cooperativa Insieme a voi).
Sono intervenuti Eliana Baici, Direttore del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’UPO; Domenico Paschetta, Presidente di Confcooperative Piemonte; Giovanni Gallo, Presidente di Confcooperative Piemonte Nord; Alessandra Brogliatto, Coordinatrice Commissione Dirigenti Cooperatrici Confcooperative Piemonte (Imprenditoria femminile nella cooperazione); Carmen Aina, UPO (Quote rosa e soffitto di cristallo: una rivoluzione silenziosa); Bianca Gardella Tedeschi, presidente di IUSEFOR (Perché più donne? Riflessioni sulle normative esistenti).
La mattinata si è conclusa con la presentazione del protocollo di intesa tra Università Piemonte Orientale (Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa), IUSEFOR e Confcooperative Piemonte, finalizzato a una collaborazione in materia di attività di ricerca e formazione sulle tematiche di interesse cooperativistico.
«Sono molto soddisfatto – afferma Domenico Paschetta, Presidente di Confcooperative Piemonte – di aver aggiunto un altro attore importante alla nostra rete con il quale collaborare per la crescita sia del nostro sistema, sia di una conoscenza e consapevolezza dell’importanza nel mondo del lavoro e nelle comunità locali dell’imprenditoria cooperativistica.
Il protocollo che sottoscriviamo– continua Paschetta - ha un valore che va ben oltre la formalità in quanto le iniziative che verranno intraprese saranno rivolte in modo prioritario ai giovani, e nello specifico agli universitari che auspico diventino futuri cooperatori nei diversi settori che rappresentiamo dall’agricoltura e ambiente, al sociale al sanitario, dalla cultura alle nuove tecnologie».
Esprime soddisfazione anche la professoressa Eliana Baici: «Mi preme sottolineare l’importanza della collaborazione tra Università, Confcooperative e Iusefor, a partire dal fatto che essa produrrà non solo ricerca, ma anche progetti di formazione e formazione continua. Come UPO vogliamo formare giovani attenti ai tema della cooperazione, perché essa produce imprese sostenibili, ben governate e produttrici di ricchezza e occupazione, tanto quanto le imprese ‘tradizionali’. Avvicinarsi a questo settore rappresenta per gli studenti, l’opportunità di entrare in contatto con quei valori di cui è portatore il mondo dell’imprenditoria cooperativa – inclusione e apertura alle fasce più deboli – valori in cui anche l’Università del Piemonte Orientale si identifica».
«La sottoscrizione del protocollo di intesa che abbiamo presentato oggi – ha concluso la professoressa Bianca Gardella Tedeschi – rappresenta per IUSEFOR un momento fondamentale per poter costruire le nostre attività di formazione continua con l'Università del Piemonte Orientale - con la quale è attiva da tempo una proficua collaborazione - e con Confcooperative Piemonte, con cui condividiamo i valori di cooperazione e condivisione».
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