l’ UPO manda gli allievi del 3° anno in prima linea ad imparare
100 studenti del terzo anno del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale e 47 studenti della sede di Alessandria inizieranno a svolgere la loro attività didattica nei reparti di Medicina interna, Medicina d’urgenza, Geriatria, Cardiologia, Pneumologia, Neurologia e Chirurgia generale, affiancati dai tutor .
Questo momento sarà celebrato con Cerimonia del Camice Bianco che ovviamente si è svolta in presenza per gli studenti, ma senza la partecipazione del pubblico.
A Novara la cerimonia si è tenuta nell’Aula Magna del Campus Perrone venerdì 26 febbraio; ad Alessandria invece lunedì 1° marzo presso l’Aula Magna dell’Ospedale “Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”.
Il Rettore professor Gian Carlo Avanzi ha dichiarato "L’apprendimento al letto del malato è tappa fondamentale per la formazione del medico e rappresenta un insostituibile momento di crescita personale oltre che scientifica e tecnica. Il rapporto con il paziente è infatti il nucleo della nostra professione che deve prevedere la capacità di ascolto, di interpretazione e di individuazione dei bisogni e dei problemi di salute del paziente stesso ma nel contempo capacità di sintesi e di indagine oltre che di dialogo e di empatia. Il rapporto con il paziente è anche fonte di apprendimento perché contribuisce in modo sostanziale a creare quella parte del nostro bagaglio professionale che si chiama esperienza. L’approccio al paziente deve avere delle regole, innanzitutto etiche ma anche tecniche. Le informazioni che ricaviamo dal paziente vanno organizzate per renderle fruibili ai fini della diagnosi e della terapia. Un mondo complesso di nozioni e di esperienze si affaccerà a voi giovani studenti e vi affascinerà al punto di farvi realmente innamorare della più bella professione del mondo".
Le parole del Presidente della Scuola di Medicina professor Marco Krengli ha sottolineato "Un appuntamento importante che enfatizza il passaggio dei futuri medici dalla fase dello studio delle materie pre-cliniche alla fase in cui, allo studio, si affiancano le attività cliniche. Tale evento rappresenta un momento di riflessione e, al contempo, un invito all’avvio di una vita professionale basata sull’apprendimento continuo e sulla crescita professionale. Questo passaggio, nel contesto della grave situazione di pandemia che stiamo vivendo, riveste un particolare significato in termini di assunzione di impegno e di responsabilità, che rappresentano caratteristiche essenziali nella professione del Medico Chirurgo".
Le parole della professoressa Sandra D’Alfonso, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia sono state "È il giorno che segna un momento emblematico nel percorso di formazione dello Studente – in quanto segna il passaggio dei futuri medici dalla fase dello studio delle materie pre-cliniche alla fase in cui, allo studio, si affiancano le attività cliniche. Da questo momento, il tirocinio si articolerà per tutta la durata del corso di studi richiedendo un impegno importante nelle attività dello studente: ricordiamo che dovrà svolgere 60 crediti formativi universitari di attività professionalizzante sul totale dei 360 previsti per l’intero corso di laurea. Inoltre dal 2018, il tirocinio finalizzato al conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo è stato anticipato dal post lauream al periodo curriculare e pertanto l’impegno dello studente e del tutor è ancora più importante perché gli studenti alla fine del sesto anno dovranno essere pronti per esercitare la professione".
Anche il dott. Mario Minola, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara ha voluto commentare la giornata: "È il giorno che segna un momento emblematico nel percorso di formazione dello Studente .Nonostante la pandemia che impedisce lo svolgimento in presenza della “Cerimonia del Camice Bianco”, ormai un appuntamento tradizionale anche per l’AOU di Novara, questa giornata di benvenuto in corsia rappresenta il rito di iniziazione al contatto fisico con i pazienti nelle corsie ospedaliere degli studenti della Scuola di Medicina dell’UPO. Dopo un triennio improntato soprattutto ad approfondire il “sapere”, comincia il periodo in cui è indispensabile imparare anche il “saper fare” e soprattutto il “saper essere”, requisiti indispensabili per diventare a pieno titolo medici".
Infine il dott. Giacomo Centini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria ha chiuso la cerimonia con le parole : "Il primo marzo rappresenta una giornata storica per la nostra Azienda Ospedaliera di Alessandria: abbiamo già incontrato gli studenti di medicina in occasione delle Giornate Scientifiche, ma la loro presenza nei reparti sarà occasione di stimolo e ricchezza, per tutti i nostri professionisti e quindi per l’Ospedale. Ma anche per gli studenti, che si potranno confrontare con quella attività quotidiana fondamentale per la buona pratica clinica. La giornata suggella la sinergia con l’Università del Piemonte Orientale, con la quale stiamo realizzando un percorso di condivisione e collaborazione che ha come fine comune l’attenzione agli studenti e al paziente".
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