Il progetto Nems, finanziato per 13 milioni di Euro dalla World Bank, è parte integrante il Crimedim dell'Università del Piemonte Orientale.
Giovedì 19 aprile 2018 è stato presentato a Novara, presso l’Aula magna della Scuola di Medicina, in Via Solaroli, alle ore 18.00, il progetto NEMS, il primo servizio nazionale per le emergenze sanitarie della Sierra Leone.
NEMS, all’interno del quale ha un ruolo primario il Crimedim (Centro di ricerca in medicina d’emergenza e dei disastri) dell’Università del Piemonte Orientale, grazie a un finanziamento di 13 milioni di Euro della World Bank consentirà di mettere a disposizione delle popolazioni disagiate, colpite dal virus Ebola nel 2014 in Sierra Leone, 200 ambulanze operative e personale sanitario in grado di gestirne l’utilizzo.
Nella capitale Freetown, ancora oggi, sono stanziate decine di ambulanze donate dalla cooperazione internazionale durante l'epidemia di Ebola e rimaste abbandonate a fine emergenza.
Il progetto Nems è coordinato da Medici con l’Africa CUAMM e coinvolge, oltre al Crimedim, anche la Regione Veneto (il dottor Paolo Rosi sarà il responsabile del progetto sul campo).
Al termine del piano di lavoro biennale, il progetto metterà a disposizione della Sierra Leone un sistema sanitario di emergenza pre-ospedaliero completo di personale, attrezzato e funzionale, in grado di fornire ai residenti un accesso rapido, sicuro ed efficace all'assistenza sanitaria in caso di necessità urgenti e di consentire al Paese di sfruttare al meglio le infrastrutture sanitarie esistenti e le competenze locali.
L’ipotesi del progetto NEMS è datata 2016, quando Luca Ragazzoni, oggi coordinatore scientifico del Crimedim, si recò in Sierra Leone per valutare il sistema di emergenza con i colleghi di CUAMM e ideare il progetto da sottoporre all'attenzione del ministero della sanità sierraleonese. Il dottor Ragazzoni conosceva bene il contesto per avervi lavorato come Ebola fighter tra il 2014 e il 2015, in piena emergenza. Il progetto è stato selezionato tra altre sette proposte scritte da organizzazioni provenienti da tutto il mondo.
«Una squadra del Crimedim — spiega Luca Ragazzoni — lascerà Novara in primavera e resterà in Sierra Leone per alcuni mesi. Il Centro di ricerca dell’UPO formerà un migliaio di infermieri che diventeranno paramedici del servizio di ambulanza. Il progetto durerà più di due anni e il nostro compito è quello di creare équipe sanitarie di emergenza e di preparare gli infermieri locali a lavorare sulle ambulanze".
Al convegno hanno partecipato Flavio Bobbio (medico CUAMM, AOU “Maggiore” di Novara), Don Dante Carraro (Direttore di Medici con l’Africa CUAMM), Francesco Della Corte (direttore del Crimedim), Luca Ragazzoni (coordinatore scientifico del Crimedim) e Arianna Castelli (referente del Segretariato Italiano Studenti di Medicina, sezione di Novara) e ha moderato la direttrice del settimanale l’Azione Manuela Borraccino.
Copyright Ufficio Stampa Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro"