Domande e risposte a cuore aperto
Novara 17 settembre 2019
SI DESCRIVA IN UNA FRASE
Difficile fare entrare 62 anni di vita in poche parole...ci provo .Sono una persona curiosa, sempre alla ricerca di nuove cose da imparare, innamorata della vita e della bellezza, affascinata dal mistero della persona umana e dalle sua potenzialità. “
PERCHE’ HA SCELTO DI FARE LA PRESIDE IN UN ISTITUTO PRIVATO?
Prima di essere una Preside sono stata una insegnante e credo di continuare ad esserlo anche se ora il ruolo mi riserva compiti di coordinamento. La mia è una scuola speciale: una scuola in cui le persone amano ciò che sono chiamate a fare e lo fanno con un entusiasmo particolare.
Qui ho compiuto i miei studi fino alla Maturità, prima della laurea in Pedagogia con indirizzo filosofico; qui hanno frequentato le mie figlie, qui ho iniziato a insegnare. Ho scelto di fare la Preside in questa stessa scuola della quale conosco profondamente il carisma ed il ruolo sul territorio, perché negli anni mi è apparsa sempre più chiara l’essenzialità del ruolo educativo svolto, così necessario hic et nunc e nel futuro.
Vorrei sottolineare con forza che la nostra è una scuola pubblica non statale: pubblica perché svolge una funzione pubblica con gestione privata (per intenderci, come i mezzi pubblici in cui le autolinee sono di aziende private.) Lo dico perché la questione dimostra, purtroppo, l’inciviltà culturale del nostro Paese nel quale, a differenza di innumerevoli realtà d’oltralpe, un cittadino deve pagare due volte per avere un servizio scolastico degno di questo nome e la possibilità di scegliere la scuola giusta per i figli.
QUALE E’ STATA LA SODDISFAZIONE PIU’ GRANDE CHE HA PROVATO NELLA VITA FINO AD OGGI?
Dal punto di vista professionale, certamente la rinascita della scuola che mi è stata affidata, culminata con l’apertura del Liceo Linguistico, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo tra incertezze economiche, morali e spirituali.
Ma incontrare quotidianamente lo sguardo dei nostri studenti, che mi vanto di conoscere uno per uno, notarne i cambiamenti, costruire con i docenti progetti ed ideare strategie ad hoc per la loro crescita e maturazione, ritrovare il sorriso dei miei più stretti ed impagabili collaboratori: queste piccole “bellezze” costituiscono forse le mie più profonde soddisfazioni.
QUALE E’ STATA LA DELUSIONE PIU’ GRANDE CHE HA PROVATO NELLA VITA FINO AD OGGI?
Non è stata una sola, ovviamente, ed è difficile stilare una graduatoria al riguardo.
In generale posso dire che le delusioni più cocenti purtroppo mi sono arrivate dalle persone più vicine, da coloro nei quali avevo riposto fiducia. Comunque, dall’esperienza si impara…
QUAL E’ IL PREGIO PIU’ GRANDE CHE LE RICONOSCONO?
La capacità di relazionarmi e la pazienza nell’ascolto.
DI CHE COSA NON E’ PIENAMENTE SODDISFATTA?
Del tempo che non è mai abbastanza per la lettura e per l’approfondimento. Ma abitando in una cittadina incastonata in una delle cornici più affascinanti che conosca, ringrazio il Signore ogni giorno per la bellezza di cui riesco a godere quotidianamente che certo compensa la fatica e gli orari…
CI SONO COSE DEL SUO PASSATO PROFESSIONALE CHE OGGI NON RIFAREBBE?
Ho avuto la fortuna di praticare diverse professioni in diversi ambiti: da tutte queste esperienze ho tratto conoscenze e competenze utili per il mio attuale incarico.
La professione dirigenziale oggi richiede uno sguardo davvero ampio: didattica ed imprenditorialità si fondono e completano. Credo che l’importante sia l’equilibrio tra le due componenti.
IL SUO CIBO PREFERITO?
Amo i piatti semplici: la focaccia ligure, il risotto…
Però ho un tuffo al cuore ogni volta che sento il profumo del pollo al curry, il piatto delle grandi feste della mia infanzia…
IL SUO ANIMALE PREFERITO?
Un cane ha da sempre accompagnato la mia vita, insieme a gatti, pesciolini, tartarughe…
Ma come non rimanere affascinati dallo sguardo di una tigre?!?
Copyright DP
SI DESCRIVA IN UNA FRASE
Difficile fare entrare 62 anni di vita in poche parole...ci provo .Sono una persona curiosa, sempre alla ricerca di nuove cose da imparare, innamorata della vita e della bellezza, affascinata dal mistero della persona umana e dalle sua potenzialità. “
PERCHE’ HA SCELTO DI FARE LA PRESIDE IN UN ISTITUTO PRIVATO?
Prima di essere una Preside sono stata una insegnante e credo di continuare ad esserlo anche se ora il ruolo mi riserva compiti di coordinamento. La mia è una scuola speciale: una scuola in cui le persone amano ciò che sono chiamate a fare e lo fanno con un entusiasmo particolare.
Qui ho compiuto i miei studi fino alla Maturità, prima della laurea in Pedagogia con indirizzo filosofico; qui hanno frequentato le mie figlie, qui ho iniziato a insegnare. Ho scelto di fare la Preside in questa stessa scuola della quale conosco profondamente il carisma ed il ruolo sul territorio, perché negli anni mi è apparsa sempre più chiara l’essenzialità del ruolo educativo svolto, così necessario hic et nunc e nel futuro.
Vorrei sottolineare con forza che la nostra è una scuola pubblica non statale: pubblica perché svolge una funzione pubblica con gestione privata (per intenderci, come i mezzi pubblici in cui le autolinee sono di aziende private.) Lo dico perché la questione dimostra, purtroppo, l’inciviltà culturale del nostro Paese nel quale, a differenza di innumerevoli realtà d’oltralpe, un cittadino deve pagare due volte per avere un servizio scolastico degno di questo nome e la possibilità di scegliere la scuola giusta per i figli.
QUALE E’ STATA LA SODDISFAZIONE PIU’ GRANDE CHE HA PROVATO NELLA VITA FINO AD OGGI?
Dal punto di vista professionale, certamente la rinascita della scuola che mi è stata affidata, culminata con l’apertura del Liceo Linguistico, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo tra incertezze economiche, morali e spirituali.
Ma incontrare quotidianamente lo sguardo dei nostri studenti, che mi vanto di conoscere uno per uno, notarne i cambiamenti, costruire con i docenti progetti ed ideare strategie ad hoc per la loro crescita e maturazione, ritrovare il sorriso dei miei più stretti ed impagabili collaboratori: queste piccole “bellezze” costituiscono forse le mie più profonde soddisfazioni.
QUALE E’ STATA LA DELUSIONE PIU’ GRANDE CHE HA PROVATO NELLA VITA FINO AD OGGI?
Non è stata una sola, ovviamente, ed è difficile stilare una graduatoria al riguardo.
In generale posso dire che le delusioni più cocenti purtroppo mi sono arrivate dalle persone più vicine, da coloro nei quali avevo riposto fiducia. Comunque, dall’esperienza si impara…
QUAL E’ IL PREGIO PIU’ GRANDE CHE LE RICONOSCONO?
La capacità di relazionarmi e la pazienza nell’ascolto.
DI CHE COSA NON E’ PIENAMENTE SODDISFATTA?
Del tempo che non è mai abbastanza per la lettura e per l’approfondimento. Ma abitando in una cittadina incastonata in una delle cornici più affascinanti che conosca, ringrazio il Signore ogni giorno per la bellezza di cui riesco a godere quotidianamente che certo compensa la fatica e gli orari…
CI SONO COSE DEL SUO PASSATO PROFESSIONALE CHE OGGI NON RIFAREBBE?
Ho avuto la fortuna di praticare diverse professioni in diversi ambiti: da tutte queste esperienze ho tratto conoscenze e competenze utili per il mio attuale incarico.
La professione dirigenziale oggi richiede uno sguardo davvero ampio: didattica ed imprenditorialità si fondono e completano. Credo che l’importante sia l’equilibrio tra le due componenti.
IL SUO CIBO PREFERITO?
Amo i piatti semplici: la focaccia ligure, il risotto…
Però ho un tuffo al cuore ogni volta che sento il profumo del pollo al curry, il piatto delle grandi feste della mia infanzia…
IL SUO ANIMALE PREFERITO?
Un cane ha da sempre accompagnato la mia vita, insieme a gatti, pesciolini, tartarughe…
Ma come non rimanere affascinati dallo sguardo di una tigre?!?
Copyright DP