SINDACO DI DORMELLETTO.
Lorena Vedovato, Sindaco di Dormelletto, ci riceve puntualissima, con un gran sorriso. E’ una bella donna , giovane ,molto cordiale, aperta e simpatica che si presta volentieri a rispondere alle nostre domande .
Sindaco Vedovato, come è nata l’idea di far diventare Dormelletto una “smart City”?
L’idea di “tecnologcizzare” Dormelletto è nata un anno fa quando ho partecipato a un Congresso sulle smart cities durante il quale sono venuta a conoscenza di un bando promosso dalla Regione Piemonte, cui ogni Comune poteva partecipare a condizione che i pali della luce fossero di proprietà del Comune stesso. Quelli di Dormelletto lo erano e quindi è stato possibile partecipare (e vincere) il bando e dotare così la città dei “pali intelligenti”
Ci sono altre iniziative che lei ha portato avanti e che le hanno dato molta soddisfazione?
Certamente, l’asilo e la scuola sono i miei due fiori all’occhiello. Volevo realizzare una scuola materna come sarebbe piaciuta a me quando ero bimba: colorata, allegra, armoniosa e quindi ho pensato di dare ad ogni stanza una connotazione diversa per stimolare la fantasia dei bambini. Sono fermamente convinta che il bello sia anche funzionale per responsabilizzare i bambini che fin da piccolissimi devono imparare a rispettare l’ambiente in cui si trovano e se l’ambiente è piacevole è più difficile che venga voglia di danneggiarlo. E poi il mio obiettivo è che tutti gli scolari abbiano il piacere di andare a scuola, non solo per imparare, ma anche per socializzare e divertirsi.
(Ndr: Scuola e asilo sono davvero bellissimi, pieni di luce e di allegria)
Quale è stata la delusione più grande che ha provato fino ad oggi?
Vedere e rendermi conto di quanti pregiudizi ha certa gente sulla figura di un Sindaco. Non pensavo di trovare così tanti ostacoli e così tanta ferocia nei miei confronti. Forse perché l’Autorità è sempre un po' malvista o forse perchè non sono un uomo, ma il fatto di non riuscire ad ottenere la stima che vorrei mi ferisce profondamente, perché io mi sono sempre posta con la massima sincerità, apertura e collaborazione.
Quale è il pregio più importante che le viene riconosciuto?
La mia tenacia. Pensi che ho lottato, senza mai arrendermi, per 9 anni prima di riuscire ad avere la siepe in arte topiaria di Ribot sulla nostra rotonda,,,Siepe che oggi tutti ammirano, quindi valeva la pena non mollare, giusto?
Di cosa non è pienamente soddisfatta ?
Purtroppo non mi sono laureata per problemi famigliari, ma avrei tanto voluto farlo
Ci sono cose del passato che non rifarebbe oggi?
Sono una persona molto aperta e spesso ho dato fiducia alle persone sbagliate.
Quale è il suo cibo preferito?
Impazzisco per i dolci.
Con questo finisce l’intervista e ce ne andiamo con la certezza di aver incontrato una donna molto intelligente, difficile da “abbattere”, che sa quello che vuole e come ottenerlo e che, soprattutto ha il merito e il vantaggio di essere donna, nonostante qualcuno non la pensi allo stesso modo.
Copyright DP
Sindaco Vedovato, come è nata l’idea di far diventare Dormelletto una “smart City”?
L’idea di “tecnologcizzare” Dormelletto è nata un anno fa quando ho partecipato a un Congresso sulle smart cities durante il quale sono venuta a conoscenza di un bando promosso dalla Regione Piemonte, cui ogni Comune poteva partecipare a condizione che i pali della luce fossero di proprietà del Comune stesso. Quelli di Dormelletto lo erano e quindi è stato possibile partecipare (e vincere) il bando e dotare così la città dei “pali intelligenti”
Ci sono altre iniziative che lei ha portato avanti e che le hanno dato molta soddisfazione?
Certamente, l’asilo e la scuola sono i miei due fiori all’occhiello. Volevo realizzare una scuola materna come sarebbe piaciuta a me quando ero bimba: colorata, allegra, armoniosa e quindi ho pensato di dare ad ogni stanza una connotazione diversa per stimolare la fantasia dei bambini. Sono fermamente convinta che il bello sia anche funzionale per responsabilizzare i bambini che fin da piccolissimi devono imparare a rispettare l’ambiente in cui si trovano e se l’ambiente è piacevole è più difficile che venga voglia di danneggiarlo. E poi il mio obiettivo è che tutti gli scolari abbiano il piacere di andare a scuola, non solo per imparare, ma anche per socializzare e divertirsi.
(Ndr: Scuola e asilo sono davvero bellissimi, pieni di luce e di allegria)
Quale è stata la delusione più grande che ha provato fino ad oggi?
Vedere e rendermi conto di quanti pregiudizi ha certa gente sulla figura di un Sindaco. Non pensavo di trovare così tanti ostacoli e così tanta ferocia nei miei confronti. Forse perché l’Autorità è sempre un po' malvista o forse perchè non sono un uomo, ma il fatto di non riuscire ad ottenere la stima che vorrei mi ferisce profondamente, perché io mi sono sempre posta con la massima sincerità, apertura e collaborazione.
Quale è il pregio più importante che le viene riconosciuto?
La mia tenacia. Pensi che ho lottato, senza mai arrendermi, per 9 anni prima di riuscire ad avere la siepe in arte topiaria di Ribot sulla nostra rotonda,,,Siepe che oggi tutti ammirano, quindi valeva la pena non mollare, giusto?
Di cosa non è pienamente soddisfatta ?
Purtroppo non mi sono laureata per problemi famigliari, ma avrei tanto voluto farlo
Ci sono cose del passato che non rifarebbe oggi?
Sono una persona molto aperta e spesso ho dato fiducia alle persone sbagliate.
Quale è il suo cibo preferito?
Impazzisco per i dolci.
Con questo finisce l’intervista e ce ne andiamo con la certezza di aver incontrato una donna molto intelligente, difficile da “abbattere”, che sa quello che vuole e come ottenerlo e che, soprattutto ha il merito e il vantaggio di essere donna, nonostante qualcuno non la pensi allo stesso modo.
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