Il cantautore che conquistò il mondo
Novara 31 luglio 2020
Dalla è stato uno dei cantautori italiani più amati di sempre e forse il più grande sperimentatore della musica italiana., sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Nato come jazzista si è poi imposto in ogni ambito dell’arte musicale
A dieci anni ricevette il suo primo clarinetto, e imparò a suonarlo da autodidatta. Dotato di uno straordinario talento, iniziò la sua carriera in una band jazz emiliana periodo in cui ebbe l’occasione di incontrare il jazzista trombettista Chet Baker e i due si esibirono anche insieme
A 21 anni incise il suo primo 45 giri e si presentò all’allora Cantagiro, ricevendo un imbarazzante lancio di frutta e ortaggi. Niente paura, Lucio non era tipo da farsi scoraggiare e infatti partecipò più avanti a varie edizioni del festival di Sanremo, con applausi e approvazione e soprattutto successi strepitosi anche al di fuori della kermesse.
Alcuni brani fra tutti? Piazza Grande,4 marzo 1943, Come è profondo il mare, Caruso, Attenti al lupo.
Lucio Dalla era gay? Sì, ma non fece mai coming out. Aveva convissuto spesso con degli uomini, ad esempio Ron e con Marco Alemanno ,che è stato con lui fino all’ultimo, ma la sua omosessualità venne confermata solo dopo la sua morte.
Era stravagante, come tutti i veri artisti: sempre con la berretta a nascondere la calvizie (in tempi più recenti sostituita da un toupet) e spesso – negli anni ’60 lo si vedeva in giro con delle ciliegie appese alle orecchie e una gallina al guinzaglio. –
Nel 1999 ricevette la laurea honoris causa in Lettere e filosofia dall’Università di Bologna.
Affermò più volte di essere credente e cattolico.
D’improvviso, il 1° marzo 2012 Lucio Dalla morì per un infarto, a tre giorni dal proprio 69esimo compleanno, mentre risiedeva in un albergo a Montreux, in Svizzera e il funerale venne celebrato il 4 marzo nella basilica di San Petronio, davanti a 50mila persone.
I primi a dare notizia della sua morte furono su Twitter i frati della Basilica di San Francesco d’Assisi.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Lucio Dalla
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalla è stato uno dei cantautori italiani più amati di sempre e forse il più grande sperimentatore della musica italiana., sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Nato come jazzista si è poi imposto in ogni ambito dell’arte musicale
A dieci anni ricevette il suo primo clarinetto, e imparò a suonarlo da autodidatta. Dotato di uno straordinario talento, iniziò la sua carriera in una band jazz emiliana periodo in cui ebbe l’occasione di incontrare il jazzista trombettista Chet Baker e i due si esibirono anche insieme
A 21 anni incise il suo primo 45 giri e si presentò all’allora Cantagiro, ricevendo un imbarazzante lancio di frutta e ortaggi. Niente paura, Lucio non era tipo da farsi scoraggiare e infatti partecipò più avanti a varie edizioni del festival di Sanremo, con applausi e approvazione e soprattutto successi strepitosi anche al di fuori della kermesse.
Alcuni brani fra tutti? Piazza Grande,4 marzo 1943, Come è profondo il mare, Caruso, Attenti al lupo.
Lucio Dalla era gay? Sì, ma non fece mai coming out. Aveva convissuto spesso con degli uomini, ad esempio Ron e con Marco Alemanno ,che è stato con lui fino all’ultimo, ma la sua omosessualità venne confermata solo dopo la sua morte.
Era stravagante, come tutti i veri artisti: sempre con la berretta a nascondere la calvizie (in tempi più recenti sostituita da un toupet) e spesso – negli anni ’60 lo si vedeva in giro con delle ciliegie appese alle orecchie e una gallina al guinzaglio. –
Nel 1999 ricevette la laurea honoris causa in Lettere e filosofia dall’Università di Bologna.
Affermò più volte di essere credente e cattolico.
D’improvviso, il 1° marzo 2012 Lucio Dalla morì per un infarto, a tre giorni dal proprio 69esimo compleanno, mentre risiedeva in un albergo a Montreux, in Svizzera e il funerale venne celebrato il 4 marzo nella basilica di San Petronio, davanti a 50mila persone.
I primi a dare notizia della sua morte furono su Twitter i frati della Basilica di San Francesco d’Assisi.
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Foto tratta dalla pagina FB di Lucio Dalla
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