Conduttore, ma anche giornalista e scrittore è un volto noto della televisione italiana.
Novara 29 novembre 2019
Ha conseguito con il massimo dei voti una laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa e a ha iniziato a lavorare nel mondo della carta stampata collaborando per il quotidiano La Nazione di Firenze finchè non è diventato inviato speciale del TG4 di Emilio Fede.
Lì è iniziata la sua vera notorietà e con lei l’entrata in un mondo, quello dei VIP e della TV, per lui totalmente nuovo e tentatore. E’ stato anche uno dei soci della discoteca Twiga di Marina di Pietrasanta, quindi donne, alcool, droga, orge, facevano parte della sua vita quotidiana. Anche il matrimonio con una modella è finito a causa – pare - della vita dissoluta che Paolo conduceva a quel tempo.
Poi un giorno, siamo nel 2008, Paolo ha scoperto la Fede.
Lui la racconta come una Voce che , durante una delle solite serate “fuori dalle righe” gli ha intimato di smetterla , ma pochi gli credono. In effetti per una persona che fa normale uso di droghe e beve, non è difficile “sentire le voci” e altrettanto dubbio è che la Madonna (la Voce era la Sua secondo Paolo) si metta a parlare con una persona che sta facendo un’orgia!
Fatto è che da quel momento (non importa quale sia la verità) Brosio va a Medjugorie, prende parte a molti pellegrinaggi, scrive libri ( “900 giorni sul marciapiede” , “Avventure e disavventure di un inviato a Tangentopoli” dedicato a Mani pulite, “ I misteri di Maria”) , si confessa, frequenta la Chiesa , si pente e non perde occasione per parlare o scrivere della sua conversione.
Molti ancora lo deridono perché è davvero poco credibile sia quando racconta quello che gli è successo che quando afferma che sua madre, 96 anni, è stata miracolata dalla Madonna mentre si trovava a Medjugorie e si è rotta un femore sopravvivendo all’emorragia e alle 26 ore di autobus successive.
In effetti come dar torto a chi lo accusa di approfittare della sua storia per ottenere comparsate (pagate) e interviste (pagate) ?
Chi si converte di solito lo fa in silenzio, non si mette a strombazzare ai 4 venti di aver parlato con la Madonna o con Gesù (soprattutto se il fatto è avvenuto davvero) , non scrive libri, non va in televisione. Semplicemente si ritira a vita privata (come, a puro titolo di esempio ha fatto l’attrice Claudia Koll che tutti ricorderanno come piuttosto “disinvolta” e della quale oggi non si sente più parlare) e tace.
Non stiamo giudicando, ognuno è libero di vivere la propria Fede e la propria vita come vuole, ma forse un po’ più di riservatezza gioverebbe maggiormente alla causa che Paolo Brosio vuol portare avanti.
Quale? Quella che tutti si dovrebbero convertire. Causa nobile e giustissima, ma che – a parere di chi scrive - andrebbe perpetrata con maggior serietà.
Copyright DP
Foto tratta dal profilo FB di Paolo Brosio
Ha conseguito con il massimo dei voti una laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa e a ha iniziato a lavorare nel mondo della carta stampata collaborando per il quotidiano La Nazione di Firenze finchè non è diventato inviato speciale del TG4 di Emilio Fede.
Lì è iniziata la sua vera notorietà e con lei l’entrata in un mondo, quello dei VIP e della TV, per lui totalmente nuovo e tentatore. E’ stato anche uno dei soci della discoteca Twiga di Marina di Pietrasanta, quindi donne, alcool, droga, orge, facevano parte della sua vita quotidiana. Anche il matrimonio con una modella è finito a causa – pare - della vita dissoluta che Paolo conduceva a quel tempo.
Poi un giorno, siamo nel 2008, Paolo ha scoperto la Fede.
Lui la racconta come una Voce che , durante una delle solite serate “fuori dalle righe” gli ha intimato di smetterla , ma pochi gli credono. In effetti per una persona che fa normale uso di droghe e beve, non è difficile “sentire le voci” e altrettanto dubbio è che la Madonna (la Voce era la Sua secondo Paolo) si metta a parlare con una persona che sta facendo un’orgia!
Fatto è che da quel momento (non importa quale sia la verità) Brosio va a Medjugorie, prende parte a molti pellegrinaggi, scrive libri ( “900 giorni sul marciapiede” , “Avventure e disavventure di un inviato a Tangentopoli” dedicato a Mani pulite, “ I misteri di Maria”) , si confessa, frequenta la Chiesa , si pente e non perde occasione per parlare o scrivere della sua conversione.
Molti ancora lo deridono perché è davvero poco credibile sia quando racconta quello che gli è successo che quando afferma che sua madre, 96 anni, è stata miracolata dalla Madonna mentre si trovava a Medjugorie e si è rotta un femore sopravvivendo all’emorragia e alle 26 ore di autobus successive.
In effetti come dar torto a chi lo accusa di approfittare della sua storia per ottenere comparsate (pagate) e interviste (pagate) ?
Chi si converte di solito lo fa in silenzio, non si mette a strombazzare ai 4 venti di aver parlato con la Madonna o con Gesù (soprattutto se il fatto è avvenuto davvero) , non scrive libri, non va in televisione. Semplicemente si ritira a vita privata (come, a puro titolo di esempio ha fatto l’attrice Claudia Koll che tutti ricorderanno come piuttosto “disinvolta” e della quale oggi non si sente più parlare) e tace.
Non stiamo giudicando, ognuno è libero di vivere la propria Fede e la propria vita come vuole, ma forse un po’ più di riservatezza gioverebbe maggiormente alla causa che Paolo Brosio vuol portare avanti.
Quale? Quella che tutti si dovrebbero convertire. Causa nobile e giustissima, ma che – a parere di chi scrive - andrebbe perpetrata con maggior serietà.
Copyright DP
Foto tratta dal profilo FB di Paolo Brosio