Aveva tentato il suicidio in carcere
Novara 28 luglio 2020
Moltissime persone sono al corrente delle vicissitudini giudiziarie di Lele Mora – l’ex gente dei VIP che non ha mai risparmiato ai suoi fan i racconti delle sue dissolutezze e anche quelli dei suoi guai con la Giustizia.
Ma forse pochi hanno saputo quanto Mora ha raccontato a L’Arena sulla sua permanenza in carcere per scontare la pena comminata per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione nel processo Ruby .
Parla di 13 mesi di completo isolamento in un cubicolo nel carcere di Opera, controllato a vista, con 40 gradi d’estate, senza un ventilatore, niente fornello per cucinare, mangiando solo scatolette, tenendo la frutta e la verdura nel lavandino in cui si lavava.
La finestra aveva doppie sbarre ed era priva di vetri, quindi in inverno la temperatura scendeva quasi a zero.
Difficile per chiunque reggere una situazione di questo tipo (anche se sospettiamo che Lele Mora abbia un po’ “caricato la mano” nelle sue descrizioni,) e infatti anche lui non ha retto: la depressione si è impadronita di lui e ha tentato di suicidarsi .
Un suicidio un po’ sui generis, dato che ci ha provato chiudendosi il naso e la bocca con i cerotti che tenevano insieme una lampada rotta. Infatti aveva perso i sensi, ma si era ripreso piuttosto velocemente nell’ infermeria del carcere.
Anche nel dramma la sua propensione alla teatralità non si è nascosta.....
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Lele Mora
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Moltissime persone sono al corrente delle vicissitudini giudiziarie di Lele Mora – l’ex gente dei VIP che non ha mai risparmiato ai suoi fan i racconti delle sue dissolutezze e anche quelli dei suoi guai con la Giustizia.
Ma forse pochi hanno saputo quanto Mora ha raccontato a L’Arena sulla sua permanenza in carcere per scontare la pena comminata per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione nel processo Ruby .
Parla di 13 mesi di completo isolamento in un cubicolo nel carcere di Opera, controllato a vista, con 40 gradi d’estate, senza un ventilatore, niente fornello per cucinare, mangiando solo scatolette, tenendo la frutta e la verdura nel lavandino in cui si lavava.
La finestra aveva doppie sbarre ed era priva di vetri, quindi in inverno la temperatura scendeva quasi a zero.
Difficile per chiunque reggere una situazione di questo tipo (anche se sospettiamo che Lele Mora abbia un po’ “caricato la mano” nelle sue descrizioni,) e infatti anche lui non ha retto: la depressione si è impadronita di lui e ha tentato di suicidarsi .
Un suicidio un po’ sui generis, dato che ci ha provato chiudendosi il naso e la bocca con i cerotti che tenevano insieme una lampada rotta. Infatti aveva perso i sensi, ma si era ripreso piuttosto velocemente nell’ infermeria del carcere.
Anche nel dramma la sua propensione alla teatralità non si è nascosta.....
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Foto tratta dalla pagina FB di Lele Mora
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