Novara 22 aprile 2020
Chi vede oggi Flavio Briatore, senza sapere nulla del suo passato, vede soltanto un uomo con i capelli bianchi, con un po’ di pancia, un orologio prezioso al polso e una donna (spesso non la stessa) bellissima al suo fianco. Quindi vede un uomo ricco e fortunato…
Da invidiare?
Forse, ,,o forse no.
Partiamo dalle sue origini: nasce a Verzuolo (Cuneo) da due maestri di elementari, che si ritroverà come insegnanti dal primo giorno di scuola..i primi anni con la mamma e dalla quinta elementare con papà che, molto più severo della moglie, lo boccia.
Nonostante questo Flavio riesce comunque a diplomarsi Geometra, anche se lo fa da privatista, perché lo avevano bocciato due volte, in seconda e in terza classe , nell’istituto pubblico .
Un bambino prima e un ragazzino poi , vissuto in modo molto semplice, senza fronzoli, ma anche senza troppi segni di affetto che invece vengono dati in maggior misura ai due gemelli , un fratello e una sorella più piccoli. Lui allora cerca di stare il più possibile nella stalla del nonno, dove passa la maggior parte del suo tempo a parlare con il vecchio e a cercare di capire cosa vuol fare.
Quello che gli è chiarissimo è che non vuole stare fermo, non è mai soddisfatto, vuole sempre andare avanti e l’unico modo che ha per farlo è andare via dal paesello.
E così fa.
Si trasferisce a Cuneo dove lavora alla CONAFI, un’importante commissionaria di Borsa, e nello stesso tempo riesce a dar vita allo sviluppo di un villaggio turistico in Sardegna, che chiama Isola Rossa. Un anno dopo lo venderà , e fonderà la CUNEO LEASING, che verrà poi comprata dal gruppo De Benedetti .
E’ il 1977 quando Flavio entra come Amministratore Delegato in PARAMATTI, Azienda leader nel settore delle vernici, quotata in Borsa. Due anni dopo si trasferisce a Milano, dove lavora con il finanziere Giorgio Patroncini presso la Finanziaria Generale Italia.
Ma il suo vero successo lo ottiene quando incontra Luciano Benetton ,che prima gli chiede di espandere il suo marchio sul mercato americano e poi, in base al grande successo ottenuto, . gli propone di andare in Inghilterra per dirigere la loro squadra di Formula 1 prima come Direttore Commerciale e subito dopo come Direttore Generale. Da quel momento Flavio Briatore non si ferma più.
Dalla creazione di un’ azienda che diventa leader nella fornitura di motori alle squadre di Formula Uno, all’acquisto della farmaceutica Pierrel, dall’apertura del Billionaire ritrovo notturno preferito del Jet Set Internazionale alla direzione come Amministratore Delegato di Renault F1 e tanto tanto altro fino al programma tv The Apprentice , che ha riscontrato enormi successi .
Come spesso succede nella vita non sempre e non tutto fila liscio…..muore per infarto a soli 62 anni il fratello Valter, gestore di un’azienda agricola a Saluzzo, a cui Flavio era legatissimo.
Qualche anno dopo resta coinvolto in un giro di bische clandestine e gioco d’azzardo e viene condannato in primo grado, ma scappa ai Caraibi nelle isole Vergini, da cui verrà via solo dopo l’amnistia concessa alcuni anni dopo .
E non è finita…..è stato al centro del “Caso Piquet” : a quel tempo il pilota Nélson Piquet Jr., appena licenziato dalla Renault, dichiarò che l’incidente durante il GP di Singapore era stato concordato e pianificato dal team e cioè da Briatore che venne allontanato dalla squadra e radiato dalla Fia .
E infine si è anche visto sequestrare dalla Guardia di Finanza lo yacht “Force Blue”, ancorato a La Spezia .
La sua salute che sembra di ferro, viene invece minata da un tumore al rene che lo coglie durante il periodo in cui è sposato con la Gregoraci. Guarisce, ma , come tutti quelli che han visto la morte in faccia, ne resta segnato.
La sua vita sentimentale? Piena di amori, ma anche di solitudine,,, iniziata con un matrimonio durato solo 4 anni con l’ex modella Marcy Schlobohm , continuata per 3 anni con la modella Naomi Campbell – relazione a dir poco burrascosa dato il carattere non proprio dolce e remissivo della donna – dalla quale ha avuto una figlia Helene Boshoven, sparita dalle cronache e mai menzionata né dalla madre né dal padre, proseguita con un’altra modella ,Heidi Klum che gli dà Leni , una bimba nata dopo la fine della relazione con la Klum e cui lui non dà il proprio cognome.
3 anni dopo, sposa Elisabetta Gregoraci, di 30 anni più giovane di lui , che darà alla luce Nathan Falco.
Anche questo matrimonio che pareva dovesse essere eterno, finisce (con un accordo economico super vantaggioso per la Gregoraci) e oggi il Boss viene spesso fotografato con Benedetta Bosi di 49 anni più giovane …il lupo perde il pelo , ma non il vizio delle belle donne. Però l’amore, quello vero, non sembra averlo trovato mai.
Oggi il manager vive Monte Carlo in una lussuosa villa che ha arredato con oggetti di grande valore tra cui un Botero, un quadro di Mimmo Rotella.
Quindi, per riassumere…tante soddisfazioni, una crescita professionale vertiginosa, donne bellissime, possedimenti in tutto il mondo, notorietà alle stelle ,ma…….siamo sicuri che sia una persona davvero felice? Glielo auguriamo.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dal profilo FB di Flavio Briatore
Chi vede oggi Flavio Briatore, senza sapere nulla del suo passato, vede soltanto un uomo con i capelli bianchi, con un po’ di pancia, un orologio prezioso al polso e una donna (spesso non la stessa) bellissima al suo fianco. Quindi vede un uomo ricco e fortunato…
Da invidiare?
Forse, ,,o forse no.
Partiamo dalle sue origini: nasce a Verzuolo (Cuneo) da due maestri di elementari, che si ritroverà come insegnanti dal primo giorno di scuola..i primi anni con la mamma e dalla quinta elementare con papà che, molto più severo della moglie, lo boccia.
Nonostante questo Flavio riesce comunque a diplomarsi Geometra, anche se lo fa da privatista, perché lo avevano bocciato due volte, in seconda e in terza classe , nell’istituto pubblico .
Un bambino prima e un ragazzino poi , vissuto in modo molto semplice, senza fronzoli, ma anche senza troppi segni di affetto che invece vengono dati in maggior misura ai due gemelli , un fratello e una sorella più piccoli. Lui allora cerca di stare il più possibile nella stalla del nonno, dove passa la maggior parte del suo tempo a parlare con il vecchio e a cercare di capire cosa vuol fare.
Quello che gli è chiarissimo è che non vuole stare fermo, non è mai soddisfatto, vuole sempre andare avanti e l’unico modo che ha per farlo è andare via dal paesello.
E così fa.
Si trasferisce a Cuneo dove lavora alla CONAFI, un’importante commissionaria di Borsa, e nello stesso tempo riesce a dar vita allo sviluppo di un villaggio turistico in Sardegna, che chiama Isola Rossa. Un anno dopo lo venderà , e fonderà la CUNEO LEASING, che verrà poi comprata dal gruppo De Benedetti .
E’ il 1977 quando Flavio entra come Amministratore Delegato in PARAMATTI, Azienda leader nel settore delle vernici, quotata in Borsa. Due anni dopo si trasferisce a Milano, dove lavora con il finanziere Giorgio Patroncini presso la Finanziaria Generale Italia.
Ma il suo vero successo lo ottiene quando incontra Luciano Benetton ,che prima gli chiede di espandere il suo marchio sul mercato americano e poi, in base al grande successo ottenuto, . gli propone di andare in Inghilterra per dirigere la loro squadra di Formula 1 prima come Direttore Commerciale e subito dopo come Direttore Generale. Da quel momento Flavio Briatore non si ferma più.
Dalla creazione di un’ azienda che diventa leader nella fornitura di motori alle squadre di Formula Uno, all’acquisto della farmaceutica Pierrel, dall’apertura del Billionaire ritrovo notturno preferito del Jet Set Internazionale alla direzione come Amministratore Delegato di Renault F1 e tanto tanto altro fino al programma tv The Apprentice , che ha riscontrato enormi successi .
Come spesso succede nella vita non sempre e non tutto fila liscio…..muore per infarto a soli 62 anni il fratello Valter, gestore di un’azienda agricola a Saluzzo, a cui Flavio era legatissimo.
Qualche anno dopo resta coinvolto in un giro di bische clandestine e gioco d’azzardo e viene condannato in primo grado, ma scappa ai Caraibi nelle isole Vergini, da cui verrà via solo dopo l’amnistia concessa alcuni anni dopo .
E non è finita…..è stato al centro del “Caso Piquet” : a quel tempo il pilota Nélson Piquet Jr., appena licenziato dalla Renault, dichiarò che l’incidente durante il GP di Singapore era stato concordato e pianificato dal team e cioè da Briatore che venne allontanato dalla squadra e radiato dalla Fia .
E infine si è anche visto sequestrare dalla Guardia di Finanza lo yacht “Force Blue”, ancorato a La Spezia .
La sua salute che sembra di ferro, viene invece minata da un tumore al rene che lo coglie durante il periodo in cui è sposato con la Gregoraci. Guarisce, ma , come tutti quelli che han visto la morte in faccia, ne resta segnato.
La sua vita sentimentale? Piena di amori, ma anche di solitudine,,, iniziata con un matrimonio durato solo 4 anni con l’ex modella Marcy Schlobohm , continuata per 3 anni con la modella Naomi Campbell – relazione a dir poco burrascosa dato il carattere non proprio dolce e remissivo della donna – dalla quale ha avuto una figlia Helene Boshoven, sparita dalle cronache e mai menzionata né dalla madre né dal padre, proseguita con un’altra modella ,Heidi Klum che gli dà Leni , una bimba nata dopo la fine della relazione con la Klum e cui lui non dà il proprio cognome.
3 anni dopo, sposa Elisabetta Gregoraci, di 30 anni più giovane di lui , che darà alla luce Nathan Falco.
Anche questo matrimonio che pareva dovesse essere eterno, finisce (con un accordo economico super vantaggioso per la Gregoraci) e oggi il Boss viene spesso fotografato con Benedetta Bosi di 49 anni più giovane …il lupo perde il pelo , ma non il vizio delle belle donne. Però l’amore, quello vero, non sembra averlo trovato mai.
Oggi il manager vive Monte Carlo in una lussuosa villa che ha arredato con oggetti di grande valore tra cui un Botero, un quadro di Mimmo Rotella.
Quindi, per riassumere…tante soddisfazioni, una crescita professionale vertiginosa, donne bellissime, possedimenti in tutto il mondo, notorietà alle stelle ,ma…….siamo sicuri che sia una persona davvero felice? Glielo auguriamo.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dal profilo FB di Flavio Briatore