Quali spese comporta un conto corrente?
Il pericolo che frequentemente si scaglia sui propri risparmi non viene meno nei momenti di crisi. Al contrario, esso diventa più tangibile e ben più urgente per i risparmiatori che sentono forte il desiderio di acquietare le ansie da perdita. Diventa lecito a questo punto domandarsi: quanti soldi conviene tenere sul conto corrente?
In merito alla questione non esiste una risposta univoca ma è sempre bene prendere in analisi il caso specifico nelle sue particolarità. Malgrado ciò, esistono degli elementi legati a spese e costi di gestione del denaro che si possono mettere in risalto. Come molti sapranno, il possesso di un conto corrente, oltre ai costi di gestione, comporta anche costi legati alle operazioni.
Quando si deve pagare l’imposta di bollo sul conto corrente
Molti contribuenti, nel momento in cui aprono un conto corrente, dovranno affrontare dei costi di gestione. Una delle tasse fisse che ricorrono annualmente è l’imposta di bollo. Si tratta di un balzello in vigore dal 2012. L’Agenzia delle Entrate, cona le circolari n. 48 di dicembre 2012 e n. 15 del maggio 2013, ha reso chiara la sua applicazione. In tal senso, l’imposta ha valore di € 34,20 per le persone fisiche ed € 100,00 per i soggetti diversi da persone fisiche. Si tratta di un balzello che si applica annualmente e prevede un limite minimo di giacenza. In particolare, l’imposta di bollo viene meno se la giacenza media sul proprio conto non superi il valore di € 5.000. In tal senso, se non si desidera pagare l’imposta di bollo, il contribuente dovrà prestare attenzione a tenere sempre sotto la soglia la giacenza media.
Attenzione al prelievo per evitare il pagamento dei debiti con il Fisco
Quanti soldi conviene tenere sul conto corrente senza rischiare di perderli dunque? Un aspetto da tenere in considerazione relativamente ai propri depositi riguarda i casi dei risparmiatori insolventi nei riguardi del Fisco. Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate, in caso di insolvenza potrebbe disporre un atto di pignoramento. È certamente vero che esistono dei limiti al pignoramento dal conto corrente, ma ciò non impedisce al Fisco di tentare una riscossione. In questi casi, tuttavia, pensare di prelevare l’intero importo dei depositi non salverà dal pagamento dei debiti. In questi casi, infatti, l’Agenzia delle Entrate procede per altre vie
FONTE : Proiezioni di borsa
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