Ospiti il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli, e il direttore del Centro studi di Confindustria, Luca Paolazzi.
Spirito di squadra, unità e condivisione. Questo il sentiment che ha prevalso oggi, a Vercelli, in occasione dell’Assemblea congiunta delle associazioni industriali di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia.
L’ultima assemblea di fatto congiunta, che segna ufficialmente la tappa decisiva verso la costituzione di “Confindustria Territoriale Piemonte Orientale”, la realtà associativa che dalla seconda metà del 2018 acquisirà le strutture e la rappresentanza delle tre organizzazioni imprenditoriali, migliorando i servizi e le attività in tutte le sedi territoriali, esprimendo al meglio lo spirito della “Commissione Pesenti” di riforma del sistema confindustriale.
Ad aprire i lavori è stato il “padrone di casa” Giorgio Cottura, Presidente di Confindustria Vercelli Valsesia. «Avere ospitato il Presidente del Consiglio Gentiloni alla nostra Assemblea, l’ultima di fatto congiunta e a cui hanno partecipato tre distinti Presidenti, ha rappresentato per Noi un grande onore e anche la conferma che il percorso di aggregazione avviato sta andando nella giusta rotta. – ha dichiarato Cottura - L’evento di oggi, infatti, segna l’inizio di una nuova era. Dal mese di luglio del 2018 saremo a tutti gli effetti un’unica realtà associativa, che rappresenterà le aziende industriali delle tre province e che diventerà la seconda associazione della nostra Regione per numero di aziende iscritte. Da tempo ci stiamo impegnando per raggiungere questo traguardo con un’unica comune mission: essere sempre più prossimi alle imprese e alle loro esigenze mettendo a disposizione un servizio ed una rappresentanza adeguata al considerevole cambiamento che le nostre aziende stanno vivendo. L’aggregazione ci consentirà di mantenere le strutture nelle tre province e al tempo stesso di affrontare il futuro con la certezza di non disattendere le aspettative dei nostri associati. Ci tengo, inoltre, a ringraziare il Governo per la politica industriale varata a supporto del comparto imprenditoriale. In particolare, faccio riferimento a Industria 4.0, al pacchetto di misure introdotte per supportare gli investimenti delle imprese, contribuendo alla “cultura dell’innovazione” e guidando così le aziende nel delicato passaggio verso la quarta rivoluzione industriale. Interventi graditi e utilizzati anche dalle nostre aziende».
Ospite d’eccezione della riunione - riservata a imprenditori associati, autorità e rappresentanti di enti e istituzioni invitati -, il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni.
Fabio Ravanelli, presidente dell’Associazione Industriali di Novara e di Confindustria Piemonte, ha sottolineato quanto sia importante il progetto di aggregazione per contribuire alla crescita dei tre territori.
«L’Assemblea si è svolta in un contesto economico particolare: la ripresa, nel mondo come in Italia, si sta consolidando e le previsioni di crescita sono decisamente positive, anche per i nostri territori. – ha precisato Ravanelli - Lo stesso intervento del direttore del Centro studi di Confindustria Paolazzi, che ringraziamo per avere accolto il nostro invito, ci ha presentato dati abbastanza confortanti in merito alla possibilità che, finalmente, il nuovo ciclo possa poggiare su basi strutturali più solide rispetto a quanto avvenuto in passato. A questo proposito sottolineo un aspetto che forse è ancora poco considerato, ma che ritengo davvero importante: il percorso di aggregazione in “Confindustria Territoriale Piemonte Orientale”, che stiamo perseguendo da oltre un anno, è destinato a rafforzare anche la struttura economica dei nostri territori. Una maggiore sinergia fra i settori strategici della componente manifatturiera, compreso tutto l’indotto che l’industria e i servizi ad essa collegati portano con sé, potrà, infatti, portare benefici che vanno ben oltre i confini del cosiddetto “Piemonte orientale”. Stiamo, di fatto, costruendo un nuovo “macro-polo” produttivo – esteso, solido e integrato – che sarà in grado di interagire in modo organico con quello torinese, portando vantaggi all’intero Nord Ovest del nostro Paese».
A riprova il direttore del Centro studi di Confindustria, Luca Paolazzi, ha delineato uno scenario di ripresa che finalmente vede protagonista anche il nostro Paese.
«Nel più aggiornato scenario economico CSC emerge che la crescita globale si è ormai consolidata e in prospettiva è attesa proseguire ancora. - ha affermato nel suo intervento Paolazzi - L’Italia è agganciata al ciclo mondiale, quindi le stime per il PIL italiano sono state riviste al rialzo: 1,5% nel 2017 e 1,3% nel 2018. Ma questa fase positiva non deve far dimenticare che è ancora ampio il divario con gli altri paesi euro e sono profondi e diffusi i danni della crisi. A fine 2018 il PIL recupererà il terreno perduto con la seconda recessione (2011-13). Sarà ancora del 4,7% inferiore al massimo toccato nel 2008. Pertanto riforme e politiche pro-crescita sono indispensabili, soprattutto politiche rivolte ai giovani, che in modo sempre più preoccupante emigrano dall’Italia in cerca di migliori opportunità, impoverendo il potenziale di crescita del Paese. L’Italia è ben agganciata alla ripresa mondiale degli scambi mondiali e le esportazioni sono la componente più dinamica della domanda. Il made in Italy quindi continua a guadagnare quote di mercato. Nel 2018 l’export sarà del 15% sopra i livelli del 2008 e al 32,5% del PIL (dal 26,4% di dieci anni prima). Anche i consumi delle famiglie sono in crescita quasi ininterrotta dall’estate del 2013 con prospettive di accelerazione tra fine 2017 e inizio 2018».
In questo contesto, sarà così più facile anche guidare le imprese locali nella sperimentazione dei mercati internazionali e il made in Italy potrà continuare a giocare un ruolo centrale.
«In un’economia senza più confini le nostre imprese esprimono l’esigenza di ricevere un supporto ancora più qualificato per affrontare la internazionalizzazione. – ha detto Luigi Buzzi, Presidente di Confindustria Alessandria - Accompagnare le aziende associate sui mercati globali e quelli emergenti, maggiormente attrattivi, è diventata una priorità per il sistema confindustriale, particolarmente rivolta alle piccole e medie imprese. Dobbiamo promuovere e valorizzare sempre più l’espressione del Made in Italy, l’originalità e le specificità produttive dei nostri territori. Confindustria sostiene le imprese nell’approccio ai mercati esteri promuovendo scambi commerciali, grazie a missioni e programmi di supporto agli investimenti; è attiva inoltre attraverso l’area Affari Internazionali, con Licia Mattioli (Vice Presidente di Confindustria con delega all’Internazionalizzazione), sulle tematiche legate alla politica commerciale, alla tutela del Made in Italy, alla lotta alla contraffazione ed alla cooperazione internazionale. A livello locale, la creazione di Confindustria Territoriale Piemonte Orientale permetterà di soddisfare meglio le richieste manifestate dalle aziende, anche nel caso specifico dell’internazionalizzazione. La nuova entità associativa di maggiori dimensioni consentirà di sfruttare economie di scala, ma anche di trasferire su un’area più vasta le buone prassi già in atto e allo studio a favore dei comparti produttivi d’eccellenza dei rispettivi territori».
«L’internazionalizzazione delle imprese rappresenta una leva strategica per la crescita economica del nostro Paese e il gioco di squadra tra soggetti privati e pubblici si è rivelato una modalità vincente. L’aggregazione delle associazioni di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia porterà ad una maggiore integrazione delle imprese favorendo così azioni sinergiche anche per il presidio dei mercati internazionali, soprattutto in questo momento di grande crescita dell’export italiano», ha spiegato nel corso del suo intervento Licia Mattioli – Vice Presidente di Confindustria con delega all’Internazionalizzazione.
Copyright Marco Fontana