Previsti oltre 37 mila posti di lavoro
Il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal indica che sono circa 37.500 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per giugno 2021
Le previsioni sul recupero dell’economia nazionale e regionale e le tendenze positive in consolidamento dei mercati internazionali favoriscono, infatti, un cambio di passo nei programmi di assunzione che arrivano a superare anche i livelli pre-Covid.
Il 74,8% delle entrate riguarderà lavoratori dipendenti, il 18,6% lavoratori somministrati, il 2,0% collaboratori e il 4,5% altri lavoratori non alle dipendenze.
Nel 24% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 76% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Delle 37.500 entrate previste in Piemonte nel mese di giugno 2021 il 14% è costituito da laureati, il 35% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 21% e il 28%.
Anche a giugno sono i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 67,5% delle entrate (9.670 unità in più rispetto allo stesso mese del 2020 e 5.280 in più rispetto a giugno 2019). L’industria programma 12.170 entrate, generando circa il 32,5% della domanda totale del mese e segnando un incremento di 5.660 entrate rispetto a giugno 2020 e 3.960 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio 9.420 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 2.740 quello edile.
Il 19% sarà composto da dirigenti, specialisti e tecnici , il 32% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, circa il 27% riguarderà professioni commerciali e dei servizi. Solo il 10% sarà rappresentato da impiegati.
A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (43%), segue l’area commerciale e vendita (22%) e quella tecnica e di progettazione (15%), la logistica si attesta all’10%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 5%. L’area direzionale, infine, pesa il 5% delle assunzioni previste.
Ad oggi le professioni più difficili da reperire sono gli Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche e gli Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche
Per oltre un’impresa su due, infine, appare difficoltoso trovare anche Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione nonché Farmacisti, biologi e altri specialisti della scienza della vita.
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