Con l’ingresso di 24 nuove aziende le aderenti salgono a 111.
Con l’ingresso di 24 nuove aziende il Consorzio “San Giulio”, la società per i servizi energetici dell'Associazione Industriali di Novara, prima a essere costituita in Italia nel giugno 1998, raggiunge nuovi record. L’assemblea annuale dei soci, svoltasi ieri pomeriggio nella sede dell’Ain, ha approvato le modifiche statutarie e l’aumento di capitale necessari a permettere l’ingresso di nuove aziende; in particolare, dopo un lungo lavoro preparatorio, entrerà nel Consorzio San Giulio un numero considerevole di aziende attualmente socie del Consorzio “Sant’Andrea”, facente capo a Confindustria Vercelli Valsesia. Quando le procedure saranno ultimate al San Giulio aderiranno 111 aziende (+27,6% rispetto alle 87 attuali), oltre la metà delle quali appartenenti al settore metalmeccanico, con un consumo complessivo annuale di energia elettrica, su circa 310 punti di prelievo, stimato in 300 GWh e con 210 utenze di gas naturale che consumano circa 55 milioni di metri cubi l’anno. «Siamo molto soddisfatti – ha sottolineato subito dopo il voto il presidente del San Giulio, Federico Zaveri – di questa decisione, che va a vantaggio di tutte le aziende aderenti e che rappresenta un ulteriore, importante e concreto passaggio nel processo di aggregazione avviato con le associazioni di Alessandria e Vercelli Valsesia per dare vita a Confindustria Territoriale Piemonte Orientale».
Nel corso del suo intervento in assemblea, Zaveri ha illustrato le principali novità operative del Consorzio: l’attivazione del servizio di allarmistica collegato alle apparecchiature di rilevamento (data-logger) dei consumi aziendali, la possibilità di gestire, integrandoli nei nuovi contratti consortili, anche i contatori secondari di energia e di metano ubicati sul territorio italiano che siano intestati ad aziende collegate a quelle consorziate, e l’abbassamento (da 500mila a 300mila kWh) della soglia minima annuale di consumo del contatore principale di energia elettrica, al fine di consentire l’ingresso di aziende meno energivore.
«Per quanto riguarda i contratti di fornitura di energia elettrica – ha proseguito – grazie ai buoni risultati ottenuti con la strutturazione ad Active Portfolio Management, attiva dal 2014, abbinata al monitoraggio settimanale delle quotazioni da parte del Consiglio di amministrazionee a varie operazioni di fixing, siamo riusciti a ottenere vantaggi aggiuntivi a favore delle aziende consorziate, rispetto alla “classica” chiusura a prezzo fisso il giorno della negoziazione, che solo nel 2016 hanno consentito risparmi complessivi per circa 180mila euro. Anche per il 2017 abbiamo mantenuto importanti condizioni accessorie, come l’energia certificata “verde” con rilascio del certificato “Zero Emission Electricity 2017”, l’assenza di garanzie richieste alle aziende e l’erogazione di un contributo una tantum al Consorzio che permette il mantenimento gratuito dei servizi correlati. Anche per quanto concerne le forniture di gas, il cui contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno, prevediamo volumi extra per fare spazio a eventuali nuovi ingressi, l’assenza di garanzie richieste e altri vantaggi per i consorziati. Il prossimo 18 maggio il Cda si riunirà per valutare le offerte pervenute e identificare il nuovo fornitore per il periodo che va dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2018».
«Dal punto di vista dei servizi di supporto tecnico alle aziende – ha aggiunto Zaveri – vengono sempre erogati quelli di Energy audit aziendale, Energy check-up, con studio di pre-fattibilità per le soluzioni di efficientamento energetico, di Carbon audit per l’azzeramento del Carbon Footprint, le perizie tecniche per la defiscalizzazione di energia elettrica e gas naturale per usi di processo, il supporto alla gestione delle pratiche amministrative per le officine elettriche, per l’ottenimento e la regolarizzazione delle pratiche autorizzative relative agli impianti produzione energia elettrica, per la gestione del servizio di interrompibilità e per la certificazione Iso 50001 relativa al sistema di gestione per l’energia, oltre al disbrigo delle pratiche per l’ottenimento e il trading dei Titoli di efficienza energetica (Tee), meglio noti come “Certificati bianchi”. Le attività di consulenza sono erogate dal Consorzio, con il supporto tecnico di Energy Saving, anche tramite le giornate dello “Sportello Energia” attivato dall’Ain. In termini di Energy Management, inoltre, i consumi dell’energia elettrica e del gas naturale sono costantemente monitorati mediante sistemi di telelettura: i data-logger sono forniti gratuitamente alle aziende e i dati di prelievo sono consultabili attraverso il sito web del San Giulio, di cui è procuratore e segretario Marco Mainini, esperto nella gestione dell'energia e responsabile delle aree Energia, e Utilities &Facilities dell'Ain».
Al termine dei lavori dell’assemblea, si sono svolti due workshop. Il primo, intitolato “Le nuove linee guida sui Tee a seguito del Decreto del Mise per gli interventi di efficienza energetica”, ha avuto come relatore Renato Ornaghi, di Energy Saving, che ha illustrato come il sistema dei Certificati bianchi (titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica nelle imprese) sia stato notevolmente modificato dal punto di vista degli interventi incentivabili in seguito a un decreto ministeriale del gennaio 2017, in vigore dal 4 aprile scorso. «I cambiamenti introdotti – ha spiegato Ornaghi – riguardano le tipologie di progetto, le misurazioni richieste, il risparmio consuntivato, la vita utile dei progetti e la loro taglia minima. Entro metà giugno sono attese le linee guida di Enea che chiariranno meglio l’operatività del nuovo meccanismo, anche se rimangono alcuni punti aperti a riguardo dei quali le associazioni di categoria stanno richiedendo indicazioni scritte».
Nel secondo workshop, intitolato “Il monitoraggio energetico e l'iperammortamento, le diagnosi energetiche del 2019, la gestione dell'energia tramite ISO 50001: obblighi e opportunità per le aziende”, Michele Liziero, di Energy Team, ha analizzato le richieste e le opportunità dell’attuale contesto normativo, italiano ed europeo, anche alla luce dei provvedimenti che potrebbero caratterizzare la nuova Strategia energetica nazionale, la cui pubblicazione è prevista nelle prossime settimane. «La diagnosi energetica – ha detto – sarà un obbligo dal 2019 ma dobbiamo considerare come un’opportunità il monitoraggio dei consumi energetici, idrici e per la riduzione delle emissioni che verrà richiesto alle aziende, ad esempio sfruttando l’iperammortamento degli investimenti previsto dalla Legge di bilancio 2017. Le imprese che hanno implementato la norma ISO 50001 per i sistemi di gestione di energia, inoltre, sono state molto soddisfatte, riducendo il peso dei costi energetici sul fatturato e pianificando su base pluriennale gli interventi di ottimizzazione energetica».
«Dobbiamo quindi – ha concluso il presidente del San Giulio chiudendo i lavori – cercare di utilizzare al meglio tutte le opportunità, ma senza dimenticare che ci troviamo in un contesto che è ancora troppo penalizzante, perché le aziende italiane non possono continuare a pagare l’energia più cara rispetto a quelle di tutte le altre nazioni europee. Per questo motivo chiediamo al legislatore certezze sulle questioni procedurali ancora aperte. È in gioco la competitività, non solo energetica, delle nostre imprese e del sistema Paese».
Copyright Marco Fontana