Gli operatori: “grazie agli incentivi è il momento giusto per investire nel mattone”.
È questo il momento giusto per comprare casa in provincia di Novara, grazie alla notevole quantità di incentivi fiscali e a un mercato immobiliare che si sta rivelando il più dinamico di tutta la regione. È quanto emerso dall’incontro “L’edilizia residenziale in provincia di Novara - i benefici fiscali e gli strumenti per la ripresa”, tenutosi questa mattina nella sede dell'Associazione Industriali di Novara. Organizzato da Ain, Ance Novara, Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Novara e Fimaaa, la Federazione nazionale dei mediatori e degli agenti d'affari, l’incontro ha fatto il punto sulla situazione del settore delle costruzioni, mettendo in evidenza le più rilevanti agevolazioni fiscali disponibili per il mercato immobiliare e rivelando dati sorprendenti: quella di Novara è infatti la provincia piemontese che ha registrato, nell’ultimo biennio, il maggiore incremento percentuale delle compravendite, che sono salite del 43,3% tra il 2014 e il 2016, a fronte di una media regionale del +35,1%.
«Questi dati – ha spiegato il presidente regionale della Fimaa, Andrea Leo – sono stati elaborati sui riscontri dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia del Territorio e indicano un mercato locale in notevole fermento. Nomisma li ha utilizzati anche per un confronto a livello nazionale, secondo il quale la nostra provincia si classifica al terzo posto su 12 aree, da Bergamo a Taranto, subito dopo il +43,7% di Brescia e il +43,4% di Ancona. Nella classifica regionale, invece, al secondo posto si situa Vercelli, con un +38,5%, e al terzo posto Il Verbano Cusio Ossola, con +36,6%. Torino è quarta, con un incremento delle compravendite del 36,4%, mentre Cuneo è cresciuta solo del 27%. Se consideriamo la crescente vocazione universitaria della città di Novara e la sua vicinanza con l’area a Ovest di Milano, in cui i prezzi delle abitazioni sono decisamente più elevati, è evidente quanto il Novarese, territorio in cui mediamente non mancano disponibilità economiche, abbia tutte le carte in regola per poter proseguire ancora a lungo in questo trend positivo».
Anche Emilio Brustia, presidente di Ance Novara, l'associazione che riunisce i principali costruttori edili del territorio, ha evidenziato che «il 2017 potrebbe rappresentare il preludio alla ripresa per il settore delle costruzioni». «La previsione dell’Ance a livello nazionale – ha spiegato - è di un aumento dello 0,8% in termini reali (+1,8% in termini nominali) degli investimenti in costruzioni. E a livello regionale, dopo il crollo, nel 2015, del numero dei permessi di costruire per abitazioni nuove e in ristrutturazione, la ripresa ha dato, l’anno scorso, segnali incoraggianti: il territorio novarese con quasi il +8% tendenziale, è infatti secondo in classifica, dopo le province di Cuneo e Torino».
Nel suo intervento Brustia ha analizzato l’impatto, sui livelli produttivi del settore edile, delle misure della Legge di Bilancio 2017 per il rilancio degli investimenti infrastrutturali e il rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti, con particolare attenzione agli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico, evidenziando come, «se pienamente attuate, potranno sostenere la ripresa degli investimenti pubblici e privati nei prossimi anni». «Un ulteriore impulso agli investimenti – ha aggiunto - potrebbe derivare dalla proroga fino al 2021 della detrazione Irpef/Ires delle spese sostenute per gli interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva, che prevede un potenziamento della detrazione, sino all’85%, se l’intervento riguarda interi condomìni. A questo va aggiunta la conferma della proroga, fino a dicembre 2017, del potenziamento al 50% della detrazione per le ristrutturazioni edilizie e della detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici».
«Ma – ha sottolineato Brustia – se le incentivazioni previste per gli interventi di ristrutturazione sono già risultate in molti casi decisive per risollevare il mercato, non trovano invece ancora pieno riscontro le argomentazioni dei costruttori presso il Ministero per quanto riguarda coloro che volessero acquistare una nuova abitazione. Immobili in classe energetica di primo livello, che soddisfino i migliori criteri di rendimento energetico e di “green economy”, devono infatti rappresentare un punto di riferimento per il rilancio della politica abitativa e come tali devono acquisire una “corsia preferenziale”, sia a livello fiscale sia a livello urbanistico ed edilizio, nell’interpretazione dei regolamenti locali delle amministrazioni comunali, in termini di sgravio fiscale o di premialità per gli edificatori».
Brustia ha anche messo in evidenza quanto il patrimonio immobiliare esistente necessiti di una profonda e radicale opera di ammodernamento in termini di sicurezza, efficienza e qualità. «Quasi il 70% delle abitazioni italiane – ha ricordato – è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974) e sull’efficienza energetica (1976) e il patrimonio residenziale esistente è stato in buona parte costruito negli anni della ricostruzione e del “boom edilizio”, tra il 1946 e il 1981. Ha, dunque, ormai abbondantemente superato, in media, i 40 anni, soglia temporale oltre la quale si rendono indispensabili interventi di radicale manutenzione». Solo per fare un esempio, il fabbisogno energetico medio degli edifici residenziali è pari a 180 kWh/mq all’anno, un valore circa quattro volte superiore alla media degli edifici costruiti secondo le vigenti norme sull’efficienza energetica. «Ecco perché – ha concluso Brustia – uno degli aspetti su cui Ance Novara ha sempre insistito riguarda la necessità di creare un “solco” ben tracciato tra coloro che edificano, o ricondizionano fabbricati esistenti in maniera radicale, restituendo al mercato immobiliare manufatti edilizi ad alto rendimento energetico, rispetto ad altre realtà che non si curano, nel corso dell’edificazione, di soddisfare parametri energetici di livello. Questi aspetti necessitano di una grande attenzione da parte del Governo che deve, a nostro giudizio, imprimere linee di fiscalità agevolata ai soggetti che acquistano unità immobiliari con caratteristiche primarie di rendimento energetico».
Alle numerose, e non sempre del tutto conosciute, agevolazioni fiscali nell’acquisto di un immobile sono stati dedicati gli interventi di Mauro Nicola, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Novara, e di Mario Monteverde, avvocato del Foro di Novara, che si è soffermato in particolare sullo strumento del “rent to buy”. Tutti i relatori hanno sottolineato, anche nel corso di un vivace e articolato dibattito con il pubblico, quanto i notevoli vantaggi fiscali offerti dalla normativa vigente e questa fase del ciclo economico, caratterizzato da tassi di interesse ai minimi storici, concorrano nel costituire un’occasione “irripetibile” per l’acquisto di un immobile. «Gli incentivi – hanno ripetuto – sono destinati a finire, i tassi a salire: questo è, quindi, davvero il momento giusto per comprare casa nel Novarese».
Copyright Marco Fontana