Nel 2020 si intensificheranno i controlli del su conti correnti, pensioni, disoccupati, privati, liberi professionisti e negozi.
L’Agenzia delle Entrate, nella lotta all’evasione fiscale, sta optando per verifiche sempre più intense e efficaci, confermando quanto già in essere quest’anno e cioè Superanagrafe conti corrente ( controllo che si basa sul confronto tra media del risparmio e spese effettuate, che può stanare guadagni non dichiarati.). Evasometro (permette di accedere ai dati dei conti correnti e confrontarli con quelli dichiarati). Il prossimo anno invece vedrà l’attivazione di nuove misure fiscali, che riguardano, tra gli altri:
l’aumento delle sanzioni per gli evasori;
l’adozione di sistemi informatici contro l’evasione sui contributi previdenziali;
pagamenti elettronici obbligatori.
software contributi Inps: una nuova modalità di verifica del corretto versamento dei contributi spettanti all’Inps
Su cosa verranno effettuati i controlli Agenzia delle Entrate?
Per i privati:
giacenze medie del conto corrente;
flussi in entrata e in uscita mensili;
saldi iniziali e i saldi finali dell’anno;
dichiarazione dei redditi;
versamento contributi Inps.
per le imprese e liberi professionisti:
fatture e scontrini elettronici
chi affitta case e/o camere tramite portali come Airbnb, Booking e Homeaway;
chi trasferisce denaro all’estero, anche attraverso money transfer.
Su chi ricadranno i nuovi controlli Agenzia delle Entrate?
I controlli verranno svolti a tappeto, concentrandosi in primis sui grandi evasori (come gli evasori totali, o coloro che hanno conti all’Estero per sfuggire al Fisco), per poi procedere con la verifica su coloro che dichiarano somme incongruenti tra conti corrente, spese mensili e contributi.
Quindi sui i privati, dove sono già state effettuate manovre contro gli evasori che trasferiscono denaro all’estero (come colf e badanti), chi affitta la propria abitazione illegalmente, chi percepisce sussidi dallo Stato per poi lavorare in nero (come il Reddito di Cittadinanza).
Sulle imprese invece il discorso cambia. Con lo stop al contante, il potenziamento dei pagamenti elettronici e l’inasprimento delle sanzioni per chi non si adegua, lo Stato punta a limitare al massimo l’evasione fiscale dei professionisti e delle imprese
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